Il giallo su Alessia Sbal trovata morta sul Grande Raccordo Anulare vicino allo svincolo per Boccea con il corpo dilaniato rimane ancora un mistero. Ora spuntano le tre telefonate che la vittima ha fatto al 112 prima dell’incidente. Cosa è successo veramente. Convalidato l’arresto del camionista 47enne.
L’incidente è avvenuto sul Gra all’altezza del chilometro 2,600 in carreggiata interna, tra l’Aurelia e lo svincolo di via Boccea. Secondo una prima ricostruzione Alessia Sbal, estetista romana di 42 anni, sarebbe scesa dalla sua auto, una Fiat Panda, parcheggiata sulla corsia di emergenza e sarebbe stata travolta da un camion.
Secondo i rilevamenti eseguiti sul posto dalla polizia stradale il Tir l’avrebbe travolta appena la giovane è uscita fuori dalla sua macchina con addosso il giubbotto catarifrangente. Il camionista che ha causato la morte della donna, non si è fermato per soccorrerla. Ora Flavio Focassati, 47 anni, incensurato, è stato posto ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. L’uomo ha confessato di non essersi accorto di nulla.
Ma alla fatale tragedia si aggiungono ora altri punti rimasti all’oscuro. Tra questi c’è il mistero delle tre chiamate, una in uscita e due in entrata al numero unico di emergenza, 112. Inoltre, non è esclusa nemmeno la possibilità che ha tagliare la strada alla donna sia stato davvero il camion di Focassati. Il dubbio risiede in una telefonata che la stessa vittima ha fatto ad un’amica appena prima di morire. Nel frattempo, i familiari e gli amici di Alessia lanciano un appello straziante sui social.
Morte Alessia Sbal: vittima sul Gra travolta da un camion | Cosa non torna nelle indagini
Le ultime due telefonate sono avvenute tra le 20:39 e le 20:44 di sera, pochi minuti prima che un tir investisse Alessia Sbal travolgendola sull’asfalto del Gra di Roma. Ma prima di contattare il 112 Alessia ha chiamato un’amica. Il mistero di questa telefonata è al vaglio degli inquirenti poiché la vittima avrebbe riattaccato il cellulare dicendo: “Quel camion mi sta tagliando la strada, ma che fa? Ehi, ma sei matto? Mi è venuto addosso. Devo attaccare, devo attaccare”. Questa rivelazione metterebbe in discussione anche l’autista del camion, Flavio Focassati, al momento agli arresti domiciliari. La prima telefonata è partita dal cellulare di Alessia alle 20:38 di domenica sera. Un minuto dopo la vittima avrebbe chiamato il 112.
Nel frattempo, dopo la straziante notizia, i familiari e gli amici della 42enne lanciano un appello sui social affinché venga fatta chiarezza sulla dinamica dell’incidente per quanti, quella domenica 4 dicembre, hanno assistito all’incidente o abbiano informazioni utili alle indagini. Su Facebook, come riporta il Messaggero, si legge il post pubblicato dalla madre della vittima.
“Mia figlia era seguita da quel camion che l’ha investita o qualcuno la stava spaventando. Se qualcuno ha visto qualcosa, vi prego contattate le forze dell’ordine. Stiamo cercando testimoni per capire cosa sia successo realmente. Sul suo cellulare abbiamo trovato una chiamata di 23 secondi al 112 e cinque minuti prima era al telefono con un’amica a cui stava raccontando i suoi timori”. Il camionista accusato dell’omicidio stradale sarà davanti al gip per l’udienza di convalida oggi. Rischia il carcere ed è per tale motivo che la ricerca di testimoni si rende necessaria a fare luce sulla dinamica del fatto. Dietro la morte di Alessia, potrebbe nascondersi un autista di un altro mezzo.
Il dubbio di Ilaria, sorella della vittima
Ilaria, alza un grande interrogativo in merito alle chiamate che la sorella Alessia avrebbe ricevuto prima di rimanere travolta e uccisa dal Tir. La ragazza confessa i suoi timori rivelando, come riportato anche da Open, il tono di quelle telefonate.
“Mia sorella era spaventata per questo ha chiamato il 112. La prima chiamata dura 23 secondi, la seconda, in entrata dal 112, dura un minuto. Alla terza, sempre ricevuta da Alessia dal numero di emergenza, non risponde. Questo significa che mia sorella ha parlato con qualcuno che le ha dato il consiglio di uscire dall’auto e ha messo il giubbetto. Mi chiedo il perché“. Nella chiamata che Alessia fa all’amica ed ora consegnata in mano agli investigatori, la donna appare terrorizzata. La sorella Ilaria avanza un’ipotesi accusatrice contro l’autotrasportatore: “Quell’uomo ha tagliato la strada a mia sorella, ce l’aveva con lei. L’ha impaurita e poi l’ha travolta uccidendola”.
Morte Alessia Sbal, convalidato il fermo
La svolta nella vicenda arriva proprio in questi minuti, con la convalida dell’arresto del camionista 47enne, di Ciampino. Nei suoi confronti la procura di Roma contesta il reato di omicidio stradale. Il gip al termine dell’udienza di convalida, ha confermato la misura cautelare per l’uomo di cui al momento non sono state rese note le generalità.