Più di 200 persone hanno partecipato nelle scorse ore ai funerali di Riccardo Faggin, il ragazzo rimasto ucciso dopo un incidente stradale nei pressi di Padova, la notte prima della laurea, non confermata però dall’Università.
Continuano le indagini degli inquirenti per capire se si sia trattato di un incidente o se lo schianto sia stato causato di proposito dal ragazzo che non sopraffatto dalla bugia sulla laurea detta a familiari e amici.
Lacrime e disperazione. Familiari e amici si sono stretti attorno ai genitori di Riccardo Faggin, scomparso la notte tra il 28 e 29 novembre dopo un brutto incidente a un chilometro da casa, nei pressi di Padova. Un incidente su cui si sta cercando di capire la dinamica. Il ventiseienne, il giorno dopo, avrebbe dovuto sostenere la discussione della tesi del corso di laurea in infermieristica a Padova. L’università ha però smentito che il giorno seguente ci sarebbero state sessioni di laurea.
Proprio quest’ultima informazione aveva fatto pensare a un gesto estremo da parte del ragazzo, schiacciato dalla vergogna per la bugia detta. Sapeva che il giorno dopo lo aspettava la festa con genitori e amici per una laurea in realtà mai conseguita. L’esterno dell’abitazione era già stato decorato con i fiocchi rossi. Le indagini sono ancora in corso.
Funerali Riccardo Faggin, il padre: “Ovunque tu sia, sappi che non c’è nulla di cui tu ti debba far perdonare”
Intanto nella sala polivalente della parrocchia di Voltabrusegana in centinaia hanno partecipato ai funerali.
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“Ti terremo sempre con noi e faremo tesoro di ciò che hai saputo insegnarci. Ovunque tu sia, sappi che non c’è nulla di cui tu ti debba far perdonare, perché sappiamo che non era questo ciò che volevi, buon viaggio Riccardo“, ha continuato fra le lacrime, Stefano Faggin, il padre del 26enne . “Non eri sereno, anzi, eri scuro in volto – ha aggiunto il padre – forse cercavi solo il modo, il momento adatto, l’occasione per confidarti e liberarti del peso che portavi. Ti chiediamo scusa per aver pensato anche solo per un istante, accecati dal dolore, che la vita fosse diventata per te insopportabile. Ciò che è emerso fino ad oggi ci fa ritenere che si sia trattato solo di un tragico incidente. Buon viaggio, figlio mio“.
Un pensiero per Riccardo Faggin è arrivato anche dalla sua prima ragazza, Giulia, con la quale era rimasto in buoni rapporti: “Ti ho amato e ti vorrò sempre bene – ha aggiunto la ragazza – il dolore di quando ho saputo che non c’eri più mi è sembrato insostenibile. Ma ora voglio immaginarti felice, come lo eri mentre guardavi il panorama dalla cima di una montagna, sorridente, per sempre“.
Parole d’amore anche da parte del parroco, don Marco “Ci vuole coraggio per abbattere il muro dell’orgoglio e della vergogna, coraggio e grande umiltà – ha concluso il sacerdote – qualcuno nei giorni scorsi, ti ha definito un angelo, e ritengo che sia una descrizione calzante. Sei stato un angelo, un dono di Dio per chiunque ti abbia conosciuto, ed ora continuerai ad esserlo nei cuori di tutti coloro che ti porteranno sempre con sé il tuo ricordo“.