Guerra Ucraina Russia. Le notizie di mercoledì 7 dicembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
287esimo giorno di guerra, nuove incursioni con droni di Kiev su territorio russo: colpite le retrovie nemiche, anche a centinaia di kilometri dal confine. Non si fa attendere la reazione di Mosca che annuncia risposte e glissa sui colloqui di pace: “Dobbiamo raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale. E ci riusciremo”, le parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.
Washington prende le distanze da Kiev: “Non abbiamo né incoraggiato né consentito agli ucraini di colpire all’interno della Russia“, ha affermato il Segretario di Stato Usa Antony Blinken. Gli Stati Uniti hanno fornito armi all’Ucraina solamente “per difendere la sua sovranità dall’aggressione russa”, ha aggiunto. Intanto all’Ecofin il veto di Orban blocca i fondi all’Ucraina e la minimum tax.
21.52 – I presidenti del Parlamento lituano, Viktorija Čmilytė-Nielsen, del Senato polacco, Tomasz Grodzki, e del Parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk hanno sottoscritto a Vilnius una dichiarazione congiunta in cui invitano i Paesi occidentali ad aumentare il sostegno all’Ucraina e a valutare la liceità della presenza russa in seno alle Nazioni Unite. E’ quanto si legge in una nota del Parlamento di Vilnius. L’aiuto umanitario, militare e finanziario all’Ucraina rappresenta “un dovere” per la salvaguardia della pace e della sicurezza nella regione, hanno affermato i tre Presidenti in conferenza stampa. L’aggressione e il comportamento della Russia rendono inoltre necessario riflettere sul grado di legittimità della presenza russa all’interno delle Nazioni Unite e della altre organizzazioni internazionali. “Staccare la Russia da tutti i suoi contatti internazionale è possibile è l’Ucraina è grata per questo segno di solidarietà“, ha affermato Stefanchuk.
21.39 – “Il destino di milioni di persone che possono essere salvate si sta decidendo sul campo di battaglia in Ucraina“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio alla Fondazione Robert F. Kennedy per i diritti umani, riferisce l’agenzia Ukrinform. “Il 24 febbraio la Russia ha iniziato una guerra totale contro di noi, una guerra in cui combattiamo per la sopravvivenza. Centinaia di nostre città e villaggi sono stati semplicemente rasi al suolo dagli attacchi russi. Siamo già riusciti a liberare dall’occupazione 1.888 insediamenti. Ma quasi altrettante città e villaggi ucraini rimangono sotto occupazione. Questo significa che ora il destino di milioni di persone viene deciso sul campo di battaglia in Ucraina. Milioni che possono essere salvati“, ha detto Zelensky. Secondo il presidente, l’Ucraina non ha il diritto di lasciare nemmeno un cittadino sotto l’occupazione russa o nei campi di concentramento russi, dove migliaia di persone sono già scomparse, così come sul territorio russo, dove centinaia di migliaia di ucraini sono stati deportati con la forza. “Possiamo liberarli. Questa è la nostra speranza. Questo è il significato del vostro sostegno. Non si tratta di politica, ma di vita“, ha sottolineato. Zelensky ha ringraziato gli Stati Uniti per il loro sostegno all’Ucraina e ha espresso la speranza che, grazie a questo sostegno, “potremo dire un giorno che tutta l’Ucraina è finalmente libera e al sicuro dal terrore russo“.
21.20 – Intavolare trattative di pace con la Russia “non porterebbe ad alcuna pace reale“, ma “gioverebbe alla Russia e permetterebbe il riposizionamento del suo esercito“. Lo ha affermato oggi il Presidente lituano Gitanas Nausėda durante un incontro con il Presidente del Parlamento ucraino (Verchovna Rada) Ruslan Stefanchuk a Vilnius. Lo rende noto un comunicato stampa della Presidenza della Repubblica di Lituania. “La Lituania sa cosa significa vivere a fianco dell’aggressore“, ha affermato Nausėda, “e comprende le sofferenze e il senso di ingiustizia che sta vivendo l’Ucraina. La Lituania sostiene con tutti i mezzi possibili l’Ucraina e fornirà supporto umanitario, militare e finanziario fino alla vittoria“. Il Presidente lituano ha quindi sottolineato che la collaborazione politica tra l’Alleanza atlantica e l’Ucraina sarà uno dei principali temi di cui si dibatterà durante il summit NATO in programma il prossimo anno a Vilnius. Stefanchuk si trovava nella capitale lituana per partecipare alla periodica assemblea dei rappresentanti dei Parlamenti di Lituania, Polonia e Ucraina.
20.45 – In merito a un video circolato su alcuni social media e rilanciato dal sito del quotidiano ‘La Repubblica‘ , dal titolo “il giallo del treno pieno di cannoni italiani per l’Ucraina” riguardante il trasporto di obici di artiglieria dell’Esercito, su carri pianale delle Ferrovie dello Stato, il ministero della Difesa, verificate le immagini, “smentisce la notizia in quanto trattasi di video, peraltro non recente, riguardante il trasporto di obici in ambito nazionale per scopi addestrativi“.
20.02 – Il Comitato olimpico internazionale vuole esaminare delle soluzioni per reintegrare nelle competizioni gli atleti russi e bielorussi, banditi dallo scorso febbraio dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Lo ha ribadito il presidente del Cio, Thomas Bach, spiegando di aver avuto “il pieno appoggio del comitato esecutivo del Cio per le dichiarazioni in merito che ho fatto in diverse occasioni“, specie riguardo alla partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024, ormai alle porte per il sistema delle qualificazioni. “Dobbiamo esplorare modi per superare questo dilemma… per tornare ai meriti sportivi e non all’ingerenza politica. Comunque non c’è una data fissata per il loro ritorno – ha proseguito Bach, che da mesi lavora con questo obiettivo – La questione della partecipazione degli atleti è molto diversa da quella delle sanzioni contro lo Stato e il governo russi e bielorussi, che non sono messi in discussione da nessuno e devono rimanere saldamente in vigore“. Bach ha infine espresso solidarietà per gli atleti ucraini, affermando che il Cio vuole vedere l’Ucraina pienamente rappresentata ai Giochi di Parigi 2024 e ai Giochi di Milano-Cortina 2026. “Non c’è una data fissa” per il loro ritorno, ha detto di Russia e Bielorussia.
20.00 – La Commissione europea ha proposto il nono pacchetto di sanzioni alla Russia. Si tratta di aggiungere circa 200 persone. Ad annunciarlo è Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. “La Russia continua a portare morte e devastazione in Ucraina. Siamo al fianco dell’Ucraina e stiamo facendo pagare alla Russia la sua crudeltà“, ribadisce von der Leyen in un messaggio su Twitter.
19.25 – Vladimir Putin parla di lungo conflitto in Ucraina e lo ha fatto durante un incontro con i membri del consiglio per i diritti umani. Il presidente russo ha parlato di una nuova mobilitazione non necessaria, avendo parlato di soli 150mila dei 300 totali attualmente in combattimento.
18.55 – Vitaly Klitschko è il sindaco di Kiev che ha parlato di ciò che sta accadendo nella capitale. “Kiev potrebbe rimanere senza elettricità, acqua e riscaldamento. Potrebbe dunque verificarsi un’apocalisse, come nei film di Hollywood, quando è impossibile vivere nelle case a causa delle basse temperature“, ha ribadito il primo cittadino. La notizia è stata ribattuta dall’agenzia Ria Novosti. Sono almeno 500 i punti di riscaldamento autonomo, un numero non sufficiente per una città con una popolazione di 3 milioni di persone.
18.10 – “Non dovremmo lasciare che Putin distrugga questo fantastico Paese , la Russia, e perciò non vedo l’ora di vedere quest’opera“. Così la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen arrivando alla Prima della Scala.
18.00 – La minaccia di una guerra nucleare “sta aumentando“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.
17.50 – Kyrylo Tymoshenko è il vice capo dell’ufficio presidenziale che ha parlato di cinque persone sono rimaste ferite nell’attacco. Colpiti mercato, stazione degli autobus, distributori di benzina ed edifici residenziali nella città nella regione di Donetsk. Le vittime sarebbero salite ad otto nella città di Kurakhove.
17.05 – Sono almeno sei i civili morti durante un attacco russo contro la città di Kurakhove. Ad annunciare la vicenda è Volodymyr Zelensky. “I terroristi hanno attaccato la pacifica cittadina di Kourakhove. Un mercato, una stazione degli autobus, distributori di benzina e condomini sono stati gli obiettivi dei raid. Almeno sei civili sono stati uccisi, cinque sono rimasti feriti. Questo è un attacco disumano“, ha annunciato Zelensky sui social.
16.27 – Alcune organizzazioni per i diritti umani occidentali sono state “create come strumento di influenza sulla politica interna della Russia e soprattutto di altri Paesi dell’ex Unione Sovietica”. Lo ha affermato il Presidente russo Vladimir Putin, citato da RIA Novosti.
16.22 – “L’operazione militare speciale in Ucraina può diventare un processo a lungo termine“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Riporta RIA Novosti.
16.16 – Il Presidente russo Vladimir Putin durante una videoconferenza con i membri del Consiglio per i diritti umani russo ha spiegato che sta crescendo la “minaccia di una guerra nucleare”. Lo riporta RIA Novosti.
16.03 – I Paesi occidentali stanno usando “ciecamente” le Nazioni in via di sviluppo, incoraggiandole a sostenere il sequestro di beni russi e la creazione di un tribunale contro Mosca all’interno dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov intervenendo al forum Primakov Readings.
“Stanno cercando di persuadere coloro che dubitano che sarà solo una dichiarazione politica e i Paesi occidentali faranno tutto il lavoro per creare un meccanismo per sequestrare i beni della Russia e garantire pagamenti di riparazione al di fuori delle Nazioni Unite. Si può vedere che le Nazioni Unite vengono utilizzate alla cieca. Ora stanno cercando di fare lo stesso per creare un tribunale internazionale contro la Russia”, ha sottolineato il Ministro russo. Lavrov ha anche aggiunto che qualsiasi decisione di questo tipo è “legalmente nulla e non valida” e non imporrebbe obblighi né alla Russia né a nessun altro Paese. “Scredita solo l’Assemblea generale delle Nazioni Unite”, ha concluso.
15.53 – “Assassinio di un critico in Svezia, tentativo di colpo di stato in Germania, pacchi con esplosivo in Spagna: la Russia investe sempre nella divisione, nella polarizzazione e nella destabilizzazione. Troll su Internet, destra e sinistra estreme, esplosivi: sono solo strumenti. La Federazione russa di Putin è una minaccia fondamentale per la sicurezza dell’Ue“. Così su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
15.47 – Dei 300mila mobilitati in Russia, 150mila sono stati impiegati nell’operazione militare in Ucraina, e di questi 77mila si trovano nelle unità di combattimento. Lo ha spiegato il Presidente russo Vladimir Putin precisando che “discorsi su alcune misure di mobilitazione aggiuntive semplicemente non hanno senso” perché “non c’è bisogno”.
15.39 – “Rispetto a giugno gli effetti della guerra colpiscono ancora di più, ma la cosa più importante è che restiamo insieme“. Lo ha dichiarato la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, incontrando a Milano in prefettura il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
15.30 – “La dottrina internazionale dei diritti umani è utilizzata per giustificare il dominio ideologico dell’Occidente“. Lo ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin durante una videoconferenza con i membri del Consiglio per i diritti umani russo. “La Federazione russa continuerà a lottare sempre per i suoi interessi nazionali: prima con mezzi pacifici, ma se questo non servisse, utilizzerà ogni mezzo disponibile”, ha aggiunto Putin, citato da RIA Novosti.
15.22 – Sono oltre 1.000 i siti culturali ucraini andati distrutti dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha reso noto il Ministro della Cultura di Kiev Oleksandr Tkachenko, intervenendo al forum annuale “Ucraina creativa”. Lo riporta Ukrinform. “Oltre mille siti culturali distrutti. Questo numero include tutte le infrastrutture. Si tratta principalmente di biblioteche e associazioni culturali, ma tra questi c’è un numero estremamente elevato di siti e beni del patrimonio culturale che sono danneggiati o completamente distrutti”, le parole di Tkachenko.
15.15 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato nominato “persona dell’anno 2022” dal magazine americano Time. Zelensky ha superato gli altri candidati tra cui il leader cinese Xi Jinping, il politico statunitense Liz Cheney e il miliardario filantropo MacKenzie Scott. La rivista assegna il premio alla personalità che si ritiene abbia avuto la maggiore influenza a livello globale negli ultimi dodici mesi. Il Presidente ucraino ha ricevuto lo stesso riconoscimento nei giorni scorsi dal Financial Times.
15.09 – L’Iran non ha ancora trasferito missili balistici alla Russia, e potrebbe non farlo, grazie alla pressione diplomatica e alle proteste che attraversano il Paese da quasi tre mesi. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak al Guardian, sottolineando che l’Esercito russo stanno finendo la prima partita di droni ricevuti da Teheran e gli restano missili da crociera propri solo per “due o tre mesi” di bombardamenti in Ucraina.
“L’Iran è stato sottoposto a enormi pressioni diplomatiche e le proteste hanno anche aumentato la pressione sul Governo”, ha spiegato Podolyak, convinto che l’esecutivo iraniano “sta iniziando a perdere il controllo sulla società e i loro problemi interni stanno crescendo. Ecco perché non hanno tempo per trattare con la Russia. Non è la loro priorità”.
13.51 – Putin “ha perso” ma “sta facendo di tutto per garantire che la Russia continui a combattere, solo per non ammettere a se stesso e agli altri che è stato commesso un errore storico“. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Unian, durante la cerimonia di premiazione dei Madeleine K. Albright Democracy Award. Secondo Zelensky, Putin “ha davvero commesso il più grande errore della sua nella vita e nelle vite delle moderne generazioni di russi”. “Sappiamo tutti che l’idea fissa di qualsiasi dittatura è ignorare gli errori e fingere che non ci siano stati”, ha aggiunto il Presidente ucraino, ma “se la Russia si sente con le spalle al muro, la colpa è solo” di Putin.
13.41 – “Se c’è una proposta seria per fermare il conflitto in Ucraina siamo pronti a parlarne, ma dovrebbe tener conto degli interessi della Federazione Russa“. Lo ha detto il Ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov, citato da Ria Novosti.
12.20 – La Russia auspica che l’Unione europea diventi uno dei poli del “nuovo mondo multipolare” e ciò avverrà se “difenderà la sua indipendenza dagli Usa“. Lo ha detto in una conferenza a Mosca il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, citato dalla TASS. La Russia, ha aggiunto il Ministro, sarà pronta a un “serio dialogo con l’Occidente” quando arriveranno al potere dei leader “lungimiranti”. Attualmente il sistema di globalizzazione promosso dagli Usa si è completamente screditato perché “incapace di negoziare” e questa “è una tragedia per la civilizzazione occidentale”, ha concluso Lavrov.
11.00 – La missione diplomatica russa a Belino non ha alcun contatto con rappresentanti di gruppi illegali in Germania. Lo dichiara l’Ambasciata russa, citata dalla TASS.
10.53 – Una donna con cittadinanza russa, Vitaliya B., è stata arrestata nell’operazione speciale della Polizia tedesca che ha portato in prigione 25 appartenenti a una cellula terroristica di estrema destra in Germania che pianificava un assalto armato al Bundestag. La Procura tedesca ha sottolineato di “non avere motivi per ritenere che funzionari russi abbiano sostenuto i cospiratori”. Lo riporta RIA Novosti.
10.41 – “Lunedì scorso il Centro per le Relazioni Cattolico-Ebraiche dell’Università Cattolica di Lublino ha commemorato l’anniversario dell’Operazione Reinhardt. Essa, durante la Seconda Guerra Mondiale, ha provocato lo sterminio di quasi due milioni di vittime, soprattutto di origine ebraica. Il ricordo di questo orribile evento suscita in tutti noi propositi e azioni di pace. E la storia si ripete, si ripete, vediamo adesso cosa succede in Ucraina. Preghiamo per la pace”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza generale, salutando i pellegrini polacchi.
10.33 – Nella Regione russa di Kursk i militari stanno costruendo fortificazioni “preparandosi ad un’invasione” delle Forze Armate ucraine. Lo riferisce lo Stato maggiore dell’Esercito di Kiev sottolineando che “nelle Regioni di confine russe stanno già cominciando a capire che l’operazione speciale è andata fuori controllo“. Nel consueto report mattutino, inoltre, lo Stato maggiore ucraino fa sapere che nella Regione russa di Kursk ci sono voci e timori “sull’invasione delle Forze Armate ucraine sullo sfondo dell’aumento delle perdite subito dall’Esercito di Mosca”. Lo riporta Unian.
10.25 – Un gran numero di residenti che hanno lasciato Mariupol a causa delle recenti attività militari stanno tornando in città. Lo ha dichiarato il capo ad interim della Repubblica popolare di Donetsk (DPR) Denis Pushilin in un’intervista rilasciata alla TASS.
“In questo momento a Mariupol ci sono ingorghi, e questo indica cambiamenti positivi. Un gran numero di residenti è tornato in città e i mercati sono stati riaperti”, ha spiegato Pushilin precisando che le Autorità hanno fatto tutto il possibile per collocare i cittadini rimasti senza casa in centri di accoglienza temporanea.
10.19 – Le Autorità bielorusse hanno annunciato l’intenzione di “spostare attrezzature militari e forze di sicurezza” nelle giornate di oggi e di domani per verificare la capacità di reazione a possibili atti di terrorismo. Lo ha reso noto il Consiglio di sicurezza bielorusso, citato da BelTA . “Il movimento di cittadini lungo determinate strade e aree pubbliche sarà limitato ed è previsto l’uso di imitazioni di armi a scopo di addestramento”, hanno comunicato le Autorità, senza specificare quali zone del Paese saranno interessate dalle esercitazioni.
10.12 – Secondo il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, la Russia avrebbe congelato la guerra per lanciare una nuova offensiva in primavera. “Non ho informazioni aggiuntive sull’uso dei droni da parte di Kiev, l’Ucraina si difende dagli attacchi e dai colpi alle infrastrutture civili, proprio ora che arriva l’inverno: tutto ciò mostra la brutalità della Russia e l’Ucraina ha il diritto di difendersi da questi attacchi”, ha spiegato Stoltenberg intervenendo all’evento Global Boardroom del Financial Times.
10.05 – Nella giornata di ieri le Forze Armate russe hanno bombardato il territorio della Regione di Kherson 51 volte, uccidendo due civili e ferendone un altro. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Yaroslav Yanushevych. “Gli occupanti russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 51 volte. Hanno colpito gli insediamenti pacifici della Regione con artiglieria, MLRS, carri armati e mortai”, ha aggiunto Yanushevych, citato da Ukrinform.
09.57 – Sono almeno 92.740 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 281 caccia russi, 264 elicotteri e 1.601 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate ucraine riferiscono di aver distrutto 2.935 carri armati russi, 1.923 sistemi di artiglieria e 5.909 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.50 – La Russia risponderà a qualsiasi sanzione dell’Unione europea tenendo conto dei suoi interessi. Lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un’intervista rilasciata a Sputnik. Commentando l’ultimo pacchetto di misure anti Mosca elaborato dall’Ue, Zakharova ha spiegato: “Sapete perfettamente che a qualsiasi sanzione viene data una risposta proporzionata, basata sugli interessi del nostro Paese, elaborata e concordata da diversi dipartimenti”.
09.40 – “Da domenica a venerdì sarò in Ucraina. Ho accolto l’invito del Sindaco di Leopoli che era intervenuto alla nostra manifestazione. Poi andrò a Kiev. Credo sia importante portare di persona la nostra solidarietà in un momento così difficile per gli ucraini”. Lo scrive il leader di Azione Carlo Calenda in un tweet.
09.31 – Due comunità nella Regione di Zaporizhzhia sono state colpite da droni russi e missili S-300. Lo ha riferito su Telegram il Governatore regionale Oleksandr Starukh, citato dal Kiyv Independent. “In uno dei villaggi, tre persone sono rimaste ferite nell’attacco, tra cui una ragazza di 15 anni. Almeno due case sono state distrutte e altre otto sono state danneggiate. In un altro villaggio, una casa è stata distrutta e altre 10 sono state danneggiate a causa dell’esplosione del missile. Non sono state segnalate vittime”, ha spiegato Starukh.
09.22 – Usa e Regno Unito annunciano una nuova partnership energetica con la creazione di un gruppo bilaterale di alto livello e l’obiettivo di ridurre la dipendenza europea dall’energia russa, stabilizzare il mercato nel settore e rafforzare la collaborazione sull’efficienza energetica, sul nucleare e sulle rinnovabili. Come si legge nel comunicato congiunto diffuso dal Presidente americano Joe Biden e del Premier britannico Rishi Sunak, gli Stati Uniti esporteranno nel Regno Unito “almeno 9-10 miliardi di metri cubi di gas liquefatto nel 2023, oltre il doppio del 2021″ (3,9 miliardi).
09.13 – Gli Stati Uniti “non hanno né incoraggiato né consentito agli ucraini di colpire all’interno della Russia“. Lo ha assicurato il segretario di Stato americano Antony Blinken, rimarcando l’intenzione di Washington di garantire a Kiev “le attrezzature di cui hanno bisogno per difendere il loro territorio e la loro libertà“ dall’aggressione russa.
287esimo giorno di guerra, proseguono gli attacchi con droni di Kiev su territorio russo: colpite le retrovie nemiche, anche a centinaia di kilometri dal confine. Dura la reazione di Mosca che annuncia risposte e glissa sui colloqui di pace: “Dobbiamo raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale. E ci riusciremo”, le parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.
Washington prende le distanze da Kiev: “Non abbiamo né incoraggiato né consentito agli ucraini di colpire all’interno della Russia“, ha affermato il Segretario di Stato Usa Antony Blinken. Gli Stati Uniti hanno fornito armi all’Ucraina solamente “per difendere la sua sovranità dall’aggressione russa”, ha aggiunto. Intanto all’Ecofin il veto di Orban blocca i fondi all’Ucraina e la minimum tax.
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