Guerra Ucraina Russia. Le notizie di martedì 6 dicembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
286esimo giorno di guerra,un nuovo attacco con drone sul territorio russo contro le infrastrutture militari di Mosca, a seguito del quale un serbatoio di petrolio ha preso fuoco nell’area dell’aeroporto della città russa di Kursk, al confine con l’Ucraina. La nuova incursione arriva dopo quelle di ieri in cui due droni di Kiev sono arrivati a colpire due basi di bombardieri strategici russi a centinaia di chilometri dai propri confini.
Entrati in vigore l’embargo Ue al petrolio russo via mare e il price cap a 60 dollari al barile. Intanto, secondo i media britannici, starebbe circolando in queste ore alle Nazioni Unite una bozza di risoluzione per la creazione di un tribunale in stile Norimberga per giudicare i crimini commessi dai russi in Ucraina.
22.35 – “Non stiamo impedendo all’Ucraina di sviluppare le sue armi“. Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, in una conferenza con il segretario di Stato Usa Antony Blinken e i loro omologhi australiani rispondendo ad una domanda della Cnn sull’ipotesi che Washington stia impedendo a Kiev di entrare in possesso o sviluppare missili a lungo raggio per attaccare nel territorio della Russia.
22.15 – l governo Usa ha annunciato l’approvazione della vendita di 116 carri armati Abrams e altre attrezzature alla Polonia per un totale di 3,75 miliardi di dollari. “Le apparecchiature miglioreranno le capacità della Polonia di far fronte alle minacce attuali e future fornendole gli strumenti adatti a scoraggiare gli avversari e partecipare alle operazioni della Nato“, ha affermato in una nota la US Defense Security Cooperation Agency (DSCA) sottolineando che l’operazione contribuirà anche a sostenere gli obiettivi di politica estera e di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
20.09 – Gli Stati Uniti “non hanno fornito all’Ucraina armi per colpire fuori dal suo territorio ma per difendere la sua sovranità dall’aggressione della Russia“. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, in un briefing con la stampa rispondendo a una domanda sulle accuse di Mosca a Kiev di aver sferrato un attacco con un drone nei pressi dell’aeroporto di Kursk.
19.10 – Nuovo attaccato missilistico contro la città di Kryvyi Rih. Ad annunciarlo è Oleksandr Vilkul, capo dell’amministrazione militare regionale, in una nota rilanciata da Ukrinform. L’attacco ha danneggiato una infrastruttura industriale.
18.00 – Denys Shmyhal ha spiegato di aver parlato con il suo collega omologo, affermando che i due hanno deciso di “cooperare per la difesa aerea, l’energia e il controllo dei clienti. Rimuoviamo gli ostacoli alla cooperazione economica“, si legge nel commento postato dal primo ministro ucraino.
17.10 – Natalia Gavrilița è il primo ministro della Moldavia che si è impegnata a rafforzare la cooperazione fra il suo Paese e l’Ucraina. L’esponente politica ha visitato le città di Bucha e Irpin. “La distruzione, la morte e la sofferenza delle persone qui non possono essere descritte a parole“, ha scritto su Twitter.
16.21 – “L’Ucraina è in guerra e ha bisogno di sostegno. Non possiamo permettere che un solo Paese (l’Ungheria, Ndr) faccia ritardare o deragliare questo processo” assistenziale. Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, a margine della riunione dell’Ecofin.
16.11 – Durante i massicci attacchi portati nella giornata di ieri sul territorio ucraino l’Esercito russo ha lanciato vari tipi di missili per un costo totale compreso tra i 400 e i 500 milioni di dollari. Lo sostiene Forbes, basando i propri calcoli sui dati forniti dal comando dell’Aeronautica militare ucraino. Secondo l’aeronautica di Kiev i raid del 5 dicembre sono stati effettuati con: 38 missili da crociera Kh-101/Kh-555, 22 missili da crociera Kalibr, tre missili da crociera Kh-22, sei missili da crociera Kh-59 e un missile da crociera per aviazione Kh-31P.
15.59 – La Russia potrebbe cercare una falsa uscita dal conflitto ucraino per riposarsi, riequipaggiarsi, riorganizzarsi e attaccare di nuovo. L’avvertimento arriva dal Segretario di stato Usa Antony Blinken intervenuto ad un evento del Wall Street Journal. “Finché la Russia non dimostra interessamento verso una diplomazia significativa, non può andare da nessuna parte”, ha aggiunto Blinken ribadendo che “quello che dobbiamo vedere è una pace giusta e durevole, non una pace falsa”.
15.50 – Almeno sei civili sono stati uccisi durante un bombardamento con razzi Grad delle Forze Armate ucraine sulla città di Donetsk. Lo rende noto il Sindaco Alexei Kulemzin, citato da RIA Novosti.
15.41 – L’Ucraina segue da vicino ogni passo dell’Iran in materia di cooperazione tecnico-militare con la Russia e se dovesse continuare a fornire armi a Mosca, Kiev risponderà “presto”. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, citato da Ukrinform, in un briefing online. “La ragione suggerisce che questa cooperazione debba essere interrotta immediatamente. Ma vedremo quale decisione finale sarà presa a Teheran e agiremo di conseguenza, e presto”, le parole di Kuleba.
15.33 – I corpi di 49 soldati ucraini caduti in battaglia sono stati restituiti a Kiev. Lo ha reso noto il Commissario per le persone scomparse Oleg Kotenko, citato dall’Ukrainska Pravda. “Il mio ufficio, insieme alle Forze dell’Ordine, sta facendo tutto il possibile per restituire quanti più corpi possibile”, ha aggiunto Kotenko.
15.25 – Secondo il capo dell’intelligence ucraina Kyrylo Budanov la Russia ha missili a sufficienza per diversi massicci attacchi contro l’Ucraina ma “la scorta di armi ad alta precisione nella Federazione Russa è già in fase di esaurimento“. “Sono da tempo in una situazione critica. Tuttavia, come possiamo vedere, hanno deciso di andare fino in fondo, cioè a zero. Il che, in linea di principio, è molto negativo per la stessa Russia e i militari sono consapevoli di questo problema”, ha spiegato Budanov.
Mosca sta continuando a produrre missili, ha aggiunto, ma “la produzione è minuscola rispetto alla quantità che usano e limitata solo a pochi tipi di armi ad alta precisione”. Lo riporta l’Ukrainska Pravda.
15.15 – I servizi di sicurezza russi hanno chiesto al Tribunale Lefortovo di Mosca di ordinare l’arresto in absentia della Ministra ucraina per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati e vicepremier Irina Vereshchuk e della vice ministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova per aver violato l’integrità territoriale russa. Lo rende noto l’ufficio stampa del tribunale, citato dalla TASS.
13.49 – “Oggi per essere un soldato dell’Esercito ucraino, devi essere una rock star crogiolata nell’amore enella gloria. Per essere un soldato russo, invece, devi essere feccia e un emarginato. La società ucraina sa per cosa sta combattendo e chi sono i nostri eroi. In Russia nessuno conosce la risposta alla domanda ‘per cosa stiamo combattendo?’. Neanche la propaganda”. Così in un tweet il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak in occasione della Giornata delle Forze armate ucraine.
13.39 – L’Esercito di Kiev è una forza del bene che difende non solo l’Ucraina, ma anche l’intera Europa e i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite. Lo ha scritto su Twitter il Ministro degli Affari esteri Dmytro Kuleba nella giornata in cui si celebrano le Forze Armate ucraine. “Uomini e donne ucraini in uniforme. Quest’anno hanno cambiato il corso della storia mondiale. L’Esercito ucraino è una forza del bene che protegge non solo l’Ucraina, ma l’intera Europa e le basi della Carta delle Nazioni Unite”, il tweet di Kuleba.
13.30 – Porre la centrale nucleare di Zaporizhzhia sotto il controllo dell’Aiea sarà impossibile, perché l’organizzazione non ha l’autorità per gestire le centrali nucleari. Lo ha dichiarato il consigliere dell’Amministratore Rosenergoatom Renat Karchaa al canale televisivo Rossiya-24.
“L’idea di mettere la centrale sotto il controllo dell’Aiea e, di fatto, sotto il controllo dell’Ucraina, solleva una domanda legittima: come è possibile farlo se tale procedura non è descritta da nessuna parte? Né nella Carta dell’Aiea, né in qualsiasi altro documento normativo internazionale. Questo è impossibile in linea di principio”, ha spiegato Karchaa, commentando le dichiarazioni della leadership ucraina secondo cui la centrale dovrebbe essere posto sotto il controllo di Kiev e dell’Aiea. Lo riporta la TASS.
13.20 – “Non facciamo polemiche che non esistono, ho sempre detto che nei negoziati ci saranno delle discussioni territoriali sull’Ucraina, che apparterranno agli ucraini“ e ci saranno discussioni “sul tema della sicurezza collettiva su tutta la regione”. Lo ha dichiarato il Presidente francese Emmanuel Macron a margine del vertice Ue-Balcani.
13.11 – L’Ungheria ha posto il veto su uno dei tre provvedimenti legislativi necessari affinché l’Unione europea possa erogare nel 2023 aiuti per 18 miliardi di euro all’Ucraina. In particolare, durante l’Ecofin in corso a Bruxelles, Budapest si è dichiarata contraria ad un emendamento al regolamento sull’Mff 2021-27, che va approvato all’unanimità.
13.03 – Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha invitato a non prestare attenzione ai messaggi che si leggono sui social network circa una possibile nuova mobilitazione e a concentrarsi sulle informazioni ufficiali. “Sui social network vengono pubblicati molti messaggi provocatori. Bisogna concentrarsi sulle informazioni che arrivano dal Ministero della Difesa, dal Presidente. Per quanto riguarda la mobilitazione, il Presidente ha già detto tutto. Pertanto, non è necessario prestare attenzione a tutti questi messaggi”, ha spiegato Peskov, citato dalla TASS.
Il 28 ottobre il Ministro della Difesa russo Sergej Shoigu ha annunciato che Mosca non ha in programma fasi ulteriori nell’ambito della mobilitazione parziale.
12.54 – “Nei prossimi giorni circa metà della Regione di Kiev sarà senza elettricità“. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell’Amministrazione regionale militare Oleksiy Kuleba, citando la decisione dell’ente statale per l’energia elettrica Ukrenergo, che ha programmato blackout d’emergenza, come conseguenza dei massicci attacchi russi contro le infrastrutture energetiche.
12.44 – Le Forze Armate ucraine hanno perso oltre 8mila militari, cinque aerei e dieci elicotteri nel mese di novembre. Lo ha reso noto il Ministro della Difesa russo Sergej Shoigu, citato dalla TASS, durante una teleconferenza del dipartimento militare.
12.37 – Mosca “concorda” con le dichiarazioni del Segretario di Stato americano Anthony Blinken secondo cui una pace giusta e duratura dovrebbe essere il risultato della risoluzione della crisi ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da RIA Novosti. “Possiamo concordare sul fatto che il risultato di ciò che sta accadendo dovrebbe essere una pace equa e a lungo termine”, le parole di Peskov.
12.29 – I Balcani occidentali devono “decidere da che parte stare: dalla parte della democrazia, e questa è l’Unione Europea, amica e partner. O se vogliono prendere una strada diversa”. Lo ha affermato la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al suo arrivo al vertice Ue-Balcani occidentali a Tirana, esortando i sei Paesi della Regione a prendere posizione contro Mosca e Pechino. “Russia e Cina stanno cercando di esercitare un’influenza nella Regione, ma l’Unione europea è il maggiore investitore e il partner più stretto per i Balcani occidentali”, ha concluso von der Leyen.
12.22 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato quest’oggi in visita a Sloviansk, nella regione ucraina del Donbass, a circa 40 chilometri da Bakhmut, scenario delle battaglie più feroci nella Regione contro le truppe russe. In un video girato davanti all’ingresso della città di Sloviansk, Zelensky ha salutato “dal profondo del cuore” i militari ucraini in occasione della Giornata delle Forze Armate, che si celebra oggi.
12.11 – La Russia sta difendendo la centrale nucleare di Zaporizhzhia dal “terrorismo nucleare” ucraino. Lo ha dichiarato il Ministro della Difesa russo Sergej Shoigu, sottolineando come le Forze Armate di Kiev stiano continuando a bombardare la centrale creando deliberatamente le condizioni per un possibile disastro nucleare. Le truppe russe, ha aggiunto Shoigu, stanno invece adottando “tutte le misure” per garantire la sicurezza del sito. Lo riporta RIA Novosti.
11.15 – La Russia adotterà “le misure necessarie per garantire la sicurezza in seguito ai continui attacchi terroristici di Kiev sul territorio russo”. Lo ha affermato il Cremlino dopo l’ultimo attacco con droni ucraini contro un deposito di un aeroporto russo, a Kursk. Lo riporta la TASS.
11.09 – La Russia non rinuncerà al controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato in conferenza stampa la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, precisando che è “fuori questione” che Mosca possa decidere di cedere a terzi la gestione della centrale. Soprattuto perché la centrale nucleare “si trova in territorio russo“, ha aggiunto Zakharova.
11.00 – Massicci bombardamenti russi sulla Regione di Kherson, presi di mira grattacieli e infrastrutture. Lo ha riferito la Polizia regionale, citata da Ukrinform. “I russi continuano a bombardare massicciamente l’Oblast di Kherson con artiglieria e lanciarazzi, mirando deliberatamente a grattacieli e infrastrutture al fine di causare quanti più danni possibili e causare vittime tra la popolazione civile”, si legge nel rapporto della Polizia ucraina.
10.51 – Il Presidente russo Vladimir Putin al momento non ha in programma una conversazione con Emmanuel Macron, nonostante l’intenzione dichiarata dal Presidente francese di mantenere i contatti con la controparte russa. Lo ha dichiarato durante una conferenza stampa l’assistente presidenziale russo Yury Ushakov precisando che “Macron ha parlato molte volte di questo, dicendo che vuole mantenere i contatti e il dialogo con Putin, ma non sono stati fatti finora passi concreti in questo contesto”. Lo riporta Interfax.
10.44 – L’Ucraina riceverà altri carri armati e aerei da combattimento dalla Nato. Ne è convinto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, citato da Unian. “Non sono solo negoziati politici, ma anche tecnologici e logistici. Rimango ottimista e credo che i carri armati dei Paesi della Nato appariranno sul campo di battaglia, non solo Leopard. Sono convinto che avremo carri armati e persino aerei da combattimento”, le parole di Reznikov.
09.37 – Con i recenti attacchi missilistici la Russia “ha celebrato l’anniversario del memorandum di Budapest. Il destino di questo documento dà risposte a molte domande attuali sulla Russia. Firmare qualcosa con questi terroristi non porterà la pace. Sicuramente romperanno qualsiasi accordo sia stato raggiunto con loro. Cedere alla Russia qualsiasi elemento della sicurezza di qualcun altro significa nuova guerra”. Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram sottolineando la necessità di continuare “l’attuale politica esistente degli stati coscienziosi del mondo: solo lo smantellamento delle capacità terroristiche russe, la liberazione di tutti i nostri territori e l’obbligo di rendere conto degli assassini porterà la pace. Credo che arriveremo a questo”, ha aggiunto Zelensky.
09.29 – Sono almeno 92.200 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 281 caccia russi, 264 elicotteri e 1.587 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate ucraine riferiscono di aver distrutto 2.929 carri armati russi, 1.915 sistemi di artiglieria e 5.905 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.22 – Nuovo attacco con drone sul territorio russo. A seguito del quale un serbatoio di petrolio nell’area dell’aeroporto della città di Kursk ha preso fuoco. Lo ha comunicato su Telegram il Governatore regionale Roman Starovoit. “A seguito di un attacco di un drone nell’area dell’aeroporto di Kursk, un serbatoio di petrolio ha preso fuoco. Non ci sono vittime. L’incendio è stato circoscritto. Tutti i servizi speciali operano sul posto”, le parole di Starovoit.
09.17 – La periferia della città di Zaporizhzhia è stata colpita nella notte da missili russi. Lo rende noto il Governatore Oleksandr Starukh, citato dal Kyiv Independent. I bombardamenti avrebbero danneggiato infrastrutture critiche ed edifici residenziali, ma al momento non si segnalano vittime. In particolare uno dei missili ha colpito la comunità di Stepne.
286esimo giorno di guerra, incursione nelle retrovie del territorio russo da parte di due droni ucraini che sono arrivati a colpire basi aeree a centinaia di chilometri dai propri confini. La risposta russa non si è fatta attendere, con una pioggia di missili sull’Ucraina, la maggior parte dei quali, secondo il Presidente Zelensky, è stata intercettata dalle forze di difesa di Kiev.
Entrati in vigore l’embargo Ue al petrolio russo via mare e il price cap a 60 dollari al barile. Intanto, secondo i media britannici, starebbe circolando in queste ore alle Nazioni Unite una bozza di risoluzione per la creazione di un tribunale in stile Norimberga per giudicare i crimini commessi dai russi in Ucraina.
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