Una possibile svolta nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. L’ex socio di Enrico De Pedis non sa di essere registrato e viene intercettato in un audio shock dove spuntano nomi e cognomi importanti. Il caso si potrebbe riaprire a distanza di 40 anni.
La registrazione è stata messa in atto dal fondatore del blog d’inchiesta Notte Criminale, Alessandro Ambrosini. E nell’audio si sente la voce dell’ex socio di Enrico De Pedis fare nomi e cognomi. Un audio di quasi due minuti registrato di nascosto nel 2009 e che, a distanza di 39 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, potrebbe riaprire il caso.
La giovane donna è scomparsa da casa in Vaticano il 22 giugno del 1983. Una storia avvolta nel mistero più totale che negli anni ha portato a rivelazioni scoccanti e ad altrettanti fatti insabbiati. Il Giornale scrive che la registrazione effettuata di nascosto durante una conversazione svolta in un luogo pubblico si conosceva già l’esistenza.
Nell’audio si sente l’autore Alessandro Ambrosini interagire con un altro uomo, rimasto anonimo, seppur si ipotizza possa essere un vecchio socio di Enrico De Pedis, ovvero uno dei capi clan della banda della Magliana. Quest’ultimo confessa ad Ambrosini diversi particolari e in modo specifico parla di una persona rivelandone l’identità e la correlazione con il giallo di Emanuela Orlandi.
L’audio registrato di nascosto sarà pubblicato nei prossimi giorni dall’autore della registrazione Alessandro Ambrosini direttamente sul suo blog d’inchiesta Notte Criminale. Nella registrazione l’uomo “misterioso” si sente di dover specificare alcune informazioni che l’ex compagna di Renatino, Sabrina Minardi, aveva esposto l’anno precedente (2008) dinanzi ai magistrati romani in riferimento al caso della scomparsa di Emanuela Orlandi.
Ignaro di essere registrato, l’ex socio di Enrico De Pedis, rimasto nell’anonimato, si lascia andare e snocciola nomi e cognomi di gente che con la scomparsa della giovane ragazza hanno molto a che fare.
In modo particolare l’uomo punta il dito verso una persona dichiarando le sue generalità: nome e cognome. Il Giornale che ha avuto modo di ascoltare in anteprima la registrazione audio non dichiara l’identità della persona in questione ma Alessandro Ambrosini, ha dichiarato di essere disposto a rivelare il nome della fonte solo qualora l’autorità giudiziaria glielo chiedesse.
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