Guerra Ucraina Russia. Le notizie di lunedì 5 dicembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
285esimo giorno di guerra, emergenza blackout e gelo in quella di Kiev e in altre 4 Regioni ucraine: nella Capitale tornano gli stop programmati alle forniture di corrente elettrica mentre le temperature scendono sotto lo 0. Secondo i media britannici “all’Onu circolerebbe una bozza di risoluzione per la creazione di un Tribunale in stile Norimberga per i crimini russi“ commessi in Ucraina.
Per ciò che riguarda il campo di battaglia, l’Esercito russo ha lanciato sette missili, in 32 raid aerei sul territorio ucraino, nelle ultime 24 ore. Le Forze Armate di Mosca hanno anche effettuato oltre 50 bombardamenti con sistemi a lancio multiplo su posizioni ucraine e insediamenti lungo la linea di contatto. L’aviazione di Kiev ha risposto effettuando “18 attacchi su aree di concentrazione di personale, armamenti e attrezzature militari, nonché un attacco contro le posizioni dei sistemi missilistici antiaerei nemici”.
21.45 – A partire da domani, a Kiev e in altre quattro regioni dell’Ucraina torneranno i blackout programmati. “La situazione nel sistema di alimentazione rimane difficile. Pertanto, vi chiediamo di comprendere eventuali deviazioni che potrebbero verificarsi per bilanciare il sistema di alimentazione“. Lo annuncia la società elettrica Dtek, scrive Unian.
20.05 – L’operatore energetico ucraino Ukrenergo ha avvertito che in tutta l’Ucraina verranno applicati dei blackout elettrici programmati, mentre il Paese sta affrontando le conseguenze di una nuova ondata di attacchi russi. “A causa delle conseguenze dei bombardamenti… per mantenere l’equilibrio tra la produzione e il consumo di elettricità, verrà implementato un sistema di interruzioni di emergenza in tutte le regioni dell’Ucraina. L’elettricità sarà fornita in via prioritaria alle infrastrutture essenzia“, scrive Ukrenergo su Telegram.
19.20 – Il presidente russo Vladimir Putin ha visitato oggi il ponte che collega la Crimea con il territorio della Federazione, colpito da un attentato nell’ottobre scorso. Il presidente ha attraversato il ponte, che è stato riparato, e ha parlato con alcuni degli operai che vi stanno lavorando, riferisce l’agenzia Tass.
18.50 – Il ministero della Difesa russo ha confermato che l’Ucraina ha lanciato attacchi con droni a due base aeree russe. Lo riferiscono le agenzie di Mosca.
18.20 – “Gli Stati Uniti sostengono il price cap, siamo convinti che servirà a limitare Putin e non crediamo avrà un impatto a lungo termine sul prezzo del petrolio“. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa a proposito delle critiche di Volodymyr Zelensky alla misura imposta dall’Unione europea
17.45 – Il sistema energetico dell’Ucraina “funziona e rimane intatto” dopo un’ondata di attacchi missilistici russi. Lo ha dichiarato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal su Telegram, secondo quanto riportato da Sky News. Shmyhal ha aggiunto che le strutture energetiche nelle tre regioni di Kiev, Vinnytsia e Odessa sono state colpite e che alcune regioni hanno subito “interruzioni di elettricità di emergenza per bilanciare il sistema“.
17.15 – Le guardie di frontiera moldave hanno trovato il razzo vicino a Briceni, nel Nord del Paese. Attacco con un drone a una base aerea in Russia, danneggiati due bombardieri.
16.40 – La Russia ha “un enorme esercito” di volontari, composto da 21 milioni di persone. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass.
16.16 – Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto la maggior parte dei missili russi durante l’ultimo raid missilistico delle Forze Armate di Mosca mentre le compagnie energetiche hanno già iniziato i lavori per ripristinare l’elettricità. Lo ha annunciato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’ultimo videomessaggio alla Nazione, diffuso sui social. Lo riporta Ukrinform.
“Voglio ringraziare le forze di difesa aerea, le nostre compagnie energetiche e il nostro popolo. La nostra aviazione ha abbattuto la maggior parte dei missili nemici. Le compagnie energetiche hanno già iniziato a ripristinare la luce. E il nostro popolo non si arrende mai. Gloria all’Ucraina!”, il messaggio di Zelensky.
16.03 – A seguito di un massiccio attacco missilistico russo due infrastrutture critiche nella Regione di Odessa sono state danneggiate. Lo rende noto il Consiglio comunale di Odessa precisando che a seguito parte della città è al momento senza corrente e il funzionamento del trasporto pubblico elettrico è stato sospeso. Lo riporta l’Ukrainska Pravda.
15.51 – Un missile è caduto sul territorio della Moldavia, a ridosso del confine con l’Ucraina. Lo riferisce il Ministero dell’Interno moldavo citato da RIA Novosti. Le guardie di frontiera hanno rinvenuto il razzo vicino nel villaggio di Briceni, nel nord del Paese, nel giorno in cui su gran parte dell’Ucraina sono in corso attacchi missilistici russi, contrastati dai razzi della contraerea di Kiev.
15.42 – Il Presidente russo Vladimir Putin si è recato in visita al ponte di Crimea (ponte di Kerch) dove ha parlato con gli operai al lavoro per riparare i danni causati dall’attentato dello scorso 8 ottobre. Dopo la parziale riapertura alla circolazione automobilistica di questa mattina, Putin si è messo al volante ed ha percorso la struttura in macchina. Lo riporta RIA Novosti.
15.35 – Il confronto militare tra Stati Uniti e della Nato con la Russia porta con sé il rischio di uno scontro diretto tra potenze nucleari, con conseguenze catastrofiche. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un videomessaggio ai partecipanti alla Conferenza di Mosca sulla non proliferazione.
“Nel contesto degli sforzi dell’Occidente per contenere la Russia, la linea degli Stati Uniti e della Nato rappresenta una seria minaccia. Ovviamente, c’è il pericolo di uno scontro diretto tra potenze nucleari con conseguenze catastrofiche”, ha sottolineato il Ministro russo. “Siamo costretti a inviare regolarmente i nostri segnali di avvertimento a questo proposito. Ma, invece di prenderli sul serio, sono maliziosamente distorti dall’Occidente che ci accusa di usare la retorica delle minacce“, ha aggiunto Lavrov, citato dalla TASS.
15.26 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che vieta la propaganda di rapporti sessuali non tradizionali, il cambio di genere e la pedofilia. Al disegno originario sono state apportate modifiche nelle parti riguardanti l’informazione, le tecnologie dell’informazione e la protezione di dati e ad altri documenti. Secondo la nuova formulazione, tale propaganda è totalmente vietata nei social network, nei mass media, nei film e nelle pubblicità. Lo riporta la TASS.
15.15 – L’Esercito russo ha lanciato un raid missilistico contro un complesso di edifici residenziali a Novosofiivka, nel quale due persone sono morte e altre due sono rimaste ferite. Lo riferisce il Governatore della Regione di Zaporizhzhia Oleksandr Starukh, citato dal Kyiv Independent. Secondo il portavoce delle Forze aeree di Kiev Yurii Ihnat, la pioggia di missili lanciata dalla Russia su diverse località del Paese mira a “travolgere la difesa aerea ucraina in preparazione di ulteriori attacchi su infrastrutture critiche nella giornata”. Esplosioni sono state avvertite anche nell’ovest e nel sud del Paese, negli Oblast di Leopoli, Ternopil, Khmelnytskyi e Kryvyy Rih.
13.49 – Le sanzioni anti Mosca stanno danneggiando principalmente i Paesi europei che le hanno imposte. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS, a commento delle dichiarazioni dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Alcuni problemi sorgono, ovviamente, a causa delle sanzioni, sebbene finora non ci siano state particolari criticità” ma “gli esperti vedono perfettamente il processo di adeguamento dell’economia russa a quelle condizioni, e non è professionale negarlo”, ha precisato Peskov.
“Inoltre, sarebbe probabilmente poco professionale nascondere il danno che le sanzioni stanno causando ai Paesi europei – ha aggiunto il portavoce – questo danno è evidente, così come il danno che quelle sanzioni stanno provocando all’economia tedesca. Tutti i nostri esperti, gli esperti a Bruxelles e quelli a Berlino lo sanno perfettamente”, ha concluso.
13.41 – L’autostrada sul ponte di Crimea, gravemente danneggiato nello scorso mese di ottobre dall’esplosione di una bomba, è stata parzialmente riaperta alla circolazione automobilistica. Lo ha reso noto l’autorità federale per la gestione delle strade di Taman. “I veicoli sono tornati a circolare sul lato destro dell’autostrada sul ponte di Crimea la mattina del 5 dicembre, con i lavori ancora in corso” per ripristinarla completamente.
13.30 – Il Governo finlandese ha presentato al Parlamento un disegno di legge sull’adesione del Paese alla Nato. Lo ha annunciato il Ministro degli Esteri Pekka Haavisto in una conferenza stampa a seguito di una riunione d’emergenza del Governo.
Il documento affronta le principali implicazioni dell’adesione della Finlandia all’Alleanza Atlantica, in particolare nei settori della politica estera, della sicurezza e della difesa, ha spiegato il Ministero degli Esteri finlandese in una nota. “In qualità di membro della Nato, la Finlandia si impegnerà a rispettare il Trattato del Nord Atlantico e parteciperà a tutti gli aspetti della Nato”, si legge ancora nel comunicato.
13.11 – Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina difesa aerea e assistenza energetica per aiutare a proteggere e riparare le infrastrutture civili.
“Mentre la Russia prende di mira le fonti di calore, acqua ed elettricità dei cittadini ucraini, compresi bambini e anziani, continueremo a fornire difesa aerea contro l’escalation barbarica della Russia e assistenza energetica per aiutare l’Ucraina a proteggere e riparare le infrastrutture civili”, ha dichiarato su Twitter l’Ambasciatrice degli Stati Uniti in Ucraina Bridget Brink.
13.00 – Cinque civili sono stati uccisi e sette sono rimasti durante i bombardamenti russi di ieri sul territorio ucraino. Lo ha reso noto su Telegram il vice capo dell’Ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko, citato da Ukrinform. Secondo i dati forniti dalle Amministrazioni militari regionali, due civili sono morti e tre sono rimasti feriti nella Regione di Dnipropetrovsk, due sono rimasti feriti nel Donetsk, uno è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti nella Regione di Kharkiv e due vittime sono state registrate nella Regione di Kherson.
12.50 – Una donna è morta questa mattina in seguito ad un attacco missilistico russo sulla città di Kupiansk, nella Regione di Kharkiv. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale Oleh Syniehubov, citato da Ukrinform. “Dopo le 4:00, i russi hanno sparato missili S-300 contro le infrastrutture civili di Kupiansk. Secondo i dati preliminari delle Forze dell’Ordine, una donna è stata uccisa. Ulteriori dettagli sono ancora da verificare”, ha riferito Syniehubov.
12.41 – Alle 13.30 (ora locale) è stato annunciato un allarme aereo nella maggior parte delle Regioni dell’Ucraina a causa del pericolo di bombardamenti russi. I civili sono stati invitati a trovare riparo nei rifugi antiaerei. Lo riporta Reuters.
12.33 – La decisione dei Paesi dell’Unione europea di introdurre il price cap al petrolio russo ne ridurrà la disponibilità e provocherà un aumento dei prezzi. Lo scrive su Telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev definendo “semplicemente incredibile” il modo in cui “all’umanità piaccia calpestare costantemente lo stesso rastrello, cercando di regolare i prezzi per compiacere la situazione politica”.
“Questi tentativi finiscono sempre con la scomparsa del prodotto o con l’aumento dei suoi prezzi”, precisa Medvedev che conclude: “Lasciate che facciano scorta di grappa, trapunte e scaldabagni. Andiamo avanti, l’inverno è appena iniziato”.
12.21 – L’Occidente deve evitare di creare una nuova guerra fredda dividendo il mondo in blocchi. Lo scrive il Cancelliere tedesco Olaf Scholz in un articolo pubblicato sul magazine Foreign Affairs. Scholz sottolinea la necessità di compiere “ogni sforzo” per costruire nuove partnership e, vedendo in Cina e Russia due Paesi che minacciano la creazione di un mondo multipolare, sostiene la necessità di rafforzare l’unità europea e transatlantica.
“Il mondo si trova di fronte a un punto di svolta: uno spostamento tettonico epocale. Anche se non possiamo riportare indietro le lancette dell’orologio, possiamo comunque invertire la tendenza all’aggressione e all’imperialismo – scrive Scholz – il mondo complesso e multipolare di oggi rende questo compito più impegnativo. Per portarlo a termine, la Germania e i suoi partner nell’Ue, negli Stati Uniti, nel G7 e nella Nato devono proteggere le nostre società aperte, difendere i nostri valori democratici e rafforzare le nostre alleanze e partnership”.
Ma bisogna anche “evitare la tentazione di dividere ancora una volta il mondo in blocchi. Ciò significa compiere ogni sforzo per costruire nuovi partenariati, in modo pragmatico e senza paraocchi ideologici. Nel mondo di oggi, densamente interconnesso, l’obiettivo di far progredire la pace, la prosperità e la libertà umana richiede una mentalità e strumenti diversi”, conclude il Cancelliere tedesco.
12.12 – Mosca non è a conoscenza delle cause delle esplosioni nelle basi aeree nelle Regioni di Ryazan e Saratov. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare le notizie riportate da alcuni canali Telegram, secondo cui gli incidenti sarebbero stati causati da sabotaggi ucraini, Peskov ha risposto: “Ho visto queste notizie sui mass media, ma non ho informazioni precise e non sono in grado di commentare. Vi suggerisco di contattare il Ministero della Difesa”.
12.00 – Mosca e Pechino sostengono la formazione di un’architettura multipolare e sono pronte ad affrontare insieme nuove sfide e crescenti pressioni esterne. Lo ha dichiarato il Primo Ministro russo Mikhail Mishustin in una riunione in videoconferenza con il Presidente del Consiglio di Stato cinese Li Keqiang.
“I nostri Paesi hanno approcci coincidenti a molti problemi del nostro tempo. Insieme sosteniamo la formazione di un’architettura multipolare delle relazioni internazionali. E siamo pronti ad affrontare congiuntamente le sfide emergenti e la crescente pressione esterna”, le parole di Mishustin.
11.51 – La Polizia spagnola ha sequestrato presso l’ufficio postale altre tre buste, contenenti occhi di animali, indirizzate all’Ambasciata dell’Ucraina a Madrid, al Consolato generale di Barcellona e al Consolato di Malaga. Lo rende noto il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko: “Sono iniziate le azioni investigative. In totale, contiamo già 21 casi di minacce alle Ambasciate e ai Consolati ucraini in 12 Paesi”, riferisce sui social. Lo riporta RIA Novosti.
11.44 – Nove civili sono rimasti uccisi durante i bombardamenti delle Forze Armate ucraine sulla città di Alchevsk, nella Regione di Lugansk. Lo rendono noto fonti delle milizie filorusse sul campo, citate da RIA Novosti.
11.37 – La Russia sta preparando misure in risposta alle limitazioni al prezzo del petrolio da parte dell’Occidente. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da Ria Novosti. “I provvedimenti sono in fase di preparazione, ma, ovviamente, una cosa è ovvia: non riconosceremo alcun massimale“, ha sottolineato Peskov. Il portavoce presidenziale russo ha ribadito che la situazione non influirà sul corso dell’operazione militare speciale, poiché l’economia russa ha tutto il necessario per soddisfare le esigenze ad essa associate.
11.27 – Se la Russia “detterà” i termini per un accordo di pace in Ucraina, le sanzioni occidentali non saranno revocate. Lo ha dichiarato il Cancelliere tedesco Olaf Scholz in un articolo per il magazine Foreign Affairs. “Era chiaro fin dall’inizio della guerra che queste sanzioni sarebbero rimaste in vigore per molto tempo, poiché la loro efficacia aumenta ogni settimana che passa“, ha spiegato Scholz.
“Il nostro messaggio a Mosca è molto chiaro: siamo determinati a difendere ogni singolo centimetro del territorio della Nato da ogni possibile aggressione – ha precisato il Cancelliere tedesco – onoreremo il solenne impegno della Nato secondo cui un attacco a un qualsiasi alleato sarà considerato un attacco all’intera Alleanza. Abbiamo ha anche chiarito alla Russia che la sua recente retorica sulle armi nucleari è avventata e irresponsabile”, ha concluso Scholz.
11.17 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato nominato “uomo dell’anno” dal Financial Times. “A nove mesi dalla brutale lotta per la sopravvivenza nazionale contro gli invasori russi, Volodymyr Zelensky appare stanco, con le occhiaie” ma “si è guadagnato un posto nella storia per la sua straordinaria dimostrazione di leadership e forza d’animo”, scrive il quotidiano britannico. Un “Churchill per l’era dei social media”, secondo il Financial Times Zelensky “incarna la resilienza del suo popolo ed è diventato un portabandiera della democrazia liberale”.
11.10 – E’ di tre morti e sei feriti il bilancio di una esplosione verificatasi questa mattina nell’aeroporto militare russo di Ryazan, 200 chilometri a sud est di Mosca. Lo riportano i media russi riferendo di una deflagrazione causata da un’autocisterna carica di benzina. Una seconda esplosione si è inoltre verificata nell’aeroporto di Engels, vicino a Saratov, dove secondo le fonti russe le Forze Armate ucraine hanno danneggiato due bombardieri strategici Tu-95 utilizzando un drone. Almeno due militari sono rimasti feriti e sono stati trasportati in ospedale.
09.55 – “Gentili politici, esperti, media e mondo accademico all’estero. So che alcuni di voi faticano a immaginare una vittoria ucraina, ma siamo sulla buona strada”. Lo scrive su Twitter il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba sottolineando come sia preferibile “prepararsi a una sconfitta russa già adesso, invece di cercare di spiegare perché l’Ucraina non può o non deve vincere”.
09.49 – “Mantengo sempre regolari contatti diretti con Putin. L’isolamento è la cosa peggiore”. Lo ha detto il Presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista a Cbs. “L’unica strada per trovare una soluzione” al conflitto in Ucraina è attraverso i negoziati, ha aggiunto Macron sottolineando che la Francia e gli altri Paesi occidentali non stanno cercando di distruggere la Russia. “Inoltre abbiamo relazioni molto strette dal punto di vista culturale e storico” con Mosca, e “abbiamo sempre rispettato il popolo russo”, ha concluso il Presidente francese.
09.41 – Le truppe russe hanno lanciato sette missili e 32 raid aerei sul territorio ucraino nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore di Kiev nel suo rapporto quotidiano, citato da Unian. L’Esercito di Mosca ha inoltre effettuato più di 50 bombardamenti con sistemi a lancio multiplo sulle posizioni ucraine e gli insediamenti lungo la linea di contatto.
L’aviazione ucraina ha risposto con “18 attacchi su aree di concentrazione di personale, armamenti e attrezzature militari, nonché un attacco contro le posizioni dei sistemi missilistici antiaerei nemici”, ha aggiunto lo Stato Maggiore di Kiev. Le Forze Armate ucraine hanno respinto attacchi russi nelle aree di Ploschanka e Belogorivka, nella Regione di Lugansk, e vicino a Berestovo, Belogorivka, Yakovlevka, Soledar, Bakhmutskoe, Bakhmut, Opytnoe, Kleschievka, Andreevka, Maryinka e Novomikhailovka nella Regione di Donetsk.
09.35 – “La Russia ha missili e più artiglieria, ma le manca qualcosa che abbiamo noi: la motivazione di lottare per la libertà“. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto discorso serale alla Nazione. “Stiamo difendendo la nostra casa, e questo ci dà la motivazione più forte. Lottiamo per la libertà, e questo moltiplica le nostre forze. Difendiamo la verità, e questo unisce tutto il mondo intorno all’Ucraina“. Secondo Zelensky, “per superare questo inverno, gli ucraini devono aiutarsi a vicenda, prendersi cura l’uno dell’altro ancora di più. Non chiedete se potete aiutare o come, aiutate quando vedete che potete. Non dobbiamo permettere conflitti interni e litigi che possano indebolirci tutti”, ha concluso il Presidente ucraino.
09.29 – Sono almeno 91.690 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 281 caccia russi, 264 elicotteri e 1.582 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate ucraine riferiscono di aver distrutto 2.924 carri armati russi, 1.914 sistemi di artiglieria e 5.900 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.22 – L’Esercito russo ha attaccato le infrastrutture industriali ed energetiche di Zaporizhzhia. Lo rende noto il Segretario del consiglio comunale Anatoly Kurtev precisando che informazioni dettagliate su feriti e vittime sono in fase di elaborazione. Lo riporta l’Ukrainska Pravda.
09.15 – A partire da oggi, in quella di Kiev e in altre quattro Regioni ucraine tornano i blackout programmati. Lo annuncia la società elettrica Dtek chiedendo ai cittadini di “comprendere eventuali deviazioni che potrebbero verificarsi per bilanciare il sistema di alimentazione” perché “la situazione rimane difficile”. Lo riporta Unian.
285esimo giorno di guerra tra Kiev e Mosca, prosegue l’emergenza energetica in Ucraina: in quella di Kiev e in altre 4 Regioni tornano i blackout programmati mentre le temperature scendono sotto lo 0. Intanto, secondo il Guardian, in queste ore starebbe circolando “all’Onu una bozza di risoluzione per la creazione di un Tribunale in stile Norimberga per i crimini russi“ commessi in Ucraina.
Per ciò che riguarda il campo di battaglia, l’Esercito russo ha lanciato sette missili, in 32 raid aerei sul territorio ucraino, nelle ultime 24 ore. Le Forze Armate di Mosca hanno anche effettuato oltre 50 bombardamenti con sistemi a lancio multiplo su posizioni ucraine e insediamenti lungo la linea di contatto. L’aviazione di Kiev ha risposto effettuando “18 attacchi su aree di concentrazione di personale, armamenti e attrezzature militari, nonché un attacco contro le posizioni dei sistemi missilistici antiaerei nemici”.
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