Elon Musk ha svelato il retroscena nella scelta di eliminare nuovamente Keney West da Twitter, dopo averlo riammesso da poco. Il proprietario del social non ha nascosto la sua ira nei confronti dell’artista.
Secondo quando pubblicato da alcuni media americani, Musk avrebbe anche avuto voglia di picchiare West dopo aver visto l’ultimo post su Twitter che gli è valso la definitiva “squalifica” dal social di proprietà del capo di Tesla.
“Personalmente avrei voluto prendere a pugni Kanye, quindi è stato sicuramente un incitamento alla violenza. Non è bello“. A parlare è proprio Elon Musk che nelle scorse ore ha commentato, sempre su Twitter, la decisione di sospendere nuovamente il cantante. l’ex marito di Kim Kardashian, appena riammesso, è stato sospeso di nuovo dalla piattaforma per incitamento alla violenza dopo una serie di cinguettii antisemiti.
Musk non ha potuto ignorarla: “ho fatto tutto quello che ho potuto, ma nonostante questo Kanye West è tornato a violare le nostre regole e l’account sarà sospeso“, ha detto.
Lo stesso proprietario di Twitter ha poi svelato che la decisione di bloccare nuovamente l’account dell’artista è stata proprio sua.
La decisione di sospendere Kanye West da Twitter “è stata mia, è importante che la gente lo sappia“, ha detto Elon Musk sottolineando come “a un certo punto è necessario dire cosa è incitamento alla violenza. È contro la legge“. Il patron di Tesla ha spiegato quindi come una valutazione anche del contesto esterno a Twitter lo abbia aiutato a decidere la sospensione del rapper.
La decisione, ha spiegato Musk, è stata presa per il suo “incitamento alla violenza, non per una mia foto poco lusinghiera“. Il rapper infatti aveva condiviso su Twitter una foto del patron del social a torso nudo che veniva spruzzato con un getto d’acqua, con la didascalia: “ricordiamo sempre questo come il mio ultimo tweet“. West aveva reso noto anche uno scambio privato con Musk poco prima della sospensione. “Mi dispiace ma ti sei spinto troppo oltre, non si tratta di amore“, gli aveva scritto Musk, ricevendo in tono di sfida questa risposta: “chi ha fatto di te il giudice?“.
L’impegno alla libertà di parola a tutti i costi di Musk è stato comunque già messo alla prova e non solo dal rapper Kanye West. Secondo alcune recenti ricerche su Twitter si è assistito a un aumento senza precedenti di messaggi di odio da quando il patron di Tesla ne ha assunto la guida. Prima del patron di Tesla gli insulti contro gli afroamericani comparivano sul social in media 1.282 volte al giorno, ora invece il numero è salito a 3.876. Lo stesso vale per gli insulti ai gay: si è passati da 2.506 volte al giorno alle attuali 3.964. I post antisemiti sono schizzati del 61% nelle prime due settimane di Musk alla guida.
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