La Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio di 13 persone fisiche più la società Juve: cosa sta accadendo e qual è la scelta della UEFA dopo l’inchiesta. Nuovi problemi per Andrea Agnelli
Javier Tebas aveva inveito contro la Juventus e chiesto di porre fine a questo modus operandi perpetrato dal club bianconero. Il presidente de LaLiga spagnola si era espresso in prima persona per condannare il club dell’ex presidente Andrea Agnelli. Nemico fin dai tempi della Superlega. Al centro della vicenda ci sarebbe la sospetta violazione di tipo finanziario.
Ora emergono diverse novità con le richieste di rinvio a giudizio dei magistrati di Torino per i dirigenti bianconeri dimissionari. Oltre ad Agnelli ci sono Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici, attuale direttore sportivo del Tottenham. Una nuova tegola cade rovinosamente sulla società torinese che deve affrontare un vero e proprio terremoto.
La UEFA del presidente Ceferin non proprio un amico di Andrea Agnelli, rottura tra i due sempre per via della vicenda Superlega, ha di fatto accolto l’invito di Tebas e de LaLiga, con tanto di comunicato ufficiale per prendere posizione in merito a quanto sta accadendo intorno al mondo Juventus. La situazione è in divenire e si attendono risvolti dopo la vicenda che sta interessando il club piemontese.
“La Prima Camera del CFCB ha aperto oggi un’indagine formale sulla Juventus FC per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul Fair Play Finanziario. L’indagine della Prima Camera del CFCB si concentrerà sulle presunte violazioni finanziarie che sono state recentemente rese pubbliche a seguito del procedimento condotto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) e dalla Procura di Torino“, si legge nella nota.
In seguito alla decisione della Consob, così come della Procura di Torino e della FIGC, è arrivata la scelta della UEFA. Indagine aperta da parte del CFCB, organo di controllo finanziario della federcalcio europea.
La nota parla di un accordo transattivo con la Juventus per gli esercizi finanziari degli anni che vanno dal 2018 al 2022. “Tale accordo transattivo era stato definito sulla base delle informazioni finanziarie precedentemente presentate dal club per gli esercizi finanziari chiusi. Nel caso la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella valutata dalla Prima Camera CFCB, al momento della conclusione dell’accordo transattivo, la Prima Camera CFCB si riserva il diritto di rescindere l’accordo transattivo“, ribadisce il comunicato.
La Prima Camera del CFCB ha inoltre annunciato che potrebbe propendere verso azioni legali, qualora le norme non dovessero essere rispettate. “Qualsiasi azione legale che ritenga appropriata e di imporre misure disciplinari in conformità con le Norme procedurali CFCB UEFA applicabili. La Prima Camera del CFCB collaborerà con le autorità competenti nazionali. Non rilascerà ulteriori commenti sulla questione mentre l’indagine è in corso“, conclude la nota ufficiale.
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