Guerra Ucraina Russia oggi. Le notizie di giovedì 1 dicembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto. Cosa è successo.
280esimo giorno di guerra, pericolo di nuovi raid russi contro le infrastrutture energetiche e 6 milioni di ucraini disconnessi dall’elettricità. “La situazione rimane molto difficile” in 6 Regioni ma il conflitto finirà solo “quando avremo raggiunto la vittoria o quando la Federazione russa deciderà di farlo”, ha spiegato Volodymyr Zelensky in un’intervista al New York Times.
“Potrebbe accadere che decidano di mettere fine alla guerra solo se sentiranno di essere deboli, di essere isolati e di non avere partner. Dobbiamo avere fede che questo finirà nei prossimi mesi“, ha aggiunto il Presidente ucraino. Intanto l’Ue ha proposto di istituire un tribunale ad hoc per giudicare i crimini commessi dalla Russia in Ucraina. “Sosteniamo l’idea di uno sforzo internazionale per mettere Mosca di fronte alle sue responsabilità“, ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Usa John Kirby. La replica russa: “Le contromisure saranno adeguate”.
22.20 – Dall’inizio della guerra l’esercito ucraino ha perso 10-13.000 soldati. Lo ha detto a Channel 24 Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, citato da Ukrinform. “Abbiamo stime ufficiali dello Stato Maggiore, fornite dal Comandante in Capo Supremo: vanno da 10 a 12,5-13 mila morti. Stiamo parlando apertamente del numero di morti“, ha detto. Finora Kiev aveva tenuto il dato riservato. Ieri la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen aveva parlato di 100.000 militari morti, correggendosi in seguito. “Indubbiamente, ha commesso un errore, è ovvio. Ecco perché hanno rimosso quei numeri“, ha spiegato Podolyak.
22.05 – Il nuovo attacco contro Papa Francesco arriva dal ministro degli Esteri russo Lavrov, che in una conferenza stampa ha detto: “Lui invita al dialogo, ma di recente ha anche fatto una dichiarazione incomprensibile“.
21.40 – Annettere l’Ucraina entro agosto. Era questo il piano pre-invasione del presidente russo, Vladimir Putin, secondo quanto emerge da alcuni documenti riservati ottenuti dal think tank britannico collegato all’esercito Royal United Services Institute for Defence and Security Studies (Rusi). Secondo il think tank, in questi documenti, apparentemente firmati da Putin, la Russia aveva pianificato di prendere il controllo dell’Ucraina nell’arco di 10 giorni dopo l’invasione.
Solo un gruppo ristretto di funzionari russi sarebbe stato al corrente dei piani tanto che i vice capi dell’esercito russo non sarebbero stati a conoscenza del piano fino a pochi giorni prima dell’inizio dell’invasione e le unità militari tattiche non avrebbero ricevuto ordini fino a poche ore prima.
21.20 – “La Difesa italiana precisa di non aver compiuto alcun addestramento in Italia” di militari ucraini. Lo precisa in una nota il ministero della Difesa, replicando ad “alcune notizie di stampa” che “riferiscono di attività addestrative svolte in favore di militari ucraini sul territorio nazionale“. “La Difesa, ad oggi, ha inviato solo 4 membri delle Forze Armate in Germania nell’ambito del gruppo europeo addestramento, che, in questo momento, stanno pianificando i possibili cicli addestrativi da svolgersi in futuro“, spiega la nota.
“Le Forze armate italiane, costantemente impegnate nel costruire le condizioni per una coesistenza pacifica, dimostrano anche così di svolgere la loro funzione di aiuto e soccorso alla popolazione civile nei territori in cui sono chiamate ad operare“, conclude la nota della Difesa.
21.00 – “Sono pronto a parlare con Putin se mostra segnali di volere cessare la guerra, ma finora non lo ha fatto“. Lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa alla Casa Bianca con il presidente francese Emmanuel Macron.
20.15 – Una conferenza internazionale di pace a Parigi il 13 dicembre: è uno degli obiettivi degli sforzi per mettere fine al conflitto ucraino, stando al comunicato congiunto di Joe Biden e Emmanuel Macron dopo il loro incontro nello studio Ovale.
19.55 – I membri dell’UE sono vicini a concordare un prezzo massimo di 60 dollari al barile per il petrolio russo. A ribadirlo sono alcuni diplomatica citati dalla France Press. Mancherebbe soltanto la decisione della Polonia per dare il via alle procedure.
19.30 – Il gruppo di esperti per la difesa e la sicurezza del Royal United Services Institute, con sede nel Regno Unito, ha pubblicato un documento che esamina i primi giorni dell’invasione russa a febbraio. “Alcuni frammenti del sommario esecutivo del rapporto ritengono che una vittoria ucraina sia possibile, ma richiede combattimenti pesanti e significativi“, si legge.
18.50 – Joe Biden ha parlato dell’incontro avuto con Emmanuel Macron. Ferma condanna per il conflitto in Ucraina. “Oggi abbiamo appreso che l’inflazione si è moderata e che i redditi sono cresciuti in ottobre, in seguito alla notizia che la nostra economia è cresciuta a un ritmo ancora più forte da luglio a settembre di quanto si pensasse in precedenza. Stiamo vedendo i primi segnali che stiamo affrontando l’inflazione mentre passiamo a una crescita costante e stabile“, ribadisce Biden su Twitter.
18.00 – Sarebbero più di 1.300 i prigionieri tornati in Ucraina da quando la Russia ha invaso il Paese. A dichiararlo è il presidente Volodymyr Zelensky, annunciando uno scambio di una cinquantina di persone con le forze russe e i filo-russi. “Dopo lo scambio di oggi, ci sono già 1.319 eroi che sono tornati a casa“, ha detto Zelensky su Instagram con una foto che mostra uomini con bandiera ucraina in mano. “Non ci fermeremo fino a quando non riavremo tutto il nostro popolo“, ha ribadito il leader ucraino.
17.30 – Dmytro Kuleba è il ministro degli Esteri ucraino che ha parlato dopo il confronto che si è riunito in Polonia. “Oggi abbiamo fatto un altro passo verso la creazione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina. Importante evento collaterale dell’OSCE co-sponsorizzato da 34 stati incentrato sulla responsabilità per i crimini russi. Forte e crescente sostegno al tribunale tra gli Stati partecipanti“, ribadisce Kuleba postando un messaggio su Twitter.
17.10 – Le truppe russe avanzano a sud di Bakhmut, epicentro di un duro conflitto, con tanto di obiettivi nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Non si ferma intanto il razionamento dell’energia in quelle zone colpite dagli attacchi missilistici russi. Blackout di emergenza annunciato a Kiev e Zaporizhzhia.
16.55 – L’esercito ucraino ha affermato che la Russia ha ritirato alcune truppe dalle città sulla sponda opposta del fiume Dnepr dalla città di Kherson. Si tratta del primo rapporto ufficiale ucraino, in merito al ritiro russo, che parla della principale linea del fronte nel sud.
16.27 – La Russia colpisce solo quelle infrastrutture ucraine che hanno un “significato militare”. Lo ha assicurato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in una conferenza stampa sulle questioni di sicurezza europea. Gli attacchi ad alta precisione dell’Esercito russo “mettono fuori servizio quelle strutture energetiche da cui dipende il funzionamento delle Forze Armate ucraine e attraverso cui viene consegnata un’enorme quantità di armi. L’Occidente sta pompando l’Ucraina con queste armi da utilizzare per uccidere i russi”, ha aggiunto Lavrov.
“Il nostro Ministero della Difesa ed esperti militari, non solo russi, ma anche americani, e specialisti militari di altri Paesi della Nato, richiamano l’attenzione sul fatto che fin dall’inizio la nostra operazione militare è stata condotta in modo da minimizzare le conseguenze negative per la popolazione civile e le infrastrutture civili“, ha concluso. Lo riporta la TASS.
16.19 – Gli Stati Uniti e la Nato sono direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina. Lo ha affermato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in conferenza stampa, citato dalla TASS. Washington, insieme all’Alleanza Atlantica, “partecipano direttamente non solo attraverso la fornitura di armi ma anche con l’addestramento del personale militare“, ha aggiunto.
16.11 – “Nulla può essere confinato artificialmente nel mondo moderno, la Russia troverà sempre partner tecnologici se organizzerà la produzione a un buon livello”. Lo ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin in un incontro con giovani scienziati al Sirius Center. Lo riporta Ria Novosti.
16.03 – “L’alleanza tra Francia e Stati Uniti è essenziale per la difesa della democrazia”. Lo ha dichiarato il Presidente americano Joe Biden accogliendo alla Casa Bianca l’omologo francese Emmanuel Macron. “Francia e Usa, assieme all’Europa e al G7, rimangono uniti nell’affrontare la guerra di Vladimir Putin contro l’Ucraina”, ha aggiunto il Presidente statunitense.
15.55 – Dopo l’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina e l’introduzione delle relative sanzioni, la Svizzera ha congelato i beni russi per un valore di 7,2 miliardi di euro. Lo rende noto la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), citata da Ukrinform, precisando che a luglio l’importo totale dei beni russi congelati in Svizzera ammontava a 6,5 miliardi di euro.
15.48 – E’ necessario lavorare con gli abitanti delle Regioni annesse in modo che possano sentire i benefici del ritorno in Russia. Lo ha affermato il Presidente russo Vladimir Putin, citato da RIA Novosti, in un incontro con giovani scienziati al Sirius Center.
“Il compito urgente è, ovviamente, l’integrazione dei nuovi territori della Russia nell’ambiente scientifico, nell’ambiente educativo”, ha detto il leader russo precisando che le persone delle Regioni annesse da Mosca devono “crescere nella realtà russa”, e per questo è necessario lavorare in questi territori in modo tale che “le persone sentano il vantaggio di unirsi alla Russia”. “Queste sono le nostre persone, quindi, ovviamente, dobbiamo fare di tutto per sostenerle”, ha concluso Putin.
15.35 – La pace tra Russia e Ucraina è possibile e la Turchia continuerà a lavorare per favorire il dialogo. Lo dichiarato il Ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu nel corso del vertice dei Ministri degli Esteri dell’Osce.“Se si darà alla diplomazia la possibilità sarà possibile costruire la pace in Ucraina. La Turchia rimarrà sempre attiva”, ha detto il Ministro turco, che ha rivendicato il ruolo di mediatore della Turchia. “Continuiamo a impegnarci per sbrogliare situazioni complicate”, ha aggiunto Cavusoglu ricordando il ruolo di Ankara per quanto riguarda il corridoio del grano (accordo siglato tra Mosca e Kiev a Istanbul il 22 luglio scorso) e il dialogo tra l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) e la compagnia di Stato russa per il nucleare Rosatom.
15.27 – La Bielorussia è consapevole della militarizzazione in atto nei Paesi vicini, ma non ritiene che possa portare ad ostilità nel prossimo futuro. Lo ha dichiarato il Ministro della Difesa bielorusso Viktor Khrenin a margine di un incontro con funzionari militari delle forze dell’ordine e della sicurezza. “I nostri indicatori segnalano che la situazione non sta migliorando, le tensioni stanno aumentando. Vediamo che, purtroppo, gli Stati vicini si stanno militarizzando a passi da gigante. Non voglio far temere a nessuno che domani inizi una guerra e non sono in corso preparativi per la guerra“, ha spiegato Khrenin, citato da BELTA.
15.19 – Durante l’incontro bilaterale tenutosi quest’oggi a Pechino, il Presidente cinese Xi Jinping “ha messo bene in chiaro che la Cina non fornisce armi alla Russia“ e che “la minaccia nucleare non è accettabile”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, in conferenza stampa a Pechino a margine di un lungo colloquio con il leader cinese.
15.11 – Quest’anno circa 13,6 milioni di ucraini colpiti dalla guerra hanno già ricevuto l’assistenza delle Nazioni Unite, mentre per Kiev è stato richiesto un totale di 5,7 miliardi di dollari per il prossimo anno. Lo rende noto il massimo funzionario in ambito di soccorsi di emergenza delle Nazioni Unite Martin Griffiths, citato da Ukrinform. Il sostegno richiesto – il 25% in più rispetto a quest’anno – dipende dal fatto che il numero totale degli ucraini che necessitano di assistenza è di 65 milioni più alto rispetto al 2022, hanno osservato le Nazioni Unite e le organizzazioni partner.
15.00 – Esiste un “rischio enorme” che un conflitto con armi convenzionali tra potenze nucleari possa degenerare in una guerra nucleare. L’avvertimento arriva direttamente dal Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov intervenuto durante una conferenza stampa sui problemi della sicurezza europea. Dal canto suo Mosca, non solo è convinta che una guerra nucleare sia “inammissibile”, ma ritiene necessario prevenire qualsiasi conflitto armato fra Paesi in possesso di armi nucleari.
13.50 – Il Cremlino “non vede alcun cambiamento” nella posizione della Nato rispetto alla crisi ucraina, poiché “continua a imporre” il conflitto a Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da Interfax. “L’Alleanza preferisce ancora combattere fino all’ultimo ucraino pompando armi, prolungando così la guerra e complicando la situazione per lo stesso regime ucraino”, ha aggiunto Peskov.
12.37 – Mosca non ha richiesto di avviare i negoziati con Kiev, ma è pronta ad ascoltare la parte ucraina. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov intervenendo ad una conferenza stampa dedicata alle problematiche sulla sicurezza europea. “Siamo accusati di chiedere costantemente una sorta di negoziato per guadagnare tempo, per raccogliere forze supplementari per condurre l’operazione militare speciale, e questo è sia ridicolo che spiacevole, perché sono menzogne”, ha affermato Lavrov. “Non abbiamo mai chiesto alcun negoziato, ma abbiamo sempre detto che se qualcuno ha interesse per una decisione negoziale, siamo pronti ad ascoltare”, ha aggiunto.
12.31 – “Profondamente onorato e commosso di ricevere l’Ordine al merito, prima classe, dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky“. Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera Josep Borrell. “Nell’incontro con il mio amico Dmytro Kuleba ho sottolineato che l’Ue continuerà a mobilitare un sostegno totale in risposta alla guerra totale della Russia contro l’Ucraina“, ha aggiunto.
12.22 – Blackout di emergenza nella Regione di Zaporizhzia, dove si trova la centrale nucleare più grande d’Europa. Lo ha reso noto il fornitore di energia statale Ukrenergo sottolineando come l’interruzione emergenziale nella fornitura di corrente sia dovuta al “significativo superamento del consumo di elettricità” nella Regione. L’energia verrà ripristinata quando “il consumo si stabilizzerà”, ha aggiunto Ukrenergo .
12.12 – Licenziato il vice capo ingegnere della centrale nucleare di Zaporizhzhia, con l’accusa di collaborazione con gli occupanti russi e di tradimento. Lo ha reso noto la società statale per l’energia nucleare Energoatom, citata dal Guardian. Una decisione che arriva all’indomani dell’annuncio di Mosca della promozione dell’ingegnere Yuriy Chernichuk a direttore del vasto impianto nucleare nel sud-est dell’Ucraina.
12.05 – Mosca condannerà qualsiasi tentativo da parte dei Paesi Occidentali di istituire un “tribunale speciale” sull’operato della Russia in Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da RIA Novosti. “Per quanto riguarda i tentativi di istituire una sorta di tribunale, non avranno alcuna legittimità, non saranno accettati da noi e saranno da noi condannati”, ha detto portavoce presidenziale russo. Peskov ha aggiunto che gli investigatori di Mosca stanno conducendo un “lavoro molto intenso e scrupoloso per registrare tutti i crimini” commessi del regime di Kiev dal 2014.
10.49 – Il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel, incontrando a Pechino il leader cinese Xi Jinping, ha dichiarato che “l’Unione europea conta sulla Cina, in qualità di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, per invitare la Russia a rispettare i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e contribuire a porre fine alla brutale distruzione e occupazione dell’Ucraina“.
10.41 – A causa del costante bombardamento della città di Kherson, nell’Ucraina meridionale, da parte delle Forze Armate russe, la tensione nelle reti elettriche è saltata. Lo rende noto il Governatore regionale Yaroslav Yanushevych su Telegram, citato dal Kiyv Independent.
10.33 – Gli agenti di sicurezza spagnoli hanno trovato oggi un altro pacco bomba spedito alla base aerea di Torrejon de Ardoz, vicino Madrid. Lo ha reso noto il Ministero dell’Interno iberico, citato dal quotidiano El Mundo. Questo terzo pacco si aggiunge ai due inviati ieri all’Ambasciata ucraina a Madrid e alla compagnia di armi Instalaza con sede nella città di Saragozza.
10.23 – Le precedenti relazioni tra Russia e Occidente non saranno ripristinate. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov nel corso di una conferenza stampa sulla sicurezza europea. “E’ chiaro che se, e quando, a un certo punto, i nostri vicini occidentali, si interesseranno a ripristinare in qualche modo il lavoro congiunto sulla sicurezza europea, non ci sarà alcun restauro. Perché restauro significa tornare a quello che c’era prima. Ma non ci sarà più nulla di normale”, ha affermato Lavrov. Riporta RIA Novosti.
10.17 – Secondo il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, la Russia contava sul fatto che l’Europa “si stancasse” dell’Ucraina. “Il Cremlino sperava di vedere le proteste dei contribuenti – scrive Podolyak su Twitter – ma l’Occidente ha messo in chiaro che la Federazione Russa sarà l’unica a pagare per la guerra scatenata contro l’Europa. Oggi con arresti, confische e risarcimenti. Domani con la ricostruzione” dell’Ucraina, conclude.
10.09 – All’evento inaugurale del vertice Osce il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha concordato con l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera Josep Borrell che a una “guerra totale” contro l’Ucraina deve corrispondere un “sostegno totale all’Ucraina”. “Ho ringraziato l’Ue per la sua continua assistenza alla difesa – ha spiegato Kuleba in un tweet – e ho sottolineato che le prossime sanzioni dell’Unione dovrebbero includere quelle che colpiscono l’industria di produzione missilistica russa che deve essere fermata”, ha concluso.
10.01 – “L’Osce è su un’autostrada verso l’inferno perché la Russia abusa delle sue regole e dei suoi principi nonostante i notevoli sforzi della Presidenza polacca, del Segretario generale e delle istituzioni dell’Osce per mantenerla a galla”. Questa la denuncia del Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, all’evento inaugurale del vertice Osce a Lodz, in Polonia. “Con la Russia è stato provato di tutto: essere compiacenti, essere gentili, essere neutrali, collaborare. Ma in conclusione: sarebbe meglio per l’Osce andare avanti senza la Russia“, ha concluso Kuleba.
09.52 – Sono almeno 441 i bambini rimasti uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa dello scorso 24 febbraio. E’ quanto emerge dai dati forniti dalle Procure per i minorenni. Il bilancio dei minorenni feriti è salito a 852. Lo riporta Ukrinform.
09.44 – La Cina chiede di evitare l’escalation e l’espansione del conflitto ucraino. Secondo il Presidente Xi Jinping “nella situazione attuale, è necessario evitare l’espansione della crisi e continuare l’assistenza per ristabilire la pace e promuovere i negoziati”. Durante un incontro con il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel a Pechino il leader cinese ha rilevato la necessità di controllare gli effetti collaterali della crisi ucraina ed essere vigili rispetto ai rischi di uno scontro di blocco ribadendo che risolvere la crisi “con mezzi politici è nel migliore interesse dell’Europa e di tutti i Paesi dell’Eurasia“. Lo riporta la TASS.
09.35 – Sono almeno 89.440 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 280 caccia russi, 261 elicotteri e 1.562 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate ucraine riferiscono di aver distrutto 2.915 carri armati russi, 1.904 sistemi di artiglieria e 5.877 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.27 – Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato una “potente” contromisura alle operazioni offensive russe nel Donetsk e in altre Regioni. “Stiamo analizzando le intenzioni degli occupanti e stiamo preparando una contromisura ancora più potente di adesso”, ha spiegato Zelensky durante il consueto video messaggio serale alla Nazione. Le truppe russe stanno avanzando a Sud-Ovest della strategica città di Bakhmut, dove è in corso una feroce battaglia nella Regione di Donetsk, e stanno cercando di prendere slancio nel Lugansk. Secondo Zelensky, al fronte i “problemi” principali si registrano, oltre che in Donetsk e Lugansk, nelle Regioni di Kharkiv, Zaporizhzhia, Kherson e in Crimea.
09.19 – La Russia sta distruggendo le infrastrutture civili in Ucraina, questo “è un crimine di guerra, e aiuteremo a portare davanti alla Giustizia i responsabili”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera Josep Borrell, al suo arrivo alla riunione ministeriale Ocse a Lodz, in Polonia. Borrell ha poi appoggiato la proposta di ieri della Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: “Istituire un tribunale speciale per i crimini russi e usare gli asset di Mosca congelati per la ricostruzione del Paese“.
09.11 – “La Germania ha riconosciuto l’Holodomor del 1932-1933 come un genocidio. Ringrazio i membri del Bundestag per questa decisione storica. La verità vince sempre”. Così su Twitter il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
280esimo giorno di conflitto tra Kiev e Mosca, pericolo di nuovi raid russi contro le infrastrutture energetiche mentre 6 milioni di ucraini sono al momento senza corrente elettrica. “La situazione rimane molto difficile” in 6 Regioni ma la guerra finirà solo “quando avremo raggiunto la vittoria o quando la Federazione russa deciderà di farlo”, ha dichiarato Volodymyr Zelensky in un’intervista rilasciata al New York Times.
“Potrebbe accadere che decidano di mettere fine alla guerra solo se sentiranno di essere deboli, di essere isolati e di non avere partner. Dobbiamo avere fede che questo finirà nei prossimi mesi“, ha aggiunto il Presidente ucraino. Nel frattempo l’Unione europea ha proposto di istituire un tribunale speciale per giudicare i crimini commessi dalla Russia in Ucraina. “Sosteniamo l’idea di uno sforzo internazionale per mettere Mosca di fronte alle sue responsabilità“, ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Usa John Kirby. La replica russa: “Le contromisure saranno adeguate”.
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