I Mondiali di Qatar 2022 sono in corso e le polemiche non mancano certo: il numero sulle morti per realizzare la competizione è impressionante. L’annuncio aumenta i dubbi.
La competizione che si sta svolgendo in Qatar non è esente da forti critiche che si intervallano fra diritti umani e sicurezza sul lavoro. In questo caso specifico, infatti, a parlare è un personaggio molto conosciuto negli ambienti organizzati dei Mondiali in corso.
Si tratta di al-Thawadi, alto funzionario coinvolto nell’organizzazione del campionato del mondo, che ha parlato durante una intervista. Le sue parole non nascondono i problemi, con tanto di numeri sulle morti causate per realizzare la manifestazione calcistica. I numeri non rispecchiano quelli annunciati in precedenza, così come le stime di Amnesty e di altre importanti organizzazioni umanitarie.
Il Mondiale di Qatar è quello delle infinite polemiche, anche in questo caso non ci sarebbe alcun dubbio sul fatto che i numeri siano a dir poco discordanti. Il protagonista dell’intervista è Hassan al-Thawadi, segretario generale del Comitato supremo per la consegna e l’eredità del Qatar, che ha parlato con il giornalista Piers Morgan. L’uomo ha parlato di stime sul fronte delle vittime pari a 400-500, numero ben al di sopra rispetto ai 40 annunciati dalle autorità in precedenza. Si era parlato in precedenza di 40 vittime (37 per malori e 3 per morti sul lavoro).
“Una morte è una morte di troppo. Chiaro e semplice“, ha aggiunto Al-Thawadi nel corso di una intervista. Si tratta di numeri in ogni caso comunque più bassi rispetti a quelli evidenziati dall’inchiesta del The Guardian, così come dalle stime di Amnesty e Human Rights Watch. In questo caso, infatti, si parla di 6.500 vittime. La discrepanza è evidente e segno tangibile di mancanza di informazioni ufficiali e veritiere.
Il numero delle vittime è stato ammesso dall’uomo, con tanto di conseguenti polemiche giunte a distanza di tempo. Anni di lavoro e vittime fra i lavoratori migranti per un numero ben al di sopra rispetto a quello precedente, seppur inferiore rispetto a quello annunciato dai quotidiani e dalle associazioni.
“Qual è il totale onesto e realistico dei lavoratori migranti che sono morti a causa dei lavori per il mondiale? La stima è di circa 400, tra 400 e 500. Non ho il numero esatto”, ha risposto Hassan al-Thawadi. Sta di fatto che le discrepanze ci sarebbero sul numero preciso di vittime accertate da quando sono iniziati i lavori per la costruzione delle infrastrutture dei Mondiali di Qatar.
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