Nella Juventus, dopo il caos causato dalle dimissioni di massa del consiglio d’amministrazione della società, i guai potrebbero essere soltanto iniziati. La Procura Figc ha infatti aperto una inchiesta che potrebbe portare anche a scenari molto negativi.
Intanto diversi ex bianconeri hanno espresso il loro dispiacere per le dimissioni di Andrea Agnelli, mentre il presidente di Exor, la holding proprietaria della Juventus, John Elkann, definisce le dimissioni un “atto di responsabiltà“.
“Massimiliano Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus: contiamo di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo“. Lo ha affermato John Elkann, presidente di Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la squadra bianconera. Parole che sono arrivate dopo lo scossone delle scorse ore con le dimissioni di Andrea Agnelli e di tutto il cda bianconero. Un terremoto che potrebbe essere solo l’inizio di un periodo nero per i bianconeri.
“Le dimissioni dei consiglieri di amministrazione della Juventus rappresentano un atto di responsabilità, che mette al primo posto l’interesse della società“, ha aggiunto John Elkann. “Il nuovo consiglio che nascerà a gennaio sarà formato da figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico, guidati del presidente Gianluca Ferrero: insieme agli altri amministratori, avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo. Confido che la società riuscirà a dimostrare di aver agito sempre correttamente“.
Juventus, la Procura Federale sulle carte dei pm. I rischi per il club bianconero
Ma intanto la Procura della Figc ha aperto un procedimento sulle scritture private tra il club bianconero e i suoi calciatori. Lo scenario, in caso di responsabilità da parte del club, varia da un’ammenda alle penalizzazioni in classifica o addirittura alla retrocessione qualora la falsificazione dei documenti contabili avesse consentito di ottenere l’iscrizione al campionato.
Al momento rimangono tutte ipotesi, ma è lo scenario che emerge dalla notizia dell’apertura del procedimento da parte della Procura della Federcalcio. L’ufficio guidato da Giuseppe Chinè aveva ricevuto nei giorni scorsi le nuove carte degli atti dei pm torinesi che conducono l’inchiesta sulle plusvalenze e avevano indagato 14 persone, tra cui Agnelli e Nedved: l’intento era valutare se ci sono elementi per riaprire il processo sportivo già chiuso sul tema, ma quello dei contratti dei giocatori, con una parte non messa a bilancio secondo i sospetti dei magistrati, e’ un filone diverso.
Ma il caos Juventus ha provocato anche razioni all’estero con i vertici della Liga spagnola che chiedono pesanti penalizzazioni per la società bianconera. L’associazione presieduta da Tebas ha messo nero su bianco la richiesta di sanzioni sportive: “Servono provvedimenti immediati, è stato violato il regolamento del fair play finanziario” l’entrata a gamba tesa. Era da circa sedici anni e dalla retrocessione in serie B che non si vedevano nuvoloni del genere sulla Juve.
Tra le reazioni registrate anche quelle di diversi ex della Juvenuts. Su tutti Alessandro Del Piero il quale ha sottolineato che le differenze tra i periodi: “Non è come il 2006, l’accusa è alle persone e ai componenti del cda – precisa l’ex capitano – e il fatto che il presidente Agnelli si sia dimesso è un qualcosa di grave, che non capita spesso“. Il nome di Del Piero è tra i più gettonati nei desideri dei tifosi, sconcertati in queste ore. “E’ presto per dirlo. Ma a Torino ho ancora casa…“, dice l’ex di lusso.
Intanto i cancelli della Continassa riapriranno il prossimo 6 dicembre con la ripresa degli allenamenti, nel frattempo i bianconeri provano a fare quadrato. A parlare è stato lo stesso allenatore, Massimiliano Allegri: “È sempre molto positivo sentire la vicinanza degli azionisti e quindi ringrazio John Elkann per queste parole. In questi anni di lavoro, passione e vittorie, ho sempre potuto contare sul sostegno di Andrea Agnelli, al quale mi lega un rapporto di amicizia, che non si interromperà con la fine della sua presidenza” ha detto il tecnico all’ANSA. “Andrea e John sono figure di riferimento per il mondo bianconero che deve rimanere concentrato sul lavoro quotidiano in campo per ottenere i risultati che tutti vogliamo“.