Truffata on line e poi ricattata. È accaduto a una donna, vittima di un raggiro sentimentale, una delle più recenti trovate per sfilare soldi alle vittime della rete.
Una donna originaria della provincia di Reggio Emilia aveva cercato di conoscere qualcuno online. Si era iscritta a una app di incontri e aveva iniziato una conversazione con un uomo. Dopo qualche settimana, il loro rapporto si era trasformato in una vera e propria relazione.
I due si scambiavano messaggi teneri, pieni di dichiarazioni d’amore e di effusioni. L’uomo, da quanto emerge, aveva detto che lei era la donna della sua vita, che era innamorato e pronto a spostare il loro rapporto dal virtuale al reale. Nella coppia c’era anche molta confidenza e quando lui per la prima volta le ha chiesto un prestito, la donna non si è preoccupata. Non ci ha pensato due volte a dare i soldi al suo compagno. Nemmeno la seconda, la terza, la quarta volta. Solo che le richieste diventavano sempre più frequenti e motivate da scuse sempre più improbabili. Finché non sono arrivate le minacce.
Dall’altro lato della camera, l’uomo diventava sempre più aggressivo. Chiedeva soldi in cambio della non divulgazione di foto e conversazioni intime. La donna ha iniziato a rifiutarsi di pagare, anche perché le cifre dei prestiti erano sempre più alte. Ed è allora che sono arrivate le minacce di morte e le minacce anche a suo figlio. “Dammi i soldi o faccio del male a tuo bambino”, aveva scritto.
A quel punto, la donna ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e ha denunciato l’accaduto. I militari di Carpineti, vicino Reggio Emilia, hanno aperto un’indagine e sono risaliti all’identità dell’uomo. Si tratta di un ragazzo di 33 anni di origine nigeriana, ma residente da anni nella zona di Frosinone. Per lui l’accusa è di truffa ed estorsione. Ma quello accaduto alla donna non è l’unico caso. Il tranello sentimentale, infatti, è molto più frequenti di quanto si pensi.
Molti siti e addirittura alcune banche sui loro siti internet mettono in guardia le vittime da possibili trappole. “I truffatori prendono di mira le vittime sui siti di incontri online, ma possono utilizzare anche i social media o le e-mail”, si legge sul sito di Intesa San Paolo. “Una volta adescata la vittima, il criminale cercherà di carpirne la fiducia, fingendo di essere interessato ad una relazione. A un certo punto, ti potrà essere chiesto un piccolo prestito con una scusa.
Le richieste tenderanno di volta in volta ad aumentare di frequenza ed entità. La verità è che non incontrerai mai il presunto partner e i soldi trasferiti non ti verranno mai restituiti”. Il caso recente più eclatante è quello del pallavolista Roberto Cazzaniga, truffato per quindici anni da una donna che si è finta la fidanzata. L’uomo era convinto di avere una relazione con la modella brasiliana Maya Mancini cui negli anni ha dato oltre 600mila euro. In realtà le truffatrici erano due, italiane e residenti rispettivamente in Sardegna e in Lombardia.
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