Un selfie con persone vestite da gladiatori o centurioni, poi l’aggressione per le immagini scattate a Roma. Tutto a pochi passi dal Colosseo: arrestate tre persone.
Scattare una foto con persone vestite gladiatori o centurioni sotto il fascinoso scenario del Colosseo, tutto molto bello fino alla richiesta di cifre spropositate e ovviamente illegali, con tanto di minacce. Questo è il quadro scoperto dagli agenti di polizia che hanno arrestato tre persone. A loro carico pendono le accuse di estorsione aggravata.
L’invito a scattare una immagine, in seguito minacce e anche aggressioni fisiche, tutte accompagnate da atteggiamenti intimidatori in seguito al rifiuto di pagare alte somme di denaro per una semplice fotografia. Le indagini hanno permesso di scoprire un modus operandi studiato nei minimi dettagli, nonché rintracciare i responsabili di quanto accaduto.
Roma, selfie e foto con gladiatori e centurioni davanti al Colosseo | La scoperta
Per due cittadini italiani di 52 e 49 anni sono ai domiciliari. Un altro di 44 anni è invece in carcere, poiché senza fissa dimora e con presunti intenti suicidi. Tutto è partito in seguito alla segnalazione di alcuni turisti che avevano ricevuto la proposta di scattare una foto nei pressi dell’anfiteatro Flavio.
Una immagine per tantissimi turisti che vogliono immortalare un momento delle proprie vacanze romane, per alcuni però le cose non sarebbero andate nel migliore dei modi. Le testimonianze parlano “di un servizio imposto e non concordato in anticipato, con tanto di cifre spropositate“, accompagnando addirittura i turisti presso un punto di prelievo, così da ricevere denaro in contanti.
Minacce e richieste estorsive, tutto è partito da una denuncia
Prima la richiesta di 40 euro, poi il rifiuto e il conseguente messaggio intimidatorio, con tanto di richiesta, almeno in alcuni casi, passata anche da 150 fino a 500 euro. “Se non ci dai i soldi non ti lasciamo andare e ti picchiamo“, commenta un turista che ha denunciato tutto alla polizia. Le testimonianze di altre persone ha permesso di scoprire quanto avveniva in una zona frequentata da tantissime persone, molte delle quali giunte a Roma per visitare la Capitale.
Il caso non è isolato e per questo non si escludono possibili altre denunce. Una volta notati dagli agenti, invece, i tre avrebbero tolto il costume. Le forze dell’ordine li hanno riconosciuti fra la folla, specialmente grazie alle descrizioni fornite dalle vittime delle aggressioni subite in pieno centro a Roma.