Caso Soumahoro, il deputato autosospeso parla in tv | “Ho sbagliato, chiedo scusa…”

Dopo l’autosospensione dal gruppo Verdi-Si, il deputato Soumahoro nel salotto di Piazza Pulita su La7, si difende dalle accuse contro di lui, e risponde sulle indagini delle coop che coinvolgono sua moglie e sua suocera “Credo nei valori dell’integrità umana”

Una lunga intervista. Un a tu per tu, quello tra il sindacalista/politico Aboubakar Soumahoro e Corrado Formigli conduttore su La7 di Piazza Pulita, di spessore e di contenuto.

Caso Soumahoro, il deputato parla in esclusiva a Piazza Pulita
Caso Soumahoro, l’intervista in esclusiva da Formigli. Cosa ha detto il sindacalista e neo deputato. Foto Ansa

Non è stato di certo un processo che si è consumato davanti le telecamere, ma il giornalista come era doveroso, non ha mancato di fare tutte le domande sulla vicenda giudiziaria e politica che ha coplito l’opinione pubblica e imbarazzato non poco Alleanza Verdi e Sinistra con i suoi rispettivi leader, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

Soumahoro era entrato neanche due mesi fa in Parlamento indossando stivali di gomma, simbolo delle lotte che il sindacalista portava avanti da sempre. Oggi invece il neo deputato, si è autosospeso dal gruppo politico perchè l’inchiesta scovata da Repubblica sulla gestione delle cooperative che fanno capo alla madre di sua moglie e in cui la stessa moglie di Soumahoro risultava consigliera/impiegata, ha generato un vero e proprio terremoto politico.

Soumahoro. La sua intervista da Formigli “Credo nei valori dell’integrità umana”

Caso Soumahoro, l'intervista da Formigli
Caso Soumahoro, l’intervista del deputato a La7. Foto Ansa

Luci come sempre soffuse ieri sera nello studio di Piazza Pulita, Soumahoro è seduto di fronte a Corrado Formigli. Maglione girocollo verde, sguardo che nonostante l’atmosfera e il carico di “accuse”, non si abbassa mai. Nemmeno quando assisterà al servizio che un’inviata della trasmissione dedicherà all’inchiesta sulle coop di migranti. L’esordio di Soumahoro è di quelli impattanti “Mi sono autosospeso perchè credo nei valori dell’integrità umana, per rispetto della mia storia e di quelle di tante altre persone come me”

Formigli, pur nella immancabile compostezza, non mancherà di incalzarlo sin da subito con domande precise. Come mai, a pochi giorni dalla pubblicazione dell’inchiesta sul quotidiano, Soumahoro decide di fare quel video in cui piange e accusa ripetutamente, senza fare nomi? Soumahoro risponderà così “Mi sento nell’angolo e da quell’angolo ho fatto quel video. Voglio chiedere scusa per quel video, per quella lacrime espressione di debolezza umana. Sono pronto a dire tutta la verità. Erano giorni che non dormivo. Era come stare su un ring, senza capire da chi arrivassero i colpi. Non rifarei quel video”

Soumahoro a Piazza Pulita “Ho commesso una leggerezza”

Caso Soumahoro, l'intervista a La7
Caso Soumahoro, l’intervista in esclusiva a La7. Foto Ansa

E qui si apre il capitolo, lungo, dell’intervista in cui il giornalista chiede quasi punto per punto di chiarire i passaggi per cui suocera e moglie di Soumahoro sono finite nel mirino della Procura. Possibile che lui, sindacalista, politico, marito e genero non fosse a conoscenza di un’indagine che esisteva già dal 2019? Possibile che Soumahoro abbia taciuto a chi ha voluto la sua candidatura che la sua famiglia da anni lavorava con le cooperative per migranti, anzi le gestiva addirittura?

Ecco come ha replicato, articolando le risposte in vari momenti, Soumahoro ” La mia famiglia gestisce un centro di accoglienza, gestione data 20 anni fa. Io ho conosciuto mia moglie soltanto nel 2018. Mi risultava che la cooperativa fosse virtuosa. Il Corriere della Sera dedicò anche una pagina intera alla buona gestione della mamma della mia compagna. Poi vengo a sapere di stipendi non pagati. Mi era stato detto che fosse a acusa di ritardi da parte della Pubblica Amministrazione. Ora guardando le immagini che voi stessi avere rimandato, posso dire di aver commesso una leggerezza. Avrei dovuto fare meno viaggi, avrei dovuto stare accanto ai lavoratori”.

Soumahoro e l’intervista da Formigli “Chi ha sbagliato giusto che paghi”

Eppure Formigli ricorda al deputato di essersi recato in una delle strutture oggetto di indagini, Aboubakar risponde in questo modoIn uno dei centri sono stato; le condizioni che ho visto non corrispondevano alle immagini che ho visto ora. Avrei dovuto improvvisare le visite. Aggiungo che le testimonianza rese sono comprensibili. Hanno fatto bene quei lavoratori a rivendicare i propri diritti, chi ha sbagliato è giusto che paghi.

Arrivano, a metà interviste, le note più dolenti per Soumahoro che inizialmente dimostra pentimento ed empatizza con chi ha raccontato i presunti illeciti subiti. Formigli passa poi al tema denaro, alla rendicontazione economica della coop gestita dalla suocera. Dice il politico ora autosospeso “Non sapevo delle indagini della GDF. Lo avessi saputo non mi sarei candidato. Conoscendo le dinamiche di gestione della pubblica amministrazione sul tema cooperative, ho ritenuto che le spiegazioni che mi venivano fornite fossero congrue alla realtà. In questo sono stato leggero. A mia moglie ho chiesto il perchè di questa sittuazione, perchè le testimonianze viste sono un di più rispetto agli stipendi non pagati. E per me, di fronte a ciò, non c’è legame familiare che tenga”

Caso Soumahoro e l'intervista a Formigli
Caso Soumahoro e l’intervista a Formigli, foto Ansa

Difesa, attacco, attacco e difesa. La partita dialettica che Soumahoro gioca nell’intervista, è fatta di tattica. La difesa relativa della compagna, poi subito dopo la protezione totale del privato familiare, anche sulle foto che hanno fatto il giro della rete, in cui la compagna del sindacalista suoi suoi social si fa immortale griffata dalla testa ai piedi. Uno schiaffo alla miseria per cui la famiglia di Aboubakar ha sempre sostenuto di lottare? “Le foto non mi hanno creato imbarazzo – dice il neo deputato – la moda è umana. E poi quelle sono immagini datate. Mia moglie aveva una sua vita”.

Indagine cooperative: Soumahoro a La7 “Di fronte ad alcune cose non c’è alcun legame familiare che tenga”

Le domande sono tante, le repliche pure. Dalla mancata informazione, mera questione di opportunità, sulle sue attività ai capi del partito che hanno voluto fortemente Soumahoro in Parlamento, fino ad arrivare alle accuse mosse proprio ad Aboubakar dalle Usb, sulla rendicontazione dei bilanci della Lega Braccianti. Soumahoro sostiene di poter documentare eventuali ammanchi, che i bilanci sono pubblicati in trasparenza, che se i conti non tornano è soltanto perchè una parte del denaro è stata portata sul bilancio dell’anno successivo. E poi la sua verità e le contro accuse.

“Le persone che oggi mi accusano, mi avevano chiesto di girargli parte dei fondi sotto forma di stipendi e io ho rifiutato, in virtù della tipologia di raccolta che era stata fatta.” Ok, in tutto ciò, incalza ancora Formigli, lei fino ad ora come ha vissuto? Come replica a chi sostiene che una parte di quei soldi siano stati usati per sostenere la sua scalata politica?

Dico che le cose non stanno assolutamente così. a volte ci ho anche rimesso. Ho scritto un libro. E la casa che ho comprato insieme a mia moglie, l’ho acquistata con un mutuo trentennale. L’accesso agli atti è trasparente. Mia moglie prima lavorava, aveva la sua professione”. Insomma più che un’intervista, un documento, di cui è probabile che che la procura possa anche tenere conto. Poi esiste il diritto di critica, sulle parole del politico, al netto del fatto che la giustizia debba fare il suo corso.

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