Vaticano, Cardinale Becciu indagato anche per associazione a delinquere. I suoi legali respingono e dicono di non esserne stati informati. Spunta una telefonata tra Papa Bergoglio e il porporato poco prima che il processo avesse inizio.
Nuovo filone del processo in corso in Vaticano. Il Cardinale Giovanni Angelo Becciu risulterebbe indagato per associazione a delinquere.
La vicenda che lo vedrebbe coinvolto, insieme ad alcuni familiari nella diocesi di cui è originario a Ozieri, in Sardegna, riguarderebbe, tra le altre cose, la registrazione di una telefonata tra Becciu e Papa Francesco. I fatti sarebbero avvenuti poco prima che il processo si aprisse.
Questo evento nuovo del quale si viene a conoscenza, è dato in seguito ad una rogatoria nell’isola sarda, e a indagini della fiamme gialle. La telefonata verrebbe fuori da chat familiari. I difensori del Cardinale sostengono di non essere stati informati. A riferirlo durante l’udienza in corso il , procuratore, “promotore di giustizia” Alessandro Diddi. Sarebbe stato dunque lui a rendere nota l’esistenza di questa rogatoria, che sarebbe stata trasmessa poi al Vaticano.
Su cosa si basa il processo in atto? Sulla presunta compravendita- truffa di un immobile nel cuore di Londra. Però gli inquirenti avrebbero fatto emergere durante le indagini avviate, anche altri importanti elementi: 100 mila euro sarebbero stati inviati dalla segreteria di Stato verso la diocesi di Ozieri. A fare da tramite una cooperativa, all’interno della quale risulterebbe come lavoratore il fratello del porporato. E ancora sarebbero emersi rapporti tra Becciu e una donna, anche lei di origini sarde. Cecilia Marogna, questo il suo nome, si sarebbe presentata come agente dei servizi segreti italiani. Secondo le indagini il Cardinale l’avrebbe pagata bene per diverse operazioni nel mondo.
Vaticano, nuove accuse per il cardinale Becciu, sarebbe indagato per associazione a delinquere. I difensori negano
Su richiesta del vaticano dunque, nella Capitale sarebbero giunti gli esiti di un’indagine avviata dalla Guardia di Finanza di Oristano. Risulterebbero anche stralci di chat tra lo stesso Becciu, suo fratello e sua nipote. Stando a quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, verrebbe fuori un quadro di “pesanti ingerenze della curia romana sull’attività della diocesi”. Altri documenti, sempre agli atti dell’indagine, riporterebbero affermazioni dell’allora vescovo Sergio Pintor, secondo il quale Becciu avrebbe gestito diocesi e Caritas.
E veniamo a questo punto alla telefonata, al fatto nuovo importante. Quella registrata dalla nipote di Becciu, che lo steso cardinale avrebbe avuto col Papa. Siamo al 24 luglio del 2021. Il processo in questione sarebbe partito dopo tre giorni. Papa Francesco aveva subito un intervento da 20. L’audio è stato fatto ascoltare in aula, ma il pubblico è stato fatto uscire. Becciu direbbe a Papa Francesco dell’inutilità che il processo si compia, in quanto lo stesso pontefice avrebbe già emesso sentenza di condanna nei confronti del cardinale. Il Papa da poco dimesso parla nella telefonata in modo affannato. A lui sarebbe stato anche chiesto di un’altra vicenda emersa. Ovvero del pagamento del riscatto per una suora rapita in Mali. Becciu domanda se il pagamento fosse stato autorizzato da Bergoglio.
Papa Francesco Cardinale Becciu: la telefonata dopo l’intervento
Il procuratore Diddi a quel punto ha riferito che Becciu adesso sarebbe indagato in Vaticano, insieme ad altri, per associazione a delinquere, ma i difensori del porporato sostengono di non esserne stati informati.
