Una bambina di 10 anni avrebbe subito una indicibile violenza sessuale da parte di un istruttore di fitness. Preoccupa anche il fatto che l’uomo potrebbe essere uno stupratore seriale e un pericolo pubblico per altre bambine.
“Mi ha seguito in bagno”. Queste le agghiaccianti parole della vittima raccolte a caldo dagli inquirenti. Il gravissimo episodio si sarebbe consumato a casa delle piccola. Stando a quanto si apprende l’uomo avrebbe avuto accesso all’abitazione della malcapitata perché in cerca di affitto.
Il presunto stupratore avrebbe approfittato dell’assenza dei genitori per seguire la bambina fino al bagno, da dove poi l’avrebbe portata in camera da letto. Ecco cosa è avvenuto nei dettagli.
La testimonianza choc della bambina
Il racconto del tragico accaduto è avvenuto sulle colonne del quotidiano Il Giorno, dopo che la mamma e la zia, così come pure gli inquirenti, erano stati messi a conoscenza. “Era quasi pomeriggio … non me lo ricordo molto bene … sì era pomeriggio io ero in casa e stavo giocando, mia mamma non c’era perché mi aveva detto che doveva andare a un colloquio di lavoro, quindi sono rimasta in casa”, esordisce la bimba. “C’era anche un uomo che è più vecchio di mio papà, che mia mamma ospita in casa perché cercava un affitto”, prosegue.
A quel punto, spinto da un istinto predatorio, il 63enne avrebbe agito senza scrupoli di coscienza, recandosi in bagno dove era l’ignara vittima. “Quando siamo entrati in bagno mi ha messo dello scotch sulla bocca … e poi … poi mi ha portato in camera mia e dopo mi ha portato in camera da letto, di là”, precisa ripercorrendo tutta la dolorosa vicenda la piccola. Ancora “Ho capito che mi aveva messo lo scotch per non dire ‘aiuto’ e dopo ha iniziato a fare cose vergognose”.
L’orco in manette
Non ci è voluto molto che scattasse l’arresto per l’istruttore di una palestra D.O.F. L’uomo è stato condotto in carcere dai Carabinieri e riconosciuto a suo carico il pericolo di fuga. Gli inquirenti stanno indagando per ricostruire palmo a palmo tutta la faccenda. Sotto esame anche le cellule telefoniche che confermerebbero gli spostamenti del supposto orco, che aveva una camera in affitto nella stessa abitazione della vittima.
Nell’ordinanza di arresto si legge che “L’uomo infatti ha mostrato incapacità di gestire i propri impulsi sessuali e risulta privo di freni inibitori”. Un particolare inquietante è poi quello che il coach avrebbe cambiato casa svariate volte. Ciò lascerebbe supporre che si possa trattare di un violentatore seriale. Attesa a dicembre la sentenza con rito abbreviato. Intanto la bambina è stata visitata dal personale medico della Mangiagalli, il quale avrebbe riscontrato in lei lesioni ed uno stato d’animo sotto choc.