Cristiano Ronaldo, la serenità è un lusso. L’uomo senza squadra cerca una dimensione, ma dall’Inghilterra arrivano voci poco confortanti.
Cristiano Ronaldo non si rassegna, ma ci sono situazioni forse più grandi di lui. Il Manchester United ha detto basta: dopo l’intervista al vetriolo del campione rilasciata a Piers Morgan, dove dei Red Devils non si salva praticamente nessuno, è scattata la rescissione consensuale del contratto. Nessuno si fa male, o meglio: non più del dovuto. L’altra partita comincia adesso. Doversi trovare una nuova squadra. Il tempo stringe, così come le opportunità.
Non c’è la fila per CR7, non c’è più. Prima lo volevano tutti. Ora, per far sì che il telefono squilli, dovrà impegnarsi. Il talento, però, non è tutto: deve placare i suoi istinti e avere meno pretese. Niente alzate di testa, ingaggio dimezzato e soprattutto condotta impeccabile.
Adesso CR7 torna – per quanto possibile – sulla Terra e si rende conto, malgrado tutto, di essere un giocatore normale. Anche se la carriera dice altro, ma con il passato non si cresce.
Ronaldo, strano a dirsi, ha bisogno di crescere. Non per immaturità, proprio per far sì che quanto fatto finora non vada gettato alle ortiche: dev’essere ricordato per le imprese. Non per gli scivoloni. Uno, intanto, gli costa caro: risale alla scorsa stagione. Un tifoso gli si avvicinò per fare una foto. Lui, preso di sorpresa, scagliò il telefono a terra: reazione eccessiva e ingiustificata.
CR7 viene a sapere, solo successivamente, che il ragazzo (proprietario del telefono) è una persona con disabilità. La frittata è fatta: l’ex Juventus per scusarsi prima fa un video in cui invita il giovane allo stadio e poi invia una fornitura di smartphone di ultima generazione a un’associazione di persone con disabilità. Tentativo non apprezzato dalla madre del ragazzo, che a caldo ha dichiarato: “L’ha fatto solo per tutelare l’immagine, il comportamento resta inqualificabile”.
Tesi sposata in pieno dai tifosi, ora anche dalla Giustizia Sportiva: CR7 è stato multato di 50.000 dollari e sospeso per due partite di FA Cup. Sul piano economico è più di un colpetto per lui, ma niente di insormontabile. Il problema sono gli sponsor che, con una conferma del genere, potrebbero allontanarsi dal campione. Proprio ora che di recente ha fatto una nuova campagna pubblicitaria con suo figlio. Tra mercato e calciomercato, Cristiano Ronaldo resta nell’occhio del ciclone.
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