Venezia salvata dal Mose. Le barriere hanno protetto la città dal fenomeno dell’acqua alta, nonostante l’eccezionale ondata di mal tempo. Acqua arrivata a sfiorare solo 62 cm di marea
“Tutte le barriere del Mose sono alzate. Le forze di emergenza sono attivate, la Città viene protetta. Grazie ai tecnici e a tutti coloro che lavorano per garantire il funzionamento”. Così alle 6 di questa mattina, Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, annunciava ai suoi concittadini la notizia.
Senza il Mose l’82% della città storica sarebbe stato allagato. Le previsioni davano un picco di 170 centimetri, il terzo per gravità dopo le maree del 4 novembre 1966 (194) e del 12 novembre 2019 (187). Il Centro maree del Comune continua a monitorare la situazione. Il cambiamento del vento da sud a nord, dopo la stasi attuale nelle prossime ore, potrebbe portare, invece che ad un abbassamento, a un ulteriore innalzamento del livello dell’acqua in Adriatico.
L’acqua alta nella città lagunare, ha raggiunto i 173 centimetri sul medio mare in Adriatico alle ore 9.40 di questa mattina, ma è stata arrestata con successo dalle paratie del Mose, entrate in funzione dalle 2 del mattino di oggi. E così In laguna sono stati registrati, alla Punta della Dogana della Salute, soltanto 62 centimetri di marea. Ovviamente il livello di guardia resta alto anche nei prossimi giorni, perchè i picchi di marea si potrebbero ripetere. In mare invece il livello della marea è ha superato i due metri alla bocca di porta a Malamocco, mai così alta. Il Mose ha tenuto anche a Chioggia 191 centimetri, 187 cm a Lido.
E dunque se non fosse stato per il sistema di dighe mobili tra la laguna veneta e il mare Adriatico, costruito per salvaguardare Venezia dalle alte maree, oggi in città ci sarebbero stati probabilmente grossi allagamenti. Il maltempo che da ore sta colpendo tutta italia e che insiste particolarmente sul Nord, non avrebbe salvato la splendida Venezia. Tutte e quattro le barriere sono state alzate già ieri pomeriggio, e come detto, di nuovo alle 2 della notte.
A Venezia si parla del fenomeno dell’acqua alta , quando vengono superati gli 80 cm di marea. Le previsioni meteo per l’intera giornata di oggi, ricordano quelle che erano state fatte prima del 12 novembre 2019, quando furono raggiunti 187 centimetri oltre il livello medio del mare e si verificò l’allagamento più importante degli ultimi anni. Ecco perchè nella giornata di ieri, i veneziani sono corsi ai ripari.
Ma rispetto al 2019, oggi c’è una grande differenza: il Mose non era ancora in funzione, le sue barriere infatti sono state progettate per mantenere in generale il livello del mare a Venezia entro i 90 centimetri.
Il modulo sperimentale elettromeccanico, ovvero il Mose appunto, è formato da 4 barriere collocate alle bocche di porto della laguna di Venezia, composte complessivamente da 78 paratoie mobili tra loro indipendenti. Sono incernierate al fondale su di un lato e azionate dalla variazione della propria galleggiabilità. Il Mose è stato testato per la prima volta il 3 ottobre del 2020, con esito positivo.
L’opera, finita e collaudata dovrà essere consegnata in via definitiva per il settembre del 2023. Fino a quel momento verrà attivata per effettuare test o, come accaduto oggi, in presenza di previsioni di marea superiori a 130 cm rispetto allo 0 mareografico di Punta della Salute.
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