Come cambia l’Assegno unico nell’ottica del nuovo esecutivo. Il governo Meloni oltre al Reddito di Cittadinanza modifica anche il contributo economico per le famiglie con figli a carico.
La misura istituita in favore delle famiglie sarà profondamente rimodulata. Il Consiglio dei Ministri si è mosso per innalzare gli importi per il primo anno di vita del bambino, ma anche per i nuclei familiari numerosi, con 3 o più figli a carico.
Grazie all’approvazione del nuovo disegno di legge di bilancio, l’Assegno unico verrà modificato. Dall’inizio dell’anno nuovo aumenterà il contributo per le famiglie. Adesso si attende solo l’approvazione delle Camere.
Attualmente l’Assegno viene erogato a chi ne ha diritto e va da un importo di 50 euro a 175 euro mensili. Per i figli compresi tra 18 e 21 anni di età, il contributo si estende da 25 a 85 euro al mese. La normativa fin qui applicata prevede però che dal terzo figlio si abbia diritto a ulteriori 15 euro, o 85, a seconda che il reddito sia sotto 40 mila euro o fino a 15 mila. Al quarto figlio la famiglia è invece destinataria di una misura accresciuta e forfettaria di 100 euro.
Adesso, stando a quanto deciso, l’Assegno unico sarà aumentato del 50% e ancor più di tanto per le famiglie con diversi figli a carico, per una durata di tre anni. In sintesi a partire dal 1° gennaio 2023 l’Assegno subirà una maggiorazione del 50% per il primo anno. Per i nuclei con tre figli e oltre sarà aggiunto un ulteriore 50%. “Abbiamo reso strutturale la maggiorazione per i figli disabili”, ha detto la presidente del Consiglio. “Una misura che può sembrare scontata”, ha aggiunto Meloni, ma “Credo sia fondamentale” per aiutare “i bimbi disabili”, ha concluso. A sostegno del provvedimento sono stati stanziati circa 610 milioni di euro.
In poche parole l’Assegno unico nel 2023 farà un po’ più contente le famiglie, che si vedranno destinatarie di un aumento del 50%, quindi la misura minima dovrebbe passare da 50 attuali a 75 euro; mentre quella massima toccherà quota 262,5 euro al mese. “L’assegno unico – ha spiegato Giorgia Meloni – viene aumentato del 50% a tutti il primo anno di vita del bambino, del 50% per tre anni per le famiglie numerose”.
Per andare incontro alle esigenze delle famiglie il governo ha deciso anche la fissazione dell’Iva al 5% per i prodotti riservati all’infanzia. Sono stati altresì stanziati 500 milioni per l’istituzione di un fondo denominato “Carta Risparmio Spesa” per redditi sotto i 15 mila euro l’anno, da affidare ai Comuni per l’acquisto dei beni di prima necessità. In altre circostanze la misura era nota come “buoni spesa”. L’iniziativa farà assegnamento anche sull’adesione di determinati punti vendita dove recarsi al riguardo.
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