Donnarumma, indecisione inspiegabile contro l’Austria. Immobile sulla punizione di Alaba, il mea culpa del portiere azzurro al termine del match: “Non posso prendere quel gol”.
Mentre si apre il Mondiale in Qatar l’Italia di Roberto Mancini saluta il 2022 con una sconfitta. Nel giorno in cui l’Ecuador regola i padroni di casa nel march inaugurale della Coppa del Mondo gli azzurri vengono battuti 2 a 0 dall’Austria a Vienna, nell’ultima amichevole dell’anno.
E sul banco degli imputati finisce ancora una volta Gigio Donnarumma, protagonista di un’altra mezza papera in occasione del raddoppio austriaco, su punizione del difensore del Real Madrid David Alaba. Un calcio piazzato, indubbiamente potente, ma che trova il portiere del Paris Saint Germain letteralmente immobile sul suo palo. Il portiere azzurro tiene gli occhi sul pallone per tutto il tempo, visuale libera e traiettoria seguita senza ostacoli. Peccato che la palla scavalchi il numero uno italiano, scheggi la parte inferiore della traversa e si insacchi in rete.
Un’indecisione, l’ennesima del portierone italiano, che ha scatenato un vespaio di polemiche sui social con i tifosi azzurri, già imbufaliti per la mancata partecipazione al Mondiale, che non hanno risparmiato frecciate e sfottò all’ex estremo difensore milanista.
Papera di Zizzo, serata omologatapic.twitter.com/1Vri8uoCSm
— M4rk (@M4rkPhilips) November 20, 2022
Donnarumma, mea culpa a fine match: “Mi aspettavo un tiro del genere, non posso prendere quel gol”
E a fine gara Gigio si presenta ai microfoni di Rai Sport, riguarda le immagini e si rende conto dell’erroraccio. “Mi aspettavo questo tipo di tiro perché so che calcia in questo modo da lontano. E’ stato un tiro strano, ha fatto un gol incredibile. Sicuramente però non posso prendere gol da lì sul mio palo“, ammette il portiere azzurro che aggiunge: “Lo analizzerò meglio per capire dove ho sbagliato”.
Secondo il numero uno del PSG “non ci sono alibi” ma la disfatta austriaca è anche figlia della mancata partecipazione alla Coppa del Mondo: “Un po’ ha inciso essere qui e vedere gli altri al Mondiale – ammette – è dura, ma piangerci addosso non serve a niente. Dobbiamo rimboccarci le maniche e ritrovare la compattezza che avevamo prima”.
Ora agli azzurri toccherà rialzarsi dopo gli ultimi mesi non all’altezza e “trasformare in positivo” tutto ciò che è stato sbagliato dal trionfo di Wembley in poi. Una missione da non fallire per qualificarsi ai prossimi “Europei e guardare avanti”. Sul futuro Donnarumma non ha dubbi: “Siamo un grande gruppo con un ottimo allenatore“. E l’Italia tornerà a competere per i traguardi che merita.