Cristiano Ronaldo sbotta. Il campione lusitano non trattiene più la propria rabbia: l’ex Juventus sfoga il risentimento in conferenza stampa.
Cristiano Ronaldo, la tempesta perfetta. Il campione lusitano si è ripreso la scena sia in campo che fuori: l’ex Juventus arriva al Mondiale dopo un’intervista rilasciata a Piers Morgan in cui spara a zero sul Manchester United: non risparmia nessuno, dai compagni all’allenatore. Le parole rilasciate ai microfoni del The Sun fanno saltare i nervi ai Red Devils che lo cacciano senza appello: deve trovarsi un’altra squadra.
Di mezzo il Mondiale con il Portogallo e la volontà di vincerlo anche perché quel “Se vinco mi ritiro all’istante” suona – al momento – come la sola strada possibile. CR7 in un clima da dentro o fuori: il campione lusitano non ha mercato. Questo vuol dire che le possibilità di cambiare ci sono, ma restano ridotte. Non c’è la fila per averlo.
Cristiano Ronaldo, duro sfogo in conferenza stampa: frecciata ai cronisti
Questo, sommato alla tensione dei giorni scorsi, alle indiscrezioni uscite sui giornali e non solo, ha fatto sbottare il centravanti: la sede è quella della conferenza stampa di presentazione della partita tra Portogallo e Ghana. Ronaldo da capitano dei portoghesi si presenta davanti ai giornalisti, ma finisce per essere un’intervista sulla sua situazione. Ronaldo non resiste e mette i puntini sulle i alla sua maniera: “Ora basta, parlerò quando ne ho voglia. Sento dire tante cose – sottolinea – alcune vere, altre falsità. Sorrido quando leggo di essere a fine carriera. Ho 37 anni e non devo dimostrare nulla a nessuno”.
Cristiano Ronaldo rivendica i propri successi, anche se non è questo il punto: in molti, probabilmente lui compreso, vorrebbero sapere dove andrà. Cosa farà dopo il Mondiale ed eventualmente se c’è già l’accordo con qualcuno. La finestra di gennaio si avvicina, ma chi lo prende nel mercato di riparazione? Domanda da un milione di dollari, forse qualcuno in più visto il tipo di stipendio del campione. Il prezzo della risposta è decisamente alto, così come i rischi per chi non può più permettersi di sbagliare.