Aggressione da non credere nei confronti di un capotreno. L’uomo ha riportato la rottura del setto nasale, mentre l’assalitore è scappato via. Sull’accaduto indagano le forze dell’ordine.
Inaudita aggressione con pugni sul naso nei confronti di un dipendente di Trenitalia della Divisone Business Regionale Umbria. Un video ne riprende le condizioni fisiche della vittima. La violenza sarebbe avvenuta a seguito di un controllo effettuato nei confronti di un passeggero sprovvisto di biglietto, a bordo del treno 19816.
Alla richiesta dell’esibizione del titolo di viaggio, l’aggressore avrebbe scagliato diversi pugni al controllore, fratturandogli il setto nasale e facendo perdere le tracce di sé. L’episodio si è consumato sotto lo sguardo delle persone a bordo della carrozza, poco prima che il treno sostasse alla stazione di Genga.
La dinamica dell’aggressione
Una serie di pugni ben indirizzati al volto hanno messo knock-out il controllore di Trenitalia, che risulta essere anche un capotreno. L’accaduto sabato 19 novembre, dopo che un non meglio identificato viaggiatore sarebbe stato preso in castagna senza biglietto né documenti. L’autore del vile gesto è riuscito a scappare approfittando della sosta del convoglio, mentre il pubblico ufficiale picchiato nell’espletamento del servizio è stato soccorso dal personale del 118.
All’arrivo dei sanitari l’uomo si mostrava una maschera di sangue a causa della rottura del setto nasale. Nelle immagini del video si nota come la vittima si sia messa in ginocchio, frastornata dalla raffica di potenti colpi messi a segno contro di lei. Il capotreno se la caverà con una prognosi di 30 giorni.
Le preoccupazioni dei sindacati
Dopo i gravi fatti i sindacati del comparto hanno fatto sapere che: “E’ da tempo che chiediamo un intervento deciso da parte dell’azienda che ha l’onere di tutelare i propri dipendenti a fronte di atti di questa natura”. La nota è proseguita sottolineando come “Recentemente tutte le segreterie nazionali hanno anche proclamato uno sciopero nazionale del personale di bordo e di condotta proprio per sensibilizzare tutti su tale questione”.
Ancora le associazioni di categoria hanno denunciato come in Umbria ci sia oltretutto “carenza di una struttura di protezione aziendale regionale che possa dare vero supporto al personale di bordo”. Le sigle Cgil, Cisl, Uil, Ugl, fast e Orsa hanno quindi chiesto un incontro urgente col prefetto e l’Azienda Trenitalia, al fine di adottare provvedimenti e ridurre al minimo rischi di episodi analoghi in futuro.