I Mondiali di Qatar 2022 sono pronti al via e adesso arrivano i primi problemi per la questione della birra: cosa emerge e qual è il dettaglio che riguarda il marchio Budweiser.
Gli organizzatori della competizione sono ancora una volta al centro delle polemiche per un episodio che arriva a soli due giorni dall’inizio dei Mondiali di Qatar. La notizia confermata dall’Associated Press ha già fatto il giro del mondo, con tanto di commenti non proprio esaltanti, anzi.
La vendita della birra alcolica sarà vietata negli otto stadi all’interno dei quali si disputerà il campionato del mondo. Di fatto per i tifosi sarà possibile bere birra analcolica, certamente una scelta che sta già creando una marea di polemiche. Non mancano a tal proposito i dettagli su una questione ancora tutta da chiarire.
Mondiali Qatar, vietata vendita birra alcolica | Polemica con Budweiser
Il divieto di vendere birre e alcolici negli stadi, così come nelle aree dedicate ai tifosi, sta creando non pochi malumori, specialmente per lo sponsor Budweiser: in ballo c’è un contratto da oltre circa 70-75 milioni di dollari che la FIFA ha sottoscritto per il campionato del mondo. Si tratta di uno dei maggiori sponsor della Federazione, da qui i problemi certamente inevitabili dopo la scelta del governo qatariota.
Di fatto si tratta di un dietrofront con conseguenze economiche assolutamente imprevedibili. Ad anticipare la questione è il New York Times che ha analizzato la vicenda ad ampio raggio. E pensare che nei giorni scorsi era stato chiesto a Budweiser di spostare gli stand in altre zone distanti dallo stadio, cioè in luoghi “meno importanti“. La scelta della FIFA arriva come diretta conseguenza del governo del Qatar.
L’annuncio della FIFA
Di fatto fra Federazione e Budweiser i rapporti risalgono a metà anni Ottanta, precisamente il 1986. Mai come in questo caso, invece, la situazione potrebbe inevitabilmente precipitare, con tanto di inevitabili conseguenze di natura economica. L’annuncio è ormai ufficiale e a tal riguardo non ci sono più dubbi.
“A seguito delle discussioni tra le autorità del Paese ospitante e la FIFA, è stata presa la decisione di concentrare la vendita di bevande alcoliche sul FIFA Fan Festival, altre destinazioni per i fan e luoghi autorizzati, rimuovendo i punti vendita di birra dai perimetri dello stadio della Coppa del Mondo FIFA 2022 del Qatar“, si legge nel comunicato ufficiale.
Statement on beer sales at #WorldCup stadiums 🏟️ on behalf of FIFA and Host Country 🇶🇦: pic.twitter.com/o4IEhboXks
— FIFA Media (@fifamedia) November 18, 2022
“Non vi è alcun impatto sulla vendita di Bud Zero che rimarrà disponibile in tutti gli stadi della Coppa del Mondo del Qatar. Le autorità del paese ospitante e la FIFA continueranno a garantire che gli stadi e le aree circostanti offrano un’esperienza divertente, rispettosa e piacevole per tutti i tifosi. Gli organizzatori del torneo apprezzano la comprensione e il continuo supporto di AB InBev al nostro impegno congiunto per soddisfare tutti durante la Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022™️“, conclude la nota.
La posizione della Budweiser
A distanza di pochi giorni dall’inizio della competizione sarebbe stato chiesto alla Budweiser di spostare gli stand in luoghi “più defilati e discreti“, ora l’ennesima cambio. Una scelta che cozza con la sponsorizzazione dei prodotti.
Budweiser ha rilasciato una risposta successivamente cancellata poiché il Qatar, che ospita i campionato del mondo, ha vietato la vendita di birra. Ecco il tweet successivamente cancellato. “Beh, questo è imbarazzante“, si legge nel messaggio postato e poi rimosso.