Guerra Ucraina Russia. Le notizie di venerdì 18 novembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
267esimo giorno di guerra, con la prima nevicata e l’arrivo del grande freddo scatta l’allarme per milioni di cittadini ucraini rimasti senza corrente elettrica. Odessa, Vinnytsia, Sumy e Kiev, le Regioni più colpite. “Stiamo facendo di tutto per normalizzare la fornitura”, ha assicurato Zelensky. Ma i ripetuti raid di Mosca sulla rete energetica ucraina stanno mettendo a dura prova almeno 10 milioni di civili.
Fortunatamente segnali distensivi arrivano da Ankara dove il Presidente turco Erdogan ha confermato il rinnovo dell’accordo sul grano che viene così esteso per altri 120 giorni. “E’ fondamentale per la sicurezza alimentare globale”, le parole del leader turco. Intanto gli esperti ucraini sono arrivati in Polonia per cooperare nell’inchiesta sul missile caduto la sera del 15 novembre sul territorio polacco. Papa Francesco: “Pronti a mediare per la pace”.
21.14 – E’ ripartito per la prima volta dopo mesi di interruzione il treno passeggeri che collega la capitale dell’Ucraina, Kiev, alla città di Kherson, recentemente riconquistata. Lo ha detto il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Kyrylo Tymoshenko, riferisce Ukrinform. “Il primo treno è partito per Kherson! Questo è il nostro treno della vittoria! Ci sono 200 passeggeri nelle carrozze che hanno acquistato i biglietti”, ha precisato. Tymoshenko ha poi chiarito che il treno per Kherson sarebbe partito da Kiev nei giorni pari e sarebbe tornato da Kherson nei giorni dispari. “Proprio come questo treno, riporteremo tutto alla normalità a Kherson!” ha aggiunto, ringraziando tutti quelli che attualmente stanno lavorando per garantire che la città riceva tutto ciò di cui ha bisogno.
21.35 – “La Russia deve mettere fine a detenzioni e sparizioni, ritirare le sue forze dall’Ucraina e porre fine a una guerra che non può vincere e non vincerà, non importa quanto brutali siano le sue tattiche“. Lo scrive su Twitter il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presentando il nuovo rapporto ‘Conflict Observatory’ che documenta nuovi abusi delle truppe di Vladimir Putin in Ucraina.
21.06 – “Ancora una volta stiamo assistendo a una nuova ondata di sfollati interni. Questa ondata è causata, appunto, dall’abbassamento delle temperature e dalle limitate possibilità di fornitura elettrica o di riscaldamento nelle case della nostra gente. Oggi, secondo i dati ufficiali, in Ucraina sono registrati 6,5 milioni di sfollati interni“. Lo afferma in un videomessaggio il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina e arcivescovo maggiore di Kiev, monsignor Sviatoslav Shevchuk. “Noi facciamo di tutto per accoglierli, apriamo loro i nostri cuori, le nostre case, li riscaldiamo, li nutriamo: facciamo di tutto per servire le persone che si sono trovate nella situazione difficile durante la guerra“, aggiunge il presule.
19.50 – Il portavoce del Consiglio di sicurezza americano ha parlato durante un briefing virtuale con la stampa. L’Ucraina ha comunque risposto alle accuse rilanciate da Mosca. “Non stiamo partecipando a discussioni sulla fine della guerra con la Russia, sottolineando che Washington si affida a Zelensky. Spetta a lui decidere quando“, ha spiegato John Kirby.
19.35 – La Polonia non concederà a una delegazione russa i visti per partecipare a una riunione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) a Lodz l’1-2 dicembre. A ribadirlo è Lukasz Jasina, portavoce del ministero degli Esteri polacco.
18.45 – La costruzione di una recinzione di filo spinato pianificata lungo il lungo confine della Finlandia con la Russia inizierà all’inizio del prossimo anno. Ad affermarlo sono i funzionari della guardia di frontiera finlandese. “Il tratto iniziale di tre chilometri (1,8 miglia) della recinzione sarà eretto in un punto di passaggio nella città orientale di Imatra entro l’estate del 2023“, ha riferito l’Associated Press.
18.00 – La Polonia ha negato l’ingresso alla delegazione russa in vista del summit dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). A ribadire la notizia sono fonti ministeriali del governo di Varsavia.
17.45 – Partito il primo treno da Kiev verso la città liberata di Kherson. Sono arrivati da una settimana i soldati ucraini, adesso dovrebbe così ripartire il servizio ferroviario in partenza dalla capitale, con tanto di arrivo fino alla città da poco senza la presenza russa. Serhii Khlan è il consigliere della regione di Kherson che ha parlato di un treno con 200 passeggeri. A riportare la notizia è il The Kyiv Independent.
17.00 – Il ministero della Difesa russo ha rilasciato una dichiarazione dai toni forti dopo che sono emerse riprese video che mostrerebbero personale militare ucraino mentre uccidono militari russi catturati. A riportare la notizia è l’agenzia stampa Ria Novosti. Le accuse della Russia non hanno al momento trovato alcun commento da parte dell’Ucraina.
16.17 – Telefonata tra il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Lo rende noto lo stesso Zelensky in un tweet in cui ringrazia Ankara per aver sostenuto “la nostra iniziativa sul grano ucraino”. “Ho assicurato – aggiunge – che l’Ucraina rimarrà un garante della stabilità alimentare. Sono state discusse anche la sicurezza e la cooperazione energetica”, conclude Zelensky.
16.03 – Ancora blackout d’emergenza a Kiev. La società DTEK Kyiv Electric Grids ha comunicato di essere stata costretta a effettuare nuove interruzioni di corrente nella Capitale ucraina. E’ “un passo necessario per bilanciare il sistema di alimentazione ed evitare guasti alle apparecchiature”, ha riferito il servizio stampa dell’azienda su Facebook.
15.52 – “Ho una domanda per tutti quelli a cui piace giocare alla roulette russa e fare patti con il diavolo. Nessuno vede razzi sulle città russe. Ma tutti vedono i missili russi che attaccano gli ucraini. Se Mosca vuole davvero un ‘cessate il fuoco’, cosa le impedisce di porvi fine in questo momento?”. Così il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak su Twitter.
15.44 – Oltre 10 soldati dell’Esercito russo fatti prigionieri sono stati uccisi dai militari ucraini con colpi d’arma da fuoco alla testa. Lo ha comunicato il Ministero della Difesa russo, citato da Ria Novosti.
15.35 – Il Presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin ha affermato che il regime di Kiev ha rivelato al mondo tre volte la fragilità della Nato. “Ovviamente, questo è l’inizio della fine della Nato. La cosa più interessante è che il regime di Kiev, nutrito con le loro armi, la sta ora portando nella tomba”, ha scritto Volodin su Telegram. Il Presidente della Duma ha poi fornito tre esempi a sostegno delle sue dichiarazioni: l’abbattimento di un caccia rumeno sul Mar Nero con un missile; un drone che sorvola Romania, Ungheria e Croazia – tutti membri Nato – prima di esplodere a Zagabria; e un missile ucraino che ha colpito la Polonia. “Immaginate cosa sarebbe potuto succedere se Zelensky avesse avuto armi nucleari“, ha concluso Volodin.
15.25 – La scorsa notte l’Esercito russo ha ucciso a colpi di pistola una famiglia con due bambini nella Regione di Zaporizhzhia. Lo riferiscono le Forze dell’Ordine ucraine, citate dall’Ukrainska Pravda. Al momento la strada, via Poshtovaya, in cui è avvenuto l’omicidio è circondata da personale militare della Federazione Russa. Le informazioni diffuse dalla Polizia sono state confermate dai Servizi di Intelligence di Kiev (SBU).
15.15 – Quasi la metà del sistema energetico ucraino è fuori servizio dopo i recenti attacchi missilistici russi. Lo ha reso noto il Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal, citato da Ria Novosti. “Solo il 15 novembre, la Russia ha lanciato circa 100 missili contro le città ucraine. Quasi la metà del nostro sistema energetico è stata disattivata. Pertanto, in queste condizioni abbiamo bisogno di ulteriore sostegno da parte dei nostri partner europei sia nel settore energetico, sia nella fornitura di attrezzature aggiuntive, e nel campo delle risorse finanziarie per l’acquisto di ulteriori volumi di gas, nonché per altri supporti al settore energetico”, ha affermato Shmyhal durante una conferenza stampa congiunta con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovski.
13.44 – “Sappiamo che ciò che la Russia dice è l’opposto di ciò che intende. Il Cremlino sta diffondendo disinformazione sull’energia, con l’obiettivo di manipolare l’Ue e dissuaderla dal sostenere l’Ucraina. Ma ora siamo completamente preparati per l’inverno che ci aspetta e il nostro sostegno all’Ucraina è incrollabile”. Lo rende noto la Commissione Europea in un tweet.
13.31 – Le Forze Armate russe hanno lanciato un attacco concentrato con armi ad alta precisione sulle strutture di comando e controllo militare, nonché sul complesso militare-industriale dell’Ucraina. Lo ha annunciato il rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov, citato dalla TASS. Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, ha precisato Konashenkov, in particolare, sono stati colpiti gli impianti di produzione per la fabbricazione di armi missilistiche. “L’arsenale con armi di artiglieria fornite dai Paesi occidentali, preparato per l’invio alle truppe, è stato distrutto. Il trasferimento delle riserve delle forze armate ucraine e la consegna di armi straniere nelle aree di combattimento è stato interrotto”, ha concluso il tenente russo.
13.22 – Francia e Thailandia invitano tutte le parti ad astenersi dall’escalation della guerra iniziata dalla Russia contro l’Ucraina e ad esplorare le vie di una soluzione pacifica. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto pubblicato sul sito dell’Eliseo dopo i negoziati tra il Presidente francese Emmanuel Macron e il Primo Ministro thailandese Prayut Chan-o-cha.
“Per quanto riguarda l’Ucraina, la Francia e la Thailandia riaffermano il loro impegno nei confronti del principio della sovranità e dell’integrità territoriale degli Stati sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. Le parti hanno anche esortato tutte le parti interessate ad astenersi da qualsiasi ulteriore escalation del conflitto, nonché a considerare seriamente i modi per risolvere pacificamente la crisi attraverso la diplomazia e il dialogo“, si legge nel documento.
13.13 – “Esperti ucraini stanno già lavorando sul luogo della tragedia di Przewodów causata dal terrore missilistico russo contro l’Ucraina“. Lo riferisce in un tweet il Ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba ringraziando “la parte polacca per aver concesso loro l’accesso”. “Continueremo la nostra collaborazione in modo aperto e costruttivo, come fanno gli amici più cari”, ha aggiunto Kuleba.
13.06 – Le sanzioni dell’Unione europea contro la Russia stanno spingendo il mondo verso la guerra. Lo ha dichiarato il Primo ministro ungherese Viktor Orban in un’intervista alla radio Kossuth. “I sostenitori delle sanzioni prendono la posizione di una delle parti e fanno un passo verso la guerra. E’ ovvio che ad ogni passo ci avviciniamo sempre di più allo scontro. Non ci stanno ancora sparando, ma siamo molto vicini a diventare un Paese belligerante. Ciò che l’Europa sta facendo ora è molto pericoloso“, le parole di Orban. Lo riporta Ria Novosti.
12.58 – Il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovksis si è recato a Kiev dov’è stato ricevuto dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “E’ stato un buon incontro”, ha scritto Dombrovskis in un tweet, “ho ribadito la solidarietà dell’Ue all’Ucraina mentre la Russia continua la sua brutale guerra, uccidendo cittadini e distruggendo infrastrutture”. “Abbiamo anche discusso del sostegno finanziario di emergenza dell’Ue per favorire l’integrazione economica dell’Ucraina e il processo di adesione all’Unione”, ha concluso.
12.49 – La difesa aerea della Polonia non è stata in grado di abbattere il missile ucraino caduto sul suo territorio. Lo ha affermato il Presidente polacco Andrzej Duda, citato da Ria Novosti. “Due famiglie a Przewoduv hanno perso i loro cari. E’ caduto un razzo a sei chilometri dal nostro confine. Sul campo, ma già sul nostro territorio. Non è stato possibile intercettarlo, questa è la verità”, ha detto Duda in un discorso è trasmesso dalla Tv polacca. “Nessuno Stato al mondo ha un sistema di difesa tale da proteggere l’intero territorio del Paese, specialmente a una distanza così piccola dal confine, se non ci sono obiettivi strategici lì”, ha aggiunto.
12.41 – L’Occidente potrebbe aiutare a organizzare colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, in conferenza stampa a Mosca. “La comunicazione con l’Occidente potrebbe essere un elemento di guida, perché le direttive che provengono da certi Paesi sono attuate in modo molto scrupoloso da Kiev“, ha aggiunto Peskov.
12.33 – L’Ungheria non accetterà di contrarre prestiti congiunti per aiutare l’Ucraina. Lo ha dichiarato Viktor Orban, citato dal portavoce Zoltan Kovacs, alla Conferenza permanente ungherese. “L’Ungheria condanna l’aggressione russa e aiuta il popolo ucraino, ma si rifiuta di anteporre gli interessi dell’Ucraina ai propri“, ha aggiunto Kovacs in un tweet.
12.21 – La Slovacchia ha consegnato un altro sistema di artiglieria semovente Zuzana 2 all’Ucraina. Lo ha reso noto il Ministro della Difesa slovacco Yaroslav Nad su Twitter. “Felice di confermare che già il settimo obice Zuzana 2 è stato consegnato alle Forze Armate ucraine ed è pronto a proteggere vite innocenti”, ha scritto Nad.
12.09 – L’Unione europea ha congelato beni russi per un valore di 68 miliardi di euro. Lo rende noto Politico in riferimento a un documento interno della Commissione europea. Inoltre, sempre secondo il documento citato, l’Ue potrebbe congelare ancora fino a 33,8 miliardi di euro di riserve nazionali della Russia, ma questa possibilità “è ora in fase di valutazione”.
12.00 – Il Congresso degli Stati Uniti prima o poi sospenderà lo “sconsiderato sostegno” a Kiev, “l’America ha sempre abbandonato i suoi amici”. Lo ha dichiarato il vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram.
“I Repubblicani, diventati più forti dopo le elezioni, stanno guidando una grande ondata contro i Democratici. I democratici stanno reagendo. Non c’è bisogno di illudersi, tanti soldi saranno comunque destinati alla militarizzazione del regime ucraino, che è parte integrante del consenso russofobo nelle elite politiche americane“, ha scritto Medvedev “ma sarà sempre più difficile farlo”. Lo riporta la TASS.
11.51 – I residenti dei territori ucraini occupati dall’Esercito di Mosca, che hanno ottenuto passaporti russi, saranno soggetti alla leva militare. Lo rende noto il Sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, citato da Ukrinform. “Lo Stato Maggiore ha confermato qualcosa di cui avevamo già messo al corrente i residenti del distretto di Melitopol temporaneamente occupato: i titolari di passaporti russi saranno arruolati nell’Esercito russo”, ha annunciato Fedorov.
11.39 – Conversazione telefonica tra il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l’omologo russo Vladimir Putin. Lo rende noto la Direzione delle Comunicazioni della Presidenza turca, citata da Anadolu. Durante il confronto, in cui sono state discussi gli sviluppi nelle relazioni Turchia-Russia e il corridoio del grano, Erdogan ha ringraziato Putin per la sua “posizione costruttiva” sulla proroga di 120 giorni dell’accordo di Istanbul sulle esportazioni di cereali.
Il leader turco ha sottolineato come il prolungamento della guerra Russia-Ucraina aumenti i rischi per l’intera comunità internazionale per cui è necessaria la ripresa dei colloqui diplomatici anche attraverso i contatti dei capi dell’intelligence russa e americana in Turchia che svolgono un ruolo chiave nel prevenire un’escalation incontrollata sul campo.
11.27 – Dall’inizio del conflitto i danni alle infrastrutture ucraine possono essere stimati in 100 miliardi di dollari. Lo ha dichiarato a Bloomberg il Ministro delle Finanze ucraino Sergej Marchenko. Attualmente il deficit di bilancio dell’Ucraina è di cinque miliardi di dollari al mese, ma l’anno prossimo le Autorità sperano di ridurre la cifra a tre miliardi mensili, ha aggiunto Marchenko.
11.19 – Le esplosioni dei gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 sono state conseguenza di atti di sabotaggio. Lo ha confermato l’ufficio del procuratore svedese, citato dalla TASS, precisando che durante l’ispezione nel Mar Baltico sono state raccolte prove considerevoli e tutto è stato accuratamente documentato. Gli esami condotti fino ad oggi mostrano tracce di esplosivo su diversi degli oggetti recuperati. L’analisi preliminare sta continuando con l’obiettivo di produrre conclusioni più dettagliate su quanto accaduto, ha sottolineato il procuratore incaricato delle indagini Mats Ljungqvist.
11.11 – “Basta rendersi conto che qualsiasi ‘compromesso’ territoriale non porterà la pace, ma moltiplicherà le vittime. Qualsiasi concessione alla Federazione russa sarà la vittoria di Putin, legalizzerà l’omicidio e renderà la guerra uno strumento di relazioni internazionali. Questa sarà la fine del diritto internazionale. Qualcuno lo vuole davvero?”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
11.00 – La guerra con la Russia può finire “anche prima della liberazione totale dei territori ucraini occupati”. Lo ha detto il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, citato da Unian. Se l’Esercito russo dovesse perdere il controllo di una grande città, come Lugansk, potrebbero innescarsi processi irreversibili tra l’élite politica della Federazione Russa e della società e “in questo modo, la guerra può finire anche prima di liberare tutti i territori occupati con mezzi militari”. “Perché se sarà liberata una grande città, la Russia avrà perso la guerra“, ha aggiunto Podolyak.
09.44 – La Russia non ha nulla da discutere con gli Stati Uniti sulla crisi in Ucraina. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov, citato dalla TASS.
“Per quanto riguarda l’Ucraina, non abbiamo nulla da discutere con loro. Ogni volta che tocchiamo in qualche modo il tema dell’Ucraina, questa comunicazione si riduce a inviarci segnali reciproci, ma non ci può essere dialogo o confronto poiché le nostre opinioni sono opposte”, ha aggiunto Ryabkov.
09.37 – 10 milioni di ucraini sono senza energia elettrica dopo l’ultima ondata di attacchi missilistici da parte della Russia che ha causato la morte di almeno sette persone. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il consueto video messaggio serale alla Nazione. “Stiamo facendo di tutto per normalizzare la fornitura elettrica”, ha aggiunto Zelensky ma le previsioni meteo indicano che nei prossimi giorni la temperatura in Ucraina scenderà a -10 gradi.
09.29 – Sono almeno 83.460 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 278 caccia russi, 261 elicotteri e 1.536 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.879 carri armati russi, 1.865 sistemi di artiglieria e 5.808 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.21 – Dall’inizio dell’invasione russa su larga scala del 24 febbraio, 433 bambini ucraini sono rimasti uccisi e 837 sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti dell’Esercito russo. Lo rende noto l’Ufficio del Procuratore Generale di Kiev, citato da Ukrinform.
09.09 – “Non rassegniamoci, la pace è possibile”. Lo ha detto Papa Francesco, in un’intervista rilasciata a La Stampa. Il Pontefice ha sottolineato che per porre fine al conflitto è necessario “però che tutti si impegnino per smilitarizzare i cuori, a cominciare dal proprio, e poi disinnescare, disarmare la violenza”. Bisogna “volere la pace, non solo una tregua che magari serva solo per riarmarsi. La pace vera, che è frutto del dialogo. Non si ottiene con le armi“, ha sottolineato Bergoglio confermando la disponibilità del Vaticano a “fare tutto il possibile per mediare”.
267esimo giorno di guerra tra Kiev e Mosca, la prima neve e l’arrivo del grande freddo scatta l’allarme mettono alle strette milioni di cittadini ucraini rimasti senza corrente elettrica. Odessa, Vinnytsia, Sumy e Kiev, le Regioni più colpite. “Stiamo facendo di tutto per normalizzare la fornitura”, ha assicurato Zelensky. Ma i ripetuti raid di Mosca sulla rete energetica ucraina fanno scattare l’allarme per almeno 10 milioni di civili.
Una buona notizia arriva da Ankara dove il Presidente turco Erdogan ha confermato il rinnovo dell’accordo sul grano che viene così esteso per altri 120 giorni. “E’ fondamentale per la sicurezza alimentare globale”, ha dichiarato leader turco. Intanto gli esperti ucraini sono arrivati in Polonia per cooperare nell’inchiesta sul missile caduto la sera del 15 novembre sul territorio polacco. Papa Francesco: “Pronti a mediare per la pace”.
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