Il Presidente del CONI complica la Serie A: decadute le accuse di falso e corruzione, Malagò complica la vita ai club. Il motivo.
Giovanni Malagò torna a respirare. Sospiro di sollievo per il Presidente del CONI che vede cadere le accuse di falso e corruzione nell’ambito dell’inchiesta riguardante i diritti televisivi e l’elezione di Gaetano Miccichè a Presidente della Lega Serie A. Tutto passato o quasi, perchè quello che dice il Gip ha una valenza effettiva, ma la questione continua fuori dai tribunali. Malagò adesso potrebbe e dovrebbe pensare solo a Milano-Cortina e al lavoro che c’è da fare, ma resta nell’occhio del ciclone.
Il motivo lo racconta Repubblica e riguarda la pubblicazione di alcune intercettazioni con l’ex Amministratore Delegato di Sky Italia in cui ammette possibili attività illecite da parte di alcuni esponenti della Serie A: “I Presidenti sono tutti delinquenti”, si evince chiaramente. Le accuse più pesanti sono nei confronti di Claudio Lotito e l’ex Presidente del Genoa Preziosi.
Serie A, Malagò prosciolto: nodo sulle intercettazioni
Malagò non trascura neppure Juventus e Roma che definisce club “amici”, ma non in grado di ostacolare “certe dinamiche”. Attorno alla Serie A c’è qualcosa che non torna. Questo era noto da tempo, così com’è palese la matassa ingarbugliata che porta ai diritti di trasmissione. Situazione da appianare con tanti dubbi ancora in sospeso.
Adesso il punto è un altro: Malagò può tranquillamente camminare a testa alta dopo il provvedimento delle accuse, ma quel che ha detto resta. Anche se si tratta di conversazioni private, restano comunque affermazioni pesanti che il numero uno del CONI sembra poter sostenere. Tuttavia i rapporti con le autorità si faranno sempre più tesi: alla prossima riunione Lotito (e non solo) se lo troveranno faccia a faccia. Il clima non è dei migliori, gelo che non dipende solo dal barometro.