Migranti, informativa in aula del ministro dell’Interno Piantedosi. “Non si entra illegalmente in Italia. Le navi Ong sono fattori di attrazione”
I missili caduti in Polonia non fermano il dibattito politico su migranti, Ong, Europa. L’informativa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in Parlamento, prima al Senato poi alla Camera, era un fatto atteso.
Poi le vicende urgenti e allarmanti delle ultime ore, hanno doverosamente ridisegnato il quadro delle priorità, in Italia ma ovviamente anche fuori dai confini nazionali. Ma la relazione del titolare del Viminale non passa comunque inosservata, anzi il ministro Piantedosi nel suo dettagliato intervento rilancia con fermezza le posizioni del governo in tema di immigrazione, accoglienza, collaborazione con i Paesi che fanno parte dell’Ue.
“Sull’immigrazione agiamo con umanità e fermezza: non abbiamo nessuna intenzione di venire meno ai doveri dell’accoglienza, ma in Italia non si entra illegalmente, la selezione non la fanno i trafficanti di esseri umani.” E’ questo uno dei passaggi più incisivi inserito nell’informativa del ministro Piantedosi in Senato, informativa che è durata una quarantina di minuti e che è servita a ribadire la visione dell’esecutivo da qui in avanti sulla questione migranti, ma che ha fatto il punto su numeri, ingressi nel nostro Paese e sui fatti che nelle ultime settimane si sono verificate nel porto di Catania.
Il titolare del Viminale ha voluto ringraziare tutti gli operatori, dalle forze dell’ordine ai volontari, che ogni giorno lavorano nella catena del salvataggio e dell’accoglienza e ha ribadito che: “Gli atti del governo, in materia di immigrazione, hanno come priorità assoluta la tutela della dignità umana, della persona. Il rispetto della dignità della persona è la lente attraverso cui si possono mettere a fuoco le decisioni di questo esecutivo. L’Italia conosce bene il significato di dignità, questo governo lo intende come dovere delle istituzioni di assicurare condizioni di vita adeguate, dignitose a tutti”.
Ma, ha proseguito ancora Piantedosi “Ad oggi sono presenti circa 100 mila migranti nei centri di accoglienza nazionale e le prefetture segnalano una tendenza alla saturazione dei posti disponibili con conseguenti criticità nel reperimento di nuove soluzioni alloggiative”.
Il Ministro dell’Interno usa i dati a sostegno delle “scelte” che verranno operate “La sostenibilità dell’accoglienza si misura anche in termini di impatto sulla sicurezza delle nostre comunità. I numeri delle operazioni in mare, nel 2022 mostrano un aumento del 60% in più rispetto al 2021 e pesano sul sistema di accoglienza già provato dagli arrivi dall’Ucraina”
Ai numeri riportati, il capo del Viminale lega il concetto di gestione dei flussi migratori nel nostro Paese: “L’Italia non è mai venuta meno ai principi di solidarietà ed accoglienza, ma l’accoglienza ha un limite invalicabile nella capacità dello Stato di destinazione dei flussi di assicurare percorsi di integrazione efficaci” – prosegue ancora Piantedosi- “Stiamo per attivare corridoi umanitari per le persone vulnerabili, da usare come leva anche per i Paesi di origine e transito dei flussi. Dobbiamo creare percorsi legali di ingresso per i Paesi che collaborano alla prevenzione delle partenze illegali ed ai rimpatri, con un meccanismo premiale a favore dei Paesi più impegnati nel contrasto all’immigrazione illegale”
Alla luce di queste considerazioni, per il governo Meloni, e secondo quanto ha affermato oggi in aula il ministro Piantedosi “E’ arrivato il tempo che l’Unione europea sviluppi una grande politica per le migrazioni»
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