Pensione, il Governo Meloni vaglia il nuovo piano per il congedo lavorativo. Novità importanti a partire da gennaio.
Il Governo Meloni è al lavoro sulle pensioni. La nuova maggioranza è pronta a dare il tutto per tutto sul tema, fortemente correlato al lavoro. Il percorso della nuova forza di Governo si basa su attività del fare in ambito collettivo. Rafforzare i settori di impiego per poi avere più possibilità di reindirizzare chi è a fine rapporto con le aziende. Alzare l’età pensionabile resta l’imperativo, ma non c’è solo la vita media da calcolare.
Occorre pensare a cosa gestire per primo: se il benessere o la produttività. I due aspetti sono complementari. Senza il primo, manca la seconda e viceversa. Motivo per cui Giorgia Meloni ragiona e punta a rivoluzionare gli aiuti pensionistici per accompagnare chi è verso fine percorso in maniera graduale. La NASPI non può essere l’unica risorsa, allora il ricambio nelle attività deve avvenire attraverso gli scaloni. Aumentare la possibilità di lavorare senza che il fattore anagrafico incida sulla resa.
Pensioni, rebus scaloni: incontro Governo-parti sociali
Equilibrio resta la parola d’ordine e nelle prossime settimane un nuovo piano potrebbe passare le analisi preliminari: questo è l’intento della maggioranza che promette sostegni, ma anche maggiore flessibilità. Andare in pensione deve essere l’obiettivo anche per il popolo delle Partite Iva. Allora le parti sociali non mollano.
Giorgia Meloni, nell’incontro con i sindacati è stata chiara: “La nostra politica verrà incontro alle esigenze di tutti, a patto che si evitino atteggiamenti pregiudiziali”. Di fatto un invito a lavorare, ma il timore dei sindacati è che alcune categorie restino indietro. Prima della pensione c’è bisogno di margine per lo sviluppo. Il braccio di ferro è appena cominciato, con il taglio del cuneo fiscale come garanzia.