Cristiano Ronaldo sempre più in caduta: l’intervista al The Sun ha inasprito i toni al Manchester United: la decisione dell’allenatore.
Cristiano Ronaldo, addio sogni di gloria: il Mondiale non è ancora cominciato, ma già presenta alcune, determinanti, criticità per il fuoriclasse. L’intervista al The Sun – in cui spara a zero sul Manchester e ten Hag – ha fatto molto rumore. Al punto che il club prima lo multa e poi prende tempo. Serve capire cosa ha detto integralmente: quelle uscite finora sono solo anteprime.
Il piatto forte deve ancora arrivare. Cristiano Ronaldo aveva promesso spiegazioni: le ha date, fin troppo. Al punto che non esiste più confine tra malessere e insofferenza. CR7 è un corpo estraneo all’Old Trafford: si è guadagnato, per così dire, questo status dopo un’escalation di alzate di testa. L’ultima, questa, oltre ogni limite: i compagni – su stessa ammissione di Ronaldo – lo sopportano poco.
Cristiano Ronaldo via da Manchester: il club lo allontana
Ten Hag non lo rispetterebbe. Inoltre la proprietà è basita dalle dichiarazioni contro l’ex tecnico Solskjaer: il campione avrebbe messo in ridicolo la reputazione dell’allenatore nonché bandiera del club. Ora la resa dei conti: non sarà facile, neanche tenera. La società ha fatto sapere che si muoverà di conseguenza. Il tecnico olandese, tra l’altro, è molto attento al codice di condotta dei suoi ragazzi. Non accetta le minime controversie, figuriamoci un “tornado” del genere. Le voci filtrano e arrivano anche in Qatar.
Ten Hag non vuole più vedere Cristiano Ronaldo: questa sarebbe la decisione irrevocabile del tecnico. Avrebbe messo la società davanti a un bivio: io o lui. La scelta spetta alla dirigenza, anche se appare scontata. Al punto che, persino in Arabia, l’aria è tesa: Cristiano Ronaldo nello spogliatoio saluta Bruno Fernandes, compagno allo United e in Nazionale, il collega risponde in maniera fredda, distaccata, gelida.
Ronaldo deve andare via: è scritto nelle parole e nei gesti. Se possibile, ancor più inequivocabili. Le piste Sporting Lisbona e Chelsea prendono vita, oppure resta in Qatar. Altrimenti l’America: strapagato per fare il protagonista altrove. Lontano dai campionati più celebri. Se prima poteva scegliere, l’ex Juve adesso è costretto: le scuse non bastano più, neanche le avrebbe fornite, ma questo conta poco. Rottura totale senza margini di riavvicinamento. CR7 verso un declino che può portare tanto alla rinascita – solo chi cade può risorgere – quanto all’oblio.