Si direbbe che anche i grandi gruppi del Tech piangono. Una crisi senza precedenti li starebbe colpendo in modo straordinario. Dopo Twitter e Meta, verso il taglio dei dipendenti anche il colosso Amazon.
Stando alle indiscrezioni di stampa anche Amazon starebbe mettendo mani a un dimagrimento aziendale su vasta scala. Si tratterebbe di un piano di allontanamento di 10 mila dipendenti. Dopo Disney, Twitter e Meta, anche l’azienda del magnate Jeff Bezos sarebbe in dirittura d’arrivo per ridimensionare le proporzioni del personale.
L’annuncio potrebbe essere dato a breve e costituirebbe il provvedimento più drastico mai operato da Amazon. A darne notizia sia il New York Times che il Wall Street Journal.
Jeff Bezos: licenziamenti per 10 mila dipendenti
Mentre il patron di Amazon e Blue Virgin avrebbe fatto sapere di avere a cuore di elargire la maggior parte del suo patrimonio in beneficenza, ecco rincorrersi voci per il congedo dell’1% della forza lavoro di Amazon. Ancora sembra che i dipendenti che potrebbero essere coinvolti dalla misura siano quelli impegnati nel settore devices: quindi assistenti vocali e divisione retail, oltre che risorse umane.
La crisi dell’E-commerce e delle aziende del Big Tech ha fatto sì che Amazon chiudesse alcune attività, tra cui il servizio di assistenza sanitaria primaria e urgente che non ha raccolto abbastanza clienti. Stesso esito per i robot a domicilio Scout, con l’impiego di 400 persone, e per Fabric.com, storico marchio specializzato negli articoli per cucito.
Amazon: crisi profonda per i colossi a stelle e strisce
Altri tagli importanti avevano di recente interessato Amazon, riducendo all’osso alcuni impieghi. Si tratta di 80 mila unità, soprattutto con riferimento al personale a ore. Nel frattempo la multinazionale di Seattle ha bloccato le assunzioni in diversi settori. Parimenti la vendita al dettaglio, nonché principale segmento di profitto di Amazon, ha registrato la mancanza di 10 mila posizioni ricoperte.
Infine uguale esito è stato riservato per la divisione cloud computing. Secondo le stime degli analisti di Bezos, le ragioni della crisi sarebbero di natura macroeconomica, legati al conflitto in Ucraina e all’aumento dei costi dell’energia. In compenso Amazon ha visto crescere significativamente la pubblicità, con una impennata del 25% in un solo anno.