Cristiano Ronaldo è un fiume in piena. Il campione lusitano si racconta al The Sun e sfoga tutte le sue frustrazioni sul periodo in Inghilterra: un ritorno a casa più amaro che dolce. Gli scenari.
L’ha detto e l’ha fatto. Cristiano Ronaldo è così: ciò che promette mantiene, in campo ma soprattutto fuori. Aveva promesso che presto avrebbe detto la propria su quanto stava accadendo in Inghilterra e non ha deluso le aspettative: un silenzio durato fin troppo, il suo, ma stava soltanto aspettando il momento giusto. La sosta per il Mondiale. Arrivare in Qatar era l’obiettivo, il resto viene dopo. Ora, con il biglietto in mano e pronto per imbarcarsi, parla al The Sun vuotando tutto il malessere possibile.
Duro sfogo da parte del lusitano che ne ha per tutti, in primis risolve – per così dire – il conto aperto con ten Hag: “Non lo rispetto e lui non rispetta me”. Una confessione diretta e senza mezzi termini a cui segue: “Questi presupposti fanno sì che non avrà mai la mia considerazione”.
Cristiano Ronaldo, inferno di cristallo al Manchester: l’intervista che fa tremare i Red Devils
È guerra aperta a Manchester, con CR7 pronto a lanciare granate. La situazione è ingestibile, diventa ancor più complessa non appena Ronaldo precisa: “Alcuni non mi vogliono a Manchester, fosse per loro – sottolinea – potrei andare via anche subito. Come diceva Pablo Picasso: ‘Per costruire qualcosa bisogna prima distruggere. Se vogliono cominciare con me, non ci sono problemi”.
Qualche criticità, a dire il vero, c’è: la situazione è fuori controllo. Forse non è più tempo di pensare solo a Manchester: il punto è che, se Ronaldo sbatte la porta, dovrà cercarsi un’altra sistemazione lontano dall’Old Trafford. Se prima il lusitano aveva il telefono in bollore, con le squadre che facevano a gara per provare a prenderlo, ora non è più così. Tutto è in standby. Dire che Ronaldo non ha mercato è un eufemismo.
CR7: il futuro dopo il Mondiale Qatar 2022
Davvero pochi sarebbero pronti a investire su di lui, sia per l’età, ma anche e soprattutto per le pretese economiche e personali che CR7 avanza. Troppo tutto in un momento senza certezze per (quasi) nessuno: l’unica verità è che il fuoriclasse non sta bene con i Red Devils e i Diavoli Rossi non fanno a gara per trattenerlo in spogliatoio. Deve trovare un’alternativa CR7.
Al momento l’unica plausibile è quella che porta allo Sporting Lisbona: un altro revival per lui, tornerebbe laddove ha esordito. Le basi ci sono, resta da limare l’accordo: il campione non può pretendere un ingaggio faraonico. Il Chelsea resta alla finestra. C’è anche l’ipotesi Roma, ma un ritorno in Italia sembrerebbe remoto. In primis per il rapporto con Mourinho – da sempre controverso – e in secundis per i parametri di Cristiano. Troppo alti per i Friedkin. Il centravanti è a un bivio: il Mondiale porterà consiglio, anche se al lusitano servirebbe più una squadra.
La risposta del club
La società del Manchester United ha spiegato nel dettaglio quanto accaduto dopo l’intervista rilasciata da Ronaldo. “Il Manchester United prende atto della copertura mediatica relativa a un’intervista di Cristiano Ronaldo. Il club valuterà la sua risposta dopo che saranno stati stabiliti tutti i fatti. Il nostro obiettivo rimane quello di prepararci per la seconda metà della stagione e continuare lo slancio, le convinzioni e l’unione che si stanno costruendo tra giocatori, manager, staff e fan”, ha ribadito il club in una nota ufficiale.
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— Manchester United (@ManUtd) November 14, 2022