Si fa un gran parlare del canone Rai e della sua prossima collocazione in bolletta. Voci di corridoio svelerebbero cosa si sarebbe deciso al riguardo. Ecco le novità che gli italiani attendevano da tempo.
Il canone Rai è uno di quei balzelli ritenuti ormai anacronistici e che fa il paio con il bollo auto. Di fatto però rimane ancora in vigore e i contribuenti dovranno farne i conti anche il prossimo anno.
Ultimamente, però, alcune novità in merito giungerebbero dal Ministero di Economia e Finanze, anche alla luce della raccomandazione dell’Unione Europea di trovare un epilogo più appropriato. Sul tema si sono mossi anche i sindacati, che hanno chiesto un incontro con il neo ministro Giorgetti.
La tassa sulla TV di Stato: i sindacati chiedono di sostenere il servizio pubblico radiotelevisivo
Il Governo Draghi aveva più volte insistito per dare compimento a un diverso sistema di riscossione del canone Rai. Scenario che aveva impensierito non poco le principali sigle sindacali. In quest’ottica i comparti in materia di CGIL,CISL e UIL, UGL, Snater Libersind Confsal, Adrai e Usigrai hanno chiesto di incontrare il titolare di via XX Settembre, per scongiurare quello che definiscono un “impatto dirompente sul futuro stesso della Rai”, di cui il Ministero dell’Economia è altresì azionista.
L’eventuale decisione di scorporare il canone dalla bolletta elettrica costituirebbe per i sindacati un pericolo per il finanziamento del Servizio Pubblico Radio e Televisivo. Ovvero la privazione di importanti risorse per “la più grande azienda culturale del Paese”, con significative ricadute in termini occupazionali, dicono.
Canone Rai 2023: la risposta del MEF
Dopo un batti e ribatti sul canone Rai, cala finalmente il sipario sull’odioso balzello. A chiarire il tutto ci ha pensato il MEF. “Le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate”.
Inoltre si legge che “La milestone Pnrr trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte Agcm, la quale – prosegue la nota – non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione – aggiungono dal Tesoro – che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che risulta soddisfatto”.
In altre parole, dietro l’arzigogolato comunicato, nessun cambiamento sarebbe stato previsto. La riscossione del canone avverrà anche nel corso del 2023 attraverso la bolletta elettrica, seguendo le stesse condizioni finora applicate.