Un bonus che aiuterà i dipendenti a detassare fino a 3.000 euro, sono i Fringe benefit. Chi ne ha diritto e come ottenerli dall’azienda
Il governo Meloni introduce nella bozza del decreto Aiuti quater un’importante misura di sostegno al reddito per i dipendenti. Se questo nuovo bonus verrà approvato, consentirà di detassare i cosiddetti fringe benefit per un valore fino a 3mila euro. Il provvedimento ha riscosso parere favorevole dai sindacati.
Al Messaggero, Luigi Sbarra, leader Cisl, spiega in merito alla misura di sostegno economico: “Davvero importante che il Governo abbia recepito la nostra richiesta di innalzare la soglia di detassazione sui fringe benefit. Questa rappresenta una misura che può far ripartire consumi e valorizzare le relazioni industriali. Ovviamente, a patto di darle stabilità anche oltre dicembre e di condizionarla all’esercizio contrattuale”.
Inoltre, la novità importante riguarda proprio la soglia dei benefit erogabili per i titolari di redditi di lavoro dipendente che entro il 12 gennaio 2023 passerà da 600 euro a 3.000 euro. Ma chi potrà usufruire del bonus e come richiederlo? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Fringe benefit: cosa sono e cosa c’è da sapere
La nuova misura a sostegno del reddito dei dipendenti è il fringe benefit introdotto nel decreto Aiuti quater dal governo di centrodestra. Nello specifico il bonus è una forma di retribuzione non obbligatoria per le aziende, ma totalmente deducibile dai costi. Dà la possibilità ai titolari di imprese di aiutare i propri dipendenti a sostenere in parte i rincari derivanti dalle utenze domestiche di luce e gas.
Il precedente governo Draghi aveva introdotto nel decreto Aiuti bis convertito poi in legge il bonus con validità fino a fine 2022. Quello che ora cambia con il nuovo governo è, per l’appunto, il tetto monetario dei benefit che si innalza, passando dai 600 euro ai 3mila previsti dal governo Meloni.
I fringe benefit, potranno essere corrisposti dal datore di lavoro anche a titolo personale e resteranno esenti da imposizione fiscale fino alla nuova soglia di 3 mila euro per il questo anno. Tra i bonus concessi ai lavoratori sono incluse dunque le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle bollette