Un nuovo virus con protagonisti alcuni volatili preoccupa e adesso la malattia fa il giro dei social: cosa accade ai piccioni zombie colpiti.
Emergono diverse conferme ufficiali sulla natura di questo virus, ma il problema è evidente, con tanto di analisi e sintomatologia scoperta dagli esperti. Colpiti i piccioni, volatili che improvvisamente cambiano alcune movenze. Al momento le analisi degli esperti continuano senza sosta, ma la situazione è preoccupante.
Al momento non ci sarebbe alcuna correlazione ed eventuale trasmissione da animale a uomo, quel che certo è che la vicenda preoccupa, specialmente per quanto accade ai volatili. Una serie di sintomi colpiscono gli animali a livello neurologico. Di fatto verrebbe addirittura modificata geneticamente la forma del loro corpo.
Virus dei piccioni zombie, cosa cambia e perché gli esperti sono preoccupati
La vicenda è stata registrata nel Regno Unito con i volatili che si trasformano con dei movimenti che colpirebbero l’animale all’altezza del collo. La malattia è nota come Pigeon Paramyxovirus o PPMV, chiamata anche la malattia di Newcastle, modificata la genetica forma dei volatili, con conseguenze quindi di natura neurologica. A lanciare l’allarme è l’associazione Society for Prevention of the Cruelty of Animals di Jersey.
Tutto è stato scoperto ai piccioni dell’isola di Jersey, luogo che si trova nella Manica, ma la paura è che questo possa ovviamente estendersi anche in altri luoghi. Di fatto i sintomi evidenziano torsione del collo e forte tremore delle ali. Come se non bastasse, inoltre, la malattia provocherebbe perdita di peso importante e feci di colore verde.
Il collo dell’animale penzola e trasforma praticamente l’uccello che non riesce più a volare. Mostrata paralisi di ali e zampe, con tanto di ferite provocate dallo sbilanciamento e dall’incapacità di volare adeguatamente.
I sintomi preoccupano, il contagio
Al momento non c’è alcuna cura per la malattia, con conseguente decesso in pochi giorni. Gli esperti dicono che chi sopravvive diffonderà il virus, con conseguente rischio per gli altri volatili. Tutto si propagherebbe da animale ad animale attraverso secrezioni e feci. Il virus potrebbe sopravvivere anche a mesi freddi e più umidi, con tanto di preoccupazione per i casi che sarebbero in forte aumento proprio quando si abbassano le temperature.
Les paramyxovirus entrainent des symptômes neurologiques particulièrement impressionnants chez les pigeons et la volaille, avec notamment des torsions du cou caractéristiques leur donnant l’allure d’oiseaux zombies https://t.co/oCyQvlqKbP pic.twitter.com/Aefurna0pU
— MoiParasite (@MoiParasite) November 4, 2022