Alexander Dugin tuona sui social contro Putin dopo quanto accaduto a Kherson, poi tutto cambia improvvisamente. Cosa sta accadendo.
La presa di posizione è netta contro il presidente Vladimir Putin, il protagonista non è certamente uno qualsiasi. Il suo nome è Alexander Dugin e in Russia vanta un curriculum importante e da non sottovalutare. Le sue parole colgono nel segno e rispecchiano i malumori del momento.
La ritirata dei russi da Kherson, con tanto di ponte crollato per evitare inseguimenti da parte dei militari dell’Ucraina, ha destato più di qualche perplessità negli ambienti russi. il commento di Dugin arriva in un momento delicato, a distanza di qualche giorno la scelta improvvisa e anche per alcuni versi inaspettata.
Alexander Dugin ha scritto un messaggio su Telegram che di certo non è passato inosservato, anzi. “Diamo al sovrano pienezza assoluta dei poteri per salvarci tutti. Pieni poteri in caso di successo, ma anche totalità delle responsabilità in caso di fallimento“, ha spiegato il filosofo sui social. Il tabloid The Mirror ha riferito che il messaggio dell’intellettuale sarebbe un conseguente attacco contro Putin dopo la scelta di ritirarsi da Kherson. Un messaggio diventato virale e cancellato a distanza di poco tempo per ragioni ancora non del tutto chiare.
Il malumore in Russia è evidente e adesso anche persone vicine al capo politico del Cremlino sembrerebbero non essere così concordi sulle scelte. E pensare che anche Vladimir Solovyov, uno dei principali estimatori della propaganda russa, ha rilanciato un altro messaggio a dir poco polemico. “La Russia ha bisogno di un esercito più grande, in grado di sostenere una guerra a tutto campo in Europa“, si legge.
Alexander Dugin è un filosofo la cui figlia è Darya Dugina, ragazza uccisa in un attentato lo scorso mese di agosto. Si tratta di un ideologo del Russkyi Mir, idea che unisce comunità e civiltà. Proprio per questo sarebbero inclusi tutti i compatrioti oltre i confini russi (slavi di lingua russa ndr), con tanto di ideologie che poggiano su basi anticomuniste. Dugin non ricopre più la carica di docente presso l’Università statale di Mosca in seguito alle dichiarazioni rilanciate prima della crisi ucraina datata 2014.
Le idee di Dugin si poggiano su un Occidente “minaccioso” e dal quale bisognerebbe difendersi con grande attenzione e senso di appartenenza. Dugin ha spesso parlato della guerra in Ucraina, da qui l’idea di “denazificare il Paese e proteggere il Donbass, nonché una battaglia contro il globalismo liberale e l’Occidente“, indicato come “l’Anticristo“.
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