Guerra Ucraina Russia. Le notizie di giovedì 10 novembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
259esimo giorno di conflitto, punto di svolta nella guerra in Ucraina: l’Esercito russo si ritira da Kherson. Il Ministro della Difesa di Mosca Sergej Shoigu ha approvato la proposta di spostare le truppe sulla riva sinistra del fiume Dnepr: “Salveremo la vita dei nostri militari”. Ma Zelensky frena: “Siamo prudenti”.
Il Presidente russo Vladimir Putin non parteciperà al summit del G20 che si svolgerà a Bali, in Indonesia, la prossima settimana. Al suo posto andrà il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Ucciso il vice governatore dell’Amministrazione filorussa di Kherson Kirill Stremousov in un “incidente stradale”, riferisce la TASS. Oggi incontro a Palazzo Chigi tra la Premier Giorgia Meloni e il Segretario Generale Nato Jens Stoltenberg.
22.20 – “Ho sentito spesso delle stime secondo le quali ci vorranno decenni per ripulire l’Ucraina dalle mine russe. Noi non possiamo aspettare così a lungo. Dobbiamo fare in anni ciò che invece in altre parti del mondo ha richiesto decenni“. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. “In Ucraina avevamo 300.000 chilometri quadrati di territorio pericoloso. Oggi, grazie al vero eroismo dei genieri ucraini e dei tecnici degli esplosivi, dei nostri soccorritori e di tutti coloro che li aiutano, l’area di terreno contaminata da mine e munizioni è stata ridotta. Ora rimangono circa 170.000 chilometri quadrati da sminare – ha spiegato Zelensky -. In particolare, questo è anche il caso delle zone più difficili dove le ostilità sono ancora in corso, dove il nemico aggiungerà mine prima della sua ritirata, come è ora a Kherson“. Zelensky ha poi ringraziato i partner internazionali che realizzano progetti di assistenza allo sminamento come Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Danimarca, Norvegia, Estonia, Austria, Polonia, Giappone, Svizzera, Svezia, Slovacchia e le agenzia dell’Onu.
22.00 – “Finche’ gli Usa ci sosterranno anche gli europei lo faranno“, ha detto il presidente ucraino Zelensky nell’intervista che ha rilasciato insieme alla moglie Olena a Christiane Amanpour. Il leader ucraino ha ringraziato anche i “contribuenti” americani perché, ha detto, “in fondo questi non sono soldi del governo ma della gente“. Zelensky ha quindi ricordato che l’Ucraina non ha iniziato la guerra e che è rimasta unita.
21.29 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che “arrivano buone notizie dal sud” con “41 insediamenti sono già stati liberati dai difensori dell’Ucraina“. Lo ha annunciato lo stesso leader ucraino nel suo consueto discorso serale, riferisce l’Ukrainska Pravda. “Oggi abbiamo buone notizie dal sud. Il numero di bandiere ucraine che tornano ai loro legittimi posti nel quadro dell’operazione di difesa in corso è già di decine. 41 insediamenti sono stati liberati. Grazie a tutti i nostri eroi che garantiscono questo“.
20.54 – Domani, 11 novembre saranno in vigore interruzioni di corrente programmate in tutte le regioni dell’Ucraina, le più lunghe saranno nelle regioni delle città di Kiev, Chernihiv, Cherkasy e Zhytomyr. Lo annuncia l’operatore di rete statale Ukrenergo, scrive l’Ukrainska Pravda.
20.45 – Oggi, 10 novembre, i russi hanno bombardato le aree di confine dell’oblast di Sumy e sono state registrate 49 esplosioni. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy Dmytro Zhivytskyi, scrive l’Ukrainska Pravda.
19.20 – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, avrà una serie di colloqui bilaterali a margine del vertice dei leader del G20 che si terrà la settimana prossima a Bali, in Indonesia. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, durante un briefing alla Casa Bianca. “Saranno annunciati a tempo debito: ci aspettiamo che sia possibile organizzare incontri con i nuovi capi dei governi di Italia e Regno Unito, Giorgia Meloni e Rishi Sunak“, ha detto.
18.45 – “Ci sono oltre 2.000 corpi non identificati in Ucraina“. La afferma il viceministro dell’Interno Meri Akopyan, scrive Ukrinform, precisando che viene prestata molta attenzione ai test del dna e allo sviluppo di laboratori forensi in Ucraina. Akopyan ha affermato che il governo degli Stati Uniti ha fornito il primo e unico, finora, laboratorio mobile, che consente agli esperti di condurre esami e test del dna direttamente sul campo, come i luoghi delle sepolture di massa nella regione di Kharkiv.
Il viceministro ha poi osservato che l’Ucraina ha bisogno di diverse decine di laboratori di questo tipo, in quanto tutto ciò accelererà il lavoro degli esperti. Ukrinform ricorda che la Repubblica federale di Germania ha fornito 80.000 campioni di reagenti e sostanze chimiche per un valore di quasi 2 milioni di euro, che vengono utilizzati per il test del dna.
18.20 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il premier canadese Justin Trudeau, con il quale ha discusso “la possibilità di espandere” il sostegno per la difesa dell’Ucraina dall’invasione russa. “Ho avuto una telefonata con Justin Trudeau. L’ho ringraziato per il supporto di difesa su larga scala per l’Ucraina. Abbiamo discusso le possibilità della sua espansione. Abbiamo anche convenuto sull’importanza di continuare l’accordo sul grano. Conto sul sostegno del Canada alle iniziative ucraine al G20 e all’Onu“, ha scritto Zelensky su Twitter.
17.55 – Potrebbero servire “settimane” per completare il ritiro delle truppe russe da Kherson, città dell’Ucraina meridionale. Lo ha dichiarato il capo degli Stati maggiori riuniti Usa, il generale Mark Milley, dal momento che si ritiene che ci siano da 20mila a 30mila soldati russi ammassati in città. “Non ci vorranno un giorno o due, ci vorranno diversi giorni e forse anche settimane per portare quelle forze a sud del fiume“, ha detto Milley, riferendosi al fiume Dnipro. Il generale ha quindi sottolineato che i russi, malgrado i dubbi degli ucraini, si stanno ritirando davvero da Kherson. “Hanno fatto un annuncio pubblico e lo stanno effettivamente facendo. Credo che lo stiano facendo per ristabilire le linee difensive a sud del fiume, ma resta da vedere“, ha aggiunto.
17.45 – Ucraina: media, regione Mykolaiv liberata da russi
17.30 – Il ritiro annunciato dei russi da Kershon “può essere una mossa che agevola l’inizio di una trattativa“. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani conversando con i giornalisti. “Si deve fare gran lavoro diplomatico per portare attorno a un tavolo Putin e Zelensky. L’obiettivo della pace è quello ultimo che tutti abbiamo e bisogna lavorare in questa direzione. Per sedersi attorno a un tavolo della pace e concludere un accordo serve una pace giusta cioè l’indipendenza dell’Ucraina“. Il ritiro russo “può essere una mossa che può agevolare l’inizio di una trattativa ma bisogna vedere e valutare quanto accade. Se si riesce ad arrivare ad un tavolo di pace siamo contenti ma deve essere una pace giusta”
17.10 – Zelensky: “Se la Russia fa saltare la diga di Kakhovka dichiara guerra al mondo” Secondo gli analisti militari, le truppe di Mosca potrebbero cercare di distruggere l’impianto, inondando il territorio ucraino e prosciugando la centrale nucleare di Zaporizhzhia, per coprire la loro ritirata.
17.00 – In un’intervista alla Cnn, ripresa da Unian, il presidente ucraino Volodymyr Zelensly ha affermato che secondo le sue stime la Russia ha subito perdite “10 volte superiori all’Ucraina“. Il capo dello stato ucraino ha aggiunto di non poter indicare le cifre esatte, ma che c’è una “differenza molto significativa” tra le perdite dei due Paesi.
16.25 – “Abbiamo preso nota dell’annuncio russo sul ritiro da Kherson. Dobbiamo vedere come la situazione si svilupperà sul terreno nei prossimi giorni. Se l’Esercito russo lascerà Kherson sarà un’altra vittoria per l’Ucraina“. Lo ha dichiarato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine dell’incontro odierno a Palazzo Chigi con la Premier Giorgia Meloni.
16.11 – Nell’ultima settimana l’Esercito russo ha colpito il territorio ucraino con 17 missili e 50 droni. Lo ha reso noto durante un briefing il vice capo del dipartimento operativo dello Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, il generale Oleksiy Gromov, citato da Ukrinform.
16.00 – Il Ministero della Difesa di Mosca, commentando il ritiro delle truppe russe dalla riva destra del fiume Dnepr nella Regione di Kherson, ha affermato che la “manovra” è stata eseguita “in stretta conformità con il piano approvato”. “Le unità delle truppe russe stanno manovrando verso posizioni preparate sulla riva sinistra del fiume Dnepr in stretta conformità con il piano approvato”, si legge in report del Ministero, citato da Ria Novosti.
15.47 – Lo Stato maggiore delle Forze Armate ucraine non conferma né smentisce il ritiro delle truppe di occupazione russe da Kherson ma sostiene che “il risultato è frutto della nostra offensiva”. Lo afferma il vice capo della Direzione operativa principale dello stato maggiore delle Forze Armate ucraine, il generale di brigata Alexei Gromov, citato dall’Ukrainska Pravda.
15.35 – “E’ chiaro il motivo per cui la Russia ha bisogno di negoziati e di un congelamento della guerra: i generali chiedono una pausa perché l’Esercito esausto e il Cremlino vuole che almeno alcune conquiste territoriali non diventino dei disfatte totali. Ma perché l’Ucraina ha bisogno di questo? Continuiamo a liberare i nostri territori”. Cos’ì in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
15.25 – La Russia usa le sue richieste di pace come cortina fumogena per un’ulteriore aggressione contro l’Ucraina. Lo ha affermato il rappresentante permanente ucraino presso le organizzazioni internazionali a Vienna Yevgeny Tsymbalyuk, durante la riunione del Consiglio Permanente dell’OSCE. “Le stesse persone che per quattro lunghi mesi hanno negato i preparativi della Russia per un’invasione e continuano a diffondere sciocchezze su “zanzare da guerra” e “bombe sporche” stanno oggi cercando di convincere il mondo della presunta disponibilità di Mosca a negoziare con l’Ucraina”, ha dichiarato Tsymbalyuk.
Il diplomatico ha sottolineato che se la Russia volesse davvero negoziare, non continuerebbe a bombardare aree residenziali, effettuare nuovi attacchi terroristici contro infrastrutture critiche e attacchi informatici, minacciare l’utilizzo di armi nucleari e sequestrare la più grande centrale nucleare d’Europa, così come non chiederebbe all’Iran nuove armi.
15.15 – “Ho avuto una telefonata con il Primo Ministro della Gran Bretagna Rishi Sunak. Abbiamo discusso del multiforme sostegno alla difesa dell’Ucraina e dell’assistenza per superare il periodo invernale. Ci siamo anche espressi a favore della continuazione dell’accordo sul grano e abbiamo concordato le posizioni alla vigilia di importanti eventi internazionali”. Lo scrive in un tweet il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
13.55 – “Ho incontrato all’Aja il Ministro degli Esteri olandese Wopke Hoekstra. Patto di stabilità, prezzi dell’energia, immigrazione e guerra in Ucraina. Questi i temi principali del nostro colloquio. Regole e strategie comuni per il bene di tutti i Paesi Ue”. Lo scrive su Twitter il Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
13.45 – “Considero prioritario lavorare per rafforzare l’Alleanza nel suo complesso con un forte pilastro che deve essere anche europeo e con l’obiettivo di renderla ancora più forte e capace di rispondere alle minacce provenienti da ogni direzione”. Lo ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a margine dell’incontro a Palazzo Chigi con il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg.
13.37 – Secondo le stime la Russia ha subito perdite “10 volte superiori” a quelle ucraine. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista rilasciata alla CNN. Secondo Zelensky è molto difficile indicare con precisione le cifre esatte tuttavia è convinto che tra le perdite dei due Eserciti vi sia una “differenza molto significativa”.
13.25 – L’Ungheria non permetterà che il nono pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia, attualmente in discussione a Bruxelles, ostacoli i suoi interessi nazionali. Lo ha affermato il Ministro ungherese degli Affari esteri Peter Szijjarto, intervenendo in una riunione del Ministri degli esteri dell’Organizzazione degli Stati turchi (OTH) a Samarcanda.
“Il Governo ungherese continuerà a proteggere i suoi interessi nazionali quando discuterà del nono pacchetto di sanzioni, che è già in preparazione a Bruxelles, e non permetterà agli ungheresi di soffrire ingiustamente per la guerra in Ucraina”, le parole di Szijjarto.
13.17 – Qualsiasi tentativo dell’Esercito di Mosca di far saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, inondando il territorio ucraino e prosciugando la centrale nucleare di Zaporizhzhia, significherà che la Russia sta “dichiarando guerra al mondo intero”. Lo ha affermato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dal Kyiv Independent.
13.07 – Sul campo di battaglia le truppe di Mosca stanno affrontando una“fortissima pressione”, “se i russi abbandoneranno Kherson sarà un’altra vittoria per l’Ucraina“. Lo ha detto il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg, al termine dell’incontro con la Premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
13.00 – “Confermo l’impegno dell’Italia nei confronti della Nato e delle sfide comuni che l’Alleanza si trova ad affrontare in questo momento delicato”. Lo ha dichiarato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a margine dell’incontro a a Palazzo Chigi con il Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg.
12.44 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky non parteciperà al vertice del G20 a Bali. Lo ha affermato il Ministro indonesiano degli Affari marittimi Luhut Binsar Panjaitan, citato dal portale detikBali. Come ha spiegato il funzionario responsabile della preparazione dell’evento, Zelensky “sarà impegnato con gli affari interni dell’Ucraina”.
12.37 – Kiev comunica di aver riconquistato da ieri 12 villaggi a Kherson. L’annuncio ucraino arriva dopo che l’Esercito russo ha iniziato a ritirarsi dalla Regione, obiettivo di una controffensiva delle Forze Armate di Kiev nell’Ucraina meridionale, per riposizionarsi sulla sponda orientale del fiume Dnepr. Riconquistata anche la città strategicamente importante di Snihurivka nella Regione di Mykolaiv, a 56 km da Kherson.
12.29 – La Russia sta accumulando missili per un attacco massiccio sul territorio ucraino. Lo ha affermato il portavoce del Comando dell’Aeronautica ucraina Yuriy Ihnat, citato da Ukrinform. “E’ probabile che stiano accumulando riserve per lanciare un attacco massiccio. Questa probabilità non è esclusa, perché il nemico non ha abbandonato l’intenzione di distruggere le nostre infrastrutture critiche”, ha affermato Ihnat. Ma i generali della Federazione, ha aggiunto, si sono resi conto che i risultati di attacchi sporadici con missili o droni “non sono sufficienti”, quindi Mosca sta probabilmente cercando di accumulare riserve per un attacco massiccio.
12.21 – Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sottolineato il grande rispetto che intercorre con l’omologo russo Vladimir Putin. “Questa è la politica dei leader. Ci siamo resi conto dell’importanza di questo con Putin. E non avremmo potuto attuarla senza la fiducia che condividiamo. Il rispetto reciproco ci ha spinto a compiere questi passi, e questo è come sono andate le cose finora. Siamo solidali sull’energia nucleare, e forse intraprenderemo un’azione nucleare a Sinop (dove verrà costruita la seconda centrale nucleare della Turchia) e anche i passi che abbiamo fatto nel settore della difesa contribuiscono al rispetto reciproco. Li abbiamo implementati con successo e procederemo oltre”, ha detto Erdogan. Lo riporta al TASS.
12.05 – La delegazione russa al G20 di Bali sarà guidata dal Ministro degli Esteri Sergej Lavrov. La conferma arriva direttamente dall portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS. In precedenza Mosca aveva fatto sapere che il Presidente Vladimir Putin non avrebbe partecipato al vertice indonesiano.
11.55 – Nella giornata di ieri le truppe ucraine in alcune aree sono avanzate fino a due kilometri in direzione Lugansk. Lo ha reso noto il generale Alexei Gromov, vice capo della direzione operativa dello Stato Maggiore ucraino, citato dall’Ukrainska Pravda.
“Il raggruppamento delle forze di difesa continua a liberare gradualmente la terra ucraina dagli invasori. Quindi nella Regione di Lugansk, solo nell’ultimo giorno, unità delle nostre truppe sono avanzate in alcune direzioni durante le ostilità a una distanza fino a 2 kilometri”, ha spiegato Gromov.
11.41 – La Russia è pronta a garantire l’accesso agli impianti nucleari di Sebastopoli come parte dell’attuazione delle garanzie dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Lo ha affermato il rappresentante della delegazione russa all’Assemblea generale delle Nazioni Unite Alexander Shevchenko, citato dalla TASS.
“La posizione della Russia sulla questione degli impianti nucleari in Crimea è contenuta nel corrispondente documento dell’AIEA del 10 giugno 2015. Non riteniamo necessario aggiungere nulla”, ha affermato in una sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite dedicata all’Internazionale Rapporto dell’Agenzia per l’energia atomica per il 2022. “Le strutture situate a Sebastopoli sono nell’elenco delle unità russe coperte dalle garanzie dell’Aiea”, ha aggiunto Shevchenko.
11.33 – “La Nato continuerà a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”. Lo ha ribadito il Segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg intervenuto questa mattina nel corso della Nato Cyber Defense Pledge Conference 2022, co-organizzato alla Farnesina da Italia e Stati Uniti con il supporto dell’International Staff della Nato. “L’Ucraina ha respinto l’invasione russa con la tenacia dei suoi militari e il sostegno della Nato”, ha aggiunto Stoltenberg.
11.17 – “Ci muoviamo con molta prudenza, la liberazione di Kherson sarà il risultato degli sforzi dell’Ucraina“. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del consueto video messaggio alla Nazione a commento dell’annuncio del Cremlino del ritiro delle truppe da Kherson.
11.09 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky apre uno spiraglio ai negoziati con Mosca accettando di rinunciare a chiedere la rimozione del Presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive il quotidiano ucraino Kyiv Post secondo il quale sarebbe stata la pressione esercitata dall’Amministrazione Biden a convincere il leader ucraino ad alleggerire le condizioni.
11.00 – Secondo il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak “la Federazione russa vuole trasformare Kherson in una città della morte“. In un tweet Podolyak ha affermato che i “militari russi distruggono tutto ciò che possono: dagli appartamenti alle fogne”. “L’artiglieria sulla riva sinistra prevede di trasformare la città in rovina. Ecco come appare il ‘mondo russo’: è venuto, derubato, celebrato, ucciso testimoni, lasciato rovine e se ne è andato”, ha aggiunto il rappresentante di Kiev.
10.55 – Sono almeno 78.690 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 278 caccia russi, 260 elicotteri e 1.499 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.805 carri armati russi, 1.805 sistemi di artiglieria e 5.682 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
10.44 – “La decisione della Russia di ritirarsi da Kherson è un passo molto positivo“. Lo ha dichiarato il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza stampa ad Ankara in onda su Trt, parlando della decisione del Ministro della Difesa Sergej Shoigu di spostare le truppe sulla sponda sinistra del fiume Dnepr. “I nostri sforzi per la mediazione vanno avanti ma non possiamo dare una data specifica riguardo a quando potrebbe iniziare un negoziato” tra Mosca e Kiev, ha aggiunto Erdogan.
09.31 – Più di 100mila soldati russi sono stati uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Lo ha detto il capo di Stato maggiore americano, il generale Mark Milley, in un discorso al New York Economic Club precisando che le perdite sono probabilmente dello stesso ordine tra le fila ucraine. “Deve esserci un riconoscimento reciproco del fatto che la vittoria nel senso proprio della parola probabilmente non è raggiungibile con mezzi militari e quindi bisogna guardare ad altri metodi”, ha aggiunto Milley sottolineando come, secondo lui, si stia aprendo “una finestra di opportunità per la negoziazione”.
09.22 – Gli Stati Uniti non hanno dato all’Ucraina un “assegno in bianco”. Lo ha affermato il Presidente americano Joe Biden parlando dalla Casa Bianca all’indomani delle elezioni di midterm. “Ci sono molte cose che l’Ucraina vuole che non abbiamo fatto”, ha aggiunto Biden.
09.15 – Il Presidente russo Vladimir Putin non parteciperà il vertice del G20 in programma il 15 e 16 novembre a Bali, in Indonesia. Lo riferisce Bloomberg, citando fonti secondo cui il Cremlino invierà il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Putin potrebbe, in ogni caso, partecipare in videocollegamento.
259esimo giorno di guerra tra Kiev e Mosca, l’Esercito russo si ritira da Kherson. Il Ministro della Difesa di Mosca Sergej Shoigu ha approvato la proposta di spostare le truppe sulla riva sinistra del fiume Dnepr. Sulla riva destra le forze russe rischiavano un isolamento e i civili erano a rischio per i bombardamenti ucraini: “Salveremo la vita dei nostri militari”. Ma Zelensky frena: “Siamo prudenti”.
Intanto, secondo Bloomberg, il Presidente russo Vladimir Putin non presenzierà al prossimo G20 che si svolgerà a Bali, in Indonesia, la prossima settimana. Al suo posto andrà il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Ucciso il vice governatore dell’Amministrazione filorussa di Kherson Kirill Stremousov in un “incidente stradale”, riferisce la TASS. Oggi incontro a Palazzo Chigi tra la Premier Giorgia Meloni e il Segretario Generale Nato Jens Stoltenberg.
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