Due scosse di terremoto questa mattina hanno colpito il centro Italia. La più forte di magnitudo 5.7. Paura nelle Marche, epicentro del sisma. Segnalati lievi danni ai vigili del fuoco, gente in strada, scuole chiuse in diversi comuni. Treni fermi nella provincia di Ancona
Erano da poco trascorse le 7 del mattino quando nella regione Marche è tornata la paura. Una forte scossa di terremoto infatti è stata avvertita in tutto il centro Italia. Erano esattamente le 7.07. Secondo l’Ingv la magnitudo rilevata è stata di 5.7.
Epicentro sulla costa pesarese, profondità 8 km. Subito dopo altre scosse, quindi uno sciame sismico. Da Ancona a Fano a Urbino: sono diverse le città in cui le case hanno tremato per diversi secondi. Decine e decine le segnalazioni arrivate subito ai vigili del fuoco e sin dai primissimi momenti sono stati segnalati danni a muri e pareti e caduta di calcinacci. Nella zona di Ancona, secondo le informazioni sin qui raccolte, sarebbe stata evacuata parzialmente Villa Igea.
In rete video e foto postati da cittadini e media di quanto accaduto nelle diverse zone colpite dallo sciame sismico. In via precauzionale, in tante città della regione marchigiana, sono state sospese le lezioni. Pare che gli stessi alunni, insieme ai docenti, in alcuni casi abbiamo espressamente chiesto di non fare lezione e di non sentirsi sicuri nel rimanere all’interno degli edifici. A Fano, Pesaro, Senigallia e Ancona comunque, secondo quanto riportato anche dalla agenzia Ansa, si è deciso per scuole chiuse di ogni ordine e grado. L’annuncio, sempre secondo l’Ansa sarebbe arrivato dalla sindaca di Ancona Anna Maria Mancinelli. Ovviamente resta chiusa anche l’Università.
Sulla Linea Adriatica traffico ferroviario sospeso. Anche in questo caso la decisione è stata assunta in via precauzionale. Devono essere infatti svolte verifiche a binari, perchè si sospetta che in alcuni tratti della ferrovia possano esserci stati danni. Il terremoto ha in qualche modo svegliato il centro Italia e coinvolto soprattutto il nord delle Marche, ma ovviamente le scosse sono state avvertite bene anche nel sud della stessa regione. Fortunatamente ovunque i danni sono lievi. Molta la paura.
Sisma rilevato distintamente anche a Bologna, Ravenna, Cesena soprattutto ai piani alti delle abitazioni. Ma segnalazioni e chiamate sono arrivate anche dall’Umbria, dal Lazio e dalla Capitale.
Dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sono state registrate diverse scosse, la più forte come detto di magnitudo 5.7. Alle 7.12, quindi quasi 5 minuti dopo la prima, ancora un’altra e poi di nuovo alle 7.15 e alle 7.35. Complessivamente per i dati raccolti fino ad ora, 9 in tutto sarebbero state le scosse rilevate.
“Non si attende un evento tsunami” perché con “il valore dell’evento a mare” del livello di quello che si è verificato poco dopo le 7 di oggi “in genere non produce onde tsunami” ma comunque “è partito il sistema allertamento internazionale” con i paesi limitrofi”. Fabrizio Curcio, Capo della Protezione civile, lo ha detto ai microfoni di Rainews24, e ha poi aggiunto “Un evento tsunami dopo il terremoto nell’Adriatico “essendo vicino alla costa si sarebbe già consumato, non ci sono situazioni legate a tsunami. E’ partito il sistema allertamento internazionale, quello che tecnicamente viene chiamato ‘information’: quando accade una cosa del genere parte un’informazione ai paesi limitrofi”, ha concluso il numero uno della Protezione Civile.
Anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è in costante contatto con il dipartimento della Protezione civile e con il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, per seguire l’evoluzione della situazione.
Nel complesso sono state oltre 30 le scosse registrate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con epicentri a largo della costa pesarese ed in alcuni casi di quella anconetana tra le 7.07 e le 9.24. La più forte a 31 chilometri da Fano e a 35 chilometri da Pesaro. Fortunatamente non si registrano danni di particolare entità né feriti. “Per il momento non abbiamo segnalazioni di danni particolari né tantomeno di feriti – ha spiegato alla agenzia Dire l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi – La Regione ha invitato le province di Pesaro Urbino ed Ancona a tenere le scuole di ogni ordine e grado chiuse, mentre nelle altre province valuteranno autonomamente i singoli Comuni”.
La circolazione ferroviaria nazionale sulla linea adriatica, sospesa in via precauzionale a causa delle scosse di terremoto, dovrebbe essere ripristinata intorno alle 12. Lo prevede il gestore della rete ferroviaria nazionale. Il traffico permane sospeso tra Rimini e Varano mentre e’ in graduale ripresa tra Falconara Marittima e Jesi. E’ ancora in corso l’intervento dei tecnici. I treni Alta Velocita’, InterCity possono subire cancellazioni, limitazioni di percorso e registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 240 minuti.
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