Sarri colpito da una ciabatta durante la maxi rissa finale nel derby: il retroscena sull’episodio che ha fatto innervosire il tecnico biancoceleste.
100 minuti di derby non propriamente frizzanti. Una partita soporifera di cui si ricorderanno lo sciagurato disimpegno di Ibanez che ha spianato la strada alla rete di Felipe Anderson, e alla vittoria biancoceleste, e il parapiglia finale generato da uno scontro tra il portiere giallorosso Rui Patricio e il difensore laziale Radu per una palla contesa sull’out laterale.
Una rissa che ha visto coinvolti diversi calciatori di entrambe le squadre. Una zuffa a cui hanno partecipato anche le panchine, in un finale burrascoso che ha costretto l’arbitro Orsato a concedere un maxi recupero da 10 minuti. Nella mischia è successo praticamente di tutto, tanto che tra parole grosse e spintoni ad un certo punto si è materializzata addirittura una ciabatta vicino al tecnico biancoceleste Maurizio Sarri che dopo essere stato colpito ha tuonato: “Toglietemela subito da vicino”.
In questi giorni si sono rincorse le ipotesi su chi potesse essere stato a lanciarla e su chi fosse il proprietario. A sciogliere ogni dubbio ci ha pensato Dazn cha analizzato l’episodio con immagini inedite. La ciabatta apparteneva al difensore giallorosso Gianluca Mancini sostituito a fine primo tempo, ma rimasto in panchina per sostenere i compagni. Non è stato l’ex Atalanta a colpire il tecnico laziale ma nel caos generale il giocatore ha perso la ciabatta che è rimasta nei pressi della panchina della Lazio. E per rispedirla dalla parte giallorossa un componente dello staff biancoceleste l’ha calciata colpendo proprio Sarri, prima che Pellegrini la riconsegnasse a Mancini.
Sarri colpito da una ciabatta: il precedente Strootman-Cataldi
Un equivoco che avrebbe potuto inasprire ulteriormente un clima già di per sé molto teso, in una settimana di episodi gravi come quelli accaduti a Bergamo con i tifosi dell’Atalanta che hanno insultato pesantemente i tifosi del Napoli con parole razziste e antisemite per le quali è stata disposta solo una multa dal Giudice Sportivo. Gesti e offese per le quali non esiste colore e che andrebbero punite in modo più severo dalla Giustizia Sportiva e non solo.
Ma è cosa nota, il derby di Roma è anche questo. Ne sa qualcosa Danilo Cataldi, protagonista di un famoso faccia a faccia con Kevin Strootman in un derby del 2016. Si giocò dopo una settimana di grande tensione in cui lo stesso Cataldi battibeccò sui social con Rudiger. Al gol di Strootman il tedesco corse verso il laziale, provocandolo. La reazione (verbale) di Cataldi non si fece attendere, a quel punto Strootman tirò dell’acqua al biancoceleste, che reagì toccandogli la maglietta. L’olandese inscenò una simulazione surreale, crollando a terra con le mani sul volto. Banti tirò fuori il rosso per Cataldi e il giallo per il Strootman, che venne in seguito squalificato con la prova tv per due turni e poi graziato dalla Corte d’appello.
Cataldi, foto da Capitano sotto la Nord e pace “quasi” fatta
E a distanza di quasi 6 anni l’episodio con l’olandese è soltanto uno sbiadito ricordo. Capitano nell’ultima stracittadina, il centrocampista di Sarri ha messo da parte le polemiche con la tifoseria biancoceleste che lo ha perdonato più volte dopo diversi mugugni. A testimonianza del ritrovato feeling con i tifosi Cataldi a fine gara ha anche scattato una foto sotto la Nord in segno di “pace fatta” con la piazza. Anche se la questione non è ancora del tutto risolta.