E così, alla fine, il braccio di ferro tra governo e Ong è terminato. Dopo uno stallo di diciassette giorni, la svolta arriva nel pomeriggio di ieri, quando un team di medicine psicologi sale a bordo della Geo Barents per verificare lo stato di salute dei 214 migranti rimasti a bordo. Sono coloro che erano stati scartati dalle autorità del ministero della Salute, in quanto non meritevoli di assistenza. Insomma, non stavano abbastanza male. Nella notte sono stati fatti scendere, identificati e portati nei centri di accoglienza.
Nelle ore che i 214 hanno trascorso ancora a bordo della Geo Barents, le loro condizioni sono precipitate. E infatti, nel pomeriggio sono proprio i sanitari a decidere che non c’è più tempo da perdere. Nessuno può ancora restare sulla nave, devono sbarcare tutti. Le loro condizioni fisiche ma anche mentali non consentono ulteriori ritardi. Il team di MSF annuncia alla stampa la decisione. Lo sbarco in serata nelle immagini documentate da Free.it
Sono le 19,15. Da terra, dal molo 10 del porto di Catania, sì sentono le loro urla di gioia. C’è chi piange, chi si abbraccia. Chi corre a stringere i soccorritori. Lo sbarco vero e proprio comincia intorno alle 20. I ragazzi cominciano a scendere uno alla volta, piano piano. Attraversano, traballanti la passerella della nave e vengono accolti dal personale della Croce Rossa. Ormai è finito l’incubo. Ma non è finita. Al molo 24, poco più avanti, c’è la Humanity 1, che ha ancora a bordo 35 persone.
Migranti sbarco Humanity 1 e Geo Barents
Anche lì le cose vanno male. Molti migranti sono stremati, fragili, alcuni hanno bisogno di ospedalizzazione. Alcuni sono depressi. E infatti lo stesso team medico, scende dalla Geo Barents e sale alle 19,45 sulla Humanity 1. Anche lì serve una ispezione per verificare la situazione. Ma ormai è chiaro a tutti che entro la nottata la vicenda si chiuderà. Mentre i primi autobus con i migranti della Geo Barents vengono scortati fuori dal porto, inizia lo sbarco anche della Humanity.
Durante tutta la giornata, dalle 12 del mattino, al molo c’è stato un presidio dei liceali catanesi. “Finché non sbarca l’ultimo, noi non ce ne andiamo”, cantano in coro. Ed è davvero così. Quando alle ore 22 gli autobus carichi di migranti lasciano il porto, li accolgono urlando, con cartelli, striscioni. Nel frattempo anche molti altri cittadini di Catania hanno raggiunto il molo e si aggiungono alla festa improvvisata. I ragazzi passano veloci ma salutano, sì vede che sono felici.
(Video e foto di Bianca Senatore )
Ringraziano per il supporto, perché dalla nave l’eco dei cori lì hanno sentiti. “Freedom, hurria, libertà”. Intorno alle 23 anche lo sbarco sulla Humanity si conclude. Ora resta da capire cosa accadrà alle navi e ai comandanti. Al comandante della Humanity era stata già chiesta una penale di 5mila euro per non aver rispettato l’ordine di lasciare il porto con i 35 ancora su. Ma per la Ong tedesca, “se l’ordine è contrario alle legge, lo è anche l’ammenda conseguente”. Ora la parola passa agli avvocati.
Ue accusa Italia: “Viola le leggi”
Intanto, però, Bruxelles alza la voce. Se fino a oggi non ha tuonato contro l’Italia, lo fa stamattina. “l’Italia viola la legge” ha detto l’Uea. “I cittadini di Paesi terzi presenti sul territorio, incluse le acque territoriali, possono fare domanda d’asilo. E in quel caso è richiesto agli Stati membri di dare accesso alla procedura. Abbiamo un chiaro quadro giuridico in vigore “, ha detto una portavoce della Commissione. Ora comincia la vera partita.