Costretta ad ubriacarsi, trascinata in camera e stuprata. Ragazzina di 15 violentata da un amico, un coetaneo. Poi la minaccia “Stai zitta”
4 Ragazzi, anzi si potrebbe parlare ancora di ragazzini. Hanno 15, 16 e 18 anni. I fatti sono stati resi noti soltanto in queste ore, ma nella realtà risalgono allo scorso ponte del 2 giugno.
Firenze, la scuola ormai sta per terminare e l’estate è praticamente alle porte. la voglia di festeggiare e divertirsi è tanta. Inizia coì una serata che avrebbe dovuto essere uguale e normale a tante altre “Venite a casa mia stasera, che beviamo qualcosa e poi usciamo?”. Quale invito poteva essere più gradito? I ragazzi, tutti e 4 studenti, si conoscono. Le due quindicenni a quel punto accettano.
La serata si sposta nell’appartamento del ragazzo di 18 anni. Si parla tanto, si ride, si scherza, si beve. Ecco che l’alcol diventa, per l’ennesima volta, una delle cause della ferocia che sta per compiersi. Una delle due adolescenti sta per vivere qualcosa che non potrà più dimenticare. Colui che doveva essere un amico, il ragazzino di 16 anni, la bacia, l’abbraccia, la trascina in camera da letto. Qui le toglie i vestiti e la violenta.
La giovane vittima dello stupro, nonostante avesse bevuto qualche bicchiere di troppo, resta vigile, si rende conto di quanto stia subendo. Nella stanza accanto invece, la ragazza con la quale aveva deciso di partecipare alla serata, non percepisce nulla. Verrà a conoscenza dell’accaduto soltanto dopo, una volta essere uscite da quella casa.
Il silenzio per giorni avvolge i fatti. Della violenza non si parla. Ma la ragazzina che ha subito l’orrore non è più uguale a prima. I cambiamenti sono evidenti anche ai suoi genitori, che chiedono con insistente preoccupazione cosa turbi la propria figlia, che alla fine decide di rompere gli indugi e racconta ogni dettaglio. Denunciare tutto e andare da un medico per provare la violenza, è il passo successivo. Le indagini, avviate dagli uomini dell’Arma e coordinate dal procuratore dei minori Antonio Sangermano, sono proseguite da giugno fino ad oggi, senza clamore. Sono stati raccolti tutti gli elementi, soprattutto le testimonianze. Occorreva avere un quadro altamente probante.
Poi la perquisizione scattata ieri nei confronti del ragazzo, presunto responsabile dello stupro, indagato o formalmente di violenza sessuale con abuso delle condizioni di inferiorità psichica o fisica. Nei suoi confronti è stata formulata anche l’accusa di minaccia nei confronti della ragazza, perchè sembrerebbe che dopo la serata del 2 giugno, il sedicenne abbia in tutti i modi tentato di avvicinare la vittima, per convincerla a non denunciare. Le sarebbe stato offerto anche denaro in cambio del suo silenzio.
Dall’esame dei cellulari, dei pc, finiti ovviamente sotto sequestro, si potrà capire meglio la dinamica degli eventi. Anche le scarpe e gli abiti indossati la notte in quell’appartamento verranno analizzati e in qualche modo potranno “parlare”. E invece bisognerà capire se la presunta vittima, davanti al giudice, in corso di incidente probatorio, sarà nelle condizioni di ricostruire e raccontare ogni cosa.
La giovane che ha raccontato di essere stata stuprata, riceve infatti cure psichiatriche. Troppo forte il dolore per ciò che ha vissuto. E il presunto colpevole della violenza? Il ragazzino di soli 16 anni? Si è difeso. Si sarebbe trattato di un rapporto consenziente. Questa la sua versione.
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