Il mondo dell’aerobica è travolto dallo scandalo per la violenza subita dalle ginnaste. Così come è successo per il caso delle atlete della nazionale italiane, anche qui il vaso di Pandora è saltato. Spuntano i tavoli divisi per “magre e grasse”
Non c’è ritegno. Non c’è sportività. Non c’è bellezza. Esiste solo un profondo sdegno e lo scandalo che travolge il mondo dello sport. Ancora una volta. Al centro del mirino, dopo il caso delle “Farfalle” che hanno denunciato quello che si nascondeva dietro quel mondo, in apparenza elegante e leggiadro, è finita anche l’aerobica.
Una vicenda eclatante ma che, visti gli ultimi risvolti, non sorprende poi tanto. La violenza delle discriminazioni subite dalle ginnaste durante i raduni mensili è scioccante. A raccontare ciò che accadeva in quelle occasioni è Davide Donati. Nel frattempo, dopo i casi delle ginnaste della nazionale italiana, Corradini, Basta e Galtarossa, che hanno rivelato degli abusi psicologici subiti nel corso degli allenamenti dalle loro coach, l’Accademia internazionale di Desio, è stata commissariata con una delibera del presidente di Federginnastica, Gherardo Tecchi.
E mentre il presidente Tecchi ha dichiarato che venga eseguita settimanalmente una verifica da parte di un ufficiale di servizio per eventuali episodi di violenza ai danni delle ginnaste, altre sportive denunciano vessazioni nel mondo dell’aerobica. Le testimonianze, nelle ultime ore, arrivano copiose.
I racconti arrivati dalle atlete sono cruenti. Testimonianze di abusi psicologici che potrebbero portare a nuove drammatiche rivelazioni nel mondo dello sport. A parlare per primo è il tre volte campione del mondo della Nazionale di aerobica, Davide Donati. Le sue parole sono violente e parlano delle discriminazioni che le atlete subivano nel corso dei raduni mensili in un’accademia milanese. In modo particolare, Donati, sottolinea il momento del pranzo e l’orrore a cui erano sottoposte le giovani sportive.
“Durante ogni pasto le ragazze venivano divise in base al peso: c’erano due tavoli, uno per le magre e l’altro per le grasse, come venivano definite dai tecnici. La separazione fisica era per loro un’umiliazione quotidiana. Il menu era modificato, ovviamente variava in base ai tavoli: quelle considerate magre potevano mangiare qualcosa in più delle altre. Noi maschi, che potevamo mangiare anche il pane, spesso lo nascondevamo dentro il cappuccio della felpa e lo portavamo alle ragazze che avevano fame dopo il pranzo”.
Dopo una carriera sfavillante, il 28enne Daniele ha lasciato il mondo dell’aerobica nel 2021. Ed ora, dopo i fatti recenti di cronaca, ha voluto dire la sua svelando i retroscena di quel mondo. Con lui, a denunciare il tutto attraverso un comunicato, anche altri 18 ex compagni e compagne della nazionale junior di aerobica. A dar voce alle loro parole è stata La Repubblica che ha accolto la denuncia degli atleti. “Non sono casi isolati. E che non si dica che la Federazione non era a conoscenza di questi atteggiamenti”.
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