“L’omosessualità è un danno psichico”. La polemica e l’indignazione corrono sul web, dopo il lancio dell’intervista di Khalid Salman, ambasciatore dei Mondiali di calcio in Qatar
Polemiche mondiali. Quando al via dalla massima competizione di calcio, che nell’edizione 2022 si disputerà in Qatar, mancano una manciata di giorni, ecco che basta soltanto il lancio di un’intervista a sollevare l’ennesima domanda circa l’opportunità di giocare in un paese in cui i diritti civili non vengono esattamente messi in primo piano.
Accuse forti, motivate e rilanciate, avevano già interessato le sorti della maggior parte dei lavoratori stranieri arrivati numerosissimi nel Paese per realizzare le infrastrutture necessarie ad ospitare l’evento planetario. Era intervenuta anche l’Organizzazione internazionale del Lavoro. Human Rights Watch e Amnesty Inernational avevano infatti chiesto a Qatar e Fifa la creazione di un fondo di indennizzo per le vittime dei cantieri del Mondiale 2022.
Ma le critiche più feroci e motivate al primo Paese arabo ad organizzare e ospitare un mondiale di calcio, sono arrivate in questi mesi per il trattamento riservato alle donne, costrette da leggi estremamente restrittive, e alla comunità LGBTQ+. Ed è proprio in questo ambito che va collocata la polemica più recente, la cui eco difficilmente si dissolverà.
“I gay hanno un danno mentale”. Oltretutto da nascondere ai bambini perché è “qualcosa che non va bene”. Frase raggelante pronunciata non da una persona qualunque, ma da Khalid Salman, l’ambasciatore del Qatar per la Coppa del Mondo. L’intervista è stata rilasciata alla emittente televisiva tedesca Zdf. Interrotta ma comunque pubblicata per intero, andrà in onda all’interno di un reportage più ampio sul “Qatar segreto” già domani sera. Le anticipazioni a dir poco scomode, forti e scottanti hanno dunque colpito di nuovo il tema più discusso e controverso: il Qatar e l’omosessualità.
Qatar, ambasciatore del mondiale “I gay hanno un danno mentale”
“Durante i mondiali di calcio – questo è stato riportato dai lanci che si riferiscono all’intervista integrale – arriveranno molte cose nel nostro Paese. Parliamo dei gay. La cosa più importante è la seguente – dice Salman – tutti accetteranno che vengano nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole”
Intervista interrotta: il motivo
Concetto tanto chiaro quanto feroce, perchè nella mente di Khalid Salman, oggi ambasciatore ma con un passato da calciatore, l’omosessualità è appunto un danno psichico. Il portavoce del comitato organizzativo dei Mondiali ha prontamente interrotto l’intervista. Eppure come detto, ciò non è stato sufficiente a bloccarne la messa in onda, o comunque a far sì che la notizia di queste parole pronunciate facesse il giro del mondo.
Poi sarebbe stato comunque da chiedersi, se l’eventuale insabbiamento dell’intervista, avrebbe avuto un effetto migliore o peggiore. Perchè quelle parole pesano come pietre, ma di certo quelle leggi vigenti in Qatar non verranno purtroppo scalfite dal rumore di un rigore calciato, contro la dignità , a porta vuota.