A bordo della Geo Barents in giornata dovrebbe arrivare una nuova ispezione sanitaria, per capire se altri migranti hanno bisogno di cure che a bordo non possono essere fornite. Ma ancora non si è fatto vivo nessuno. Le ore passano, ma le cose non si sbloccano e continua, dunque, il braccio di ferro tra Governo e Ong. Ma non potrà passare molto altro tempo.
(Video e foto di Bianca Senatore)
A meno che la situazione non degeneri ulteriormente. Sul caso ha detto la sua anche l’Ue ma la vicenda non si sblocca. Resta un clima di tensione con la paura che ci possano essere nuovi gesti autolesionisti di profughi che si gettano in mare, immediati i soccorsi. Il clima è questo.
Sono rimasti in 212 i migranti sulla Geo Barents. Uno dei due siriani che ieri si sono buttati a mare è stato trasportato d’urgenza in ospedale, perché aveva la febbre a 39. I soccorritori temono che la disperazione dilagante a bordo possa spingere anche altri a lanciarsi in acqua. Lo stato psicologico a bordo è sempre più difficile. Stamattina è salito un team di psicologi per valutare la situazione. Intanto a Free.it, Candida Lopes, di MSF ha raccontato la storia dei due siriani che si sono buttati in mare. L
a situazione non è migliore sulla Humanity 1, dove alcuni dei 35 migranti ha deciso di fare uno sciopero della fame, finché non verranno sbarcati tutti. Intanto, la Ocean Viking di Sos Mediterranee si sta dirigendo in Corsica, dove arriverà presumibilmente il 10 novembre.
di Bianca Senatore
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