La guerra in Ucraina entra nel mesi più freddi dell’anno, mancano elettricità e acqua dopo alcuni attacchi: Zelensky lancia nuovo allarme e accusa la Russia. Cosa è accaduto.
I militari filorussi hanno annunciato che Kherson è reduce da un attacco che avrebbe causato interruzione di servizi idrici ed elettrici. I combattenti ucraini sarebbero vicini alle porte della città, intanto i russi chiedono ai residenti di evacuare la città nel minor tempo possibile.
Lo stesso Zelensky ha parlato di un inverno ormai alle porte e difficile da affrontare. “Dobbiamo sopravvivere questo inverno. Qualunque cosa vogliano i terroristi, dobbiamo sopravvivere questo inverno e diventare ancora più forti in primavera“, ha spiegato il presidente ucraino.
La città occupata di Kherson ha perso il potere per la prima volta da quando la Russia ha iniziato la sua invasione dell’Ucraina. L’amministrazione controllata dalla Russia ha affermato che forniture di acqua ed elettricità sono state interrotte dopo il danneggiamento delle linee elettriche sull’autostrada Berislav-Kakhovka, precisamente nella parte occupata della regione. Yuriy Sobolevskyi, vicecapo del consiglio regionale di Kherson, ha affermato che una decina di insediamenti regionali sarebbero stati colpiti. Problemi anche nel distretto di Voroshylivskyi, a Donetsk.
Il sindaco di Kiev ha intanto annunciato ai residenti di considerare di lasciare la capitale in caso di blackout completo. Vitali Klitschko ha affermato di non poter escludere la prospettiva di un blackout completo per la capitale. “Se hai una famiglia o amici fuori Kiev, dove c’è un approvvigionamento idrico autonomo, un forno, il riscaldamento, tieni presente la possibilità di rimanere lì per un certo periodo di tempo“, ha detto il primo cittadino di Kiev.
Volodymyr Zelensky è intervenuto durante il consueto videomessaggio notturno per parlare di quanto sta accadendo nel Paese. La Russia continua a bombardare e non mancano i danni alle infrastrutture.
“Oggi, gli occupanti hanno usato di nuovo i droni d’attacco iraniani. Ce ne sono di quelli abbattuti. Ma, purtroppo, ci sono anche colpi. Sappiamo anche che lo stato terroristico sta concentrando forze e mezzi per una possibile ripetizione di attacchi di massa alle nostre infrastrutture. Prima di tutto, l’energia. In particolare per questo la Russia ha bisogno di missili iraniani. Ci stiamo preparando a rispondere“, ha spiegato il presidente ucraino.
La battaglia sul campo non si ferma e le novità dal fronte non mancano di certo. “Ma anche, vi prego di notare: sempre più spesso si segnala che nessuna portaerei Kalibr è andata in servizio di combattimento nel Mar Nero. Si tratta di un risultato significativo, garantito dai nostri difensori. Più piccola è la flotta russa del Mar Nero, più è sicura nel Mar Nero. E ci sarà sicuramente un giorno in cui annunceremo di aver fornito all’Ucraina la piena protezione dalla minaccia russa sia in mare che in cielo“, ha ribadito il capo politico di Kiev.
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