L’unico modo per raggiungere la pace in questa fase è continuare a combattere”. Sono le parole della vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk che ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera. “La pace non c’è perché i russi non la vogliono. Se noi smettiamo di batterci, spariremo come popolo e come nazione”, ha detto la vicepremier. E intanto, infatti, Kiev continua la sua avanzata riprendere i territori conquistati dai russi.
Secondo quanto riferito dalle autorità filorusse di Kherson, l’esercito ucraino starebbe ammassando molti carri armati e veicoli corazzati vicino alla regione ucraina per un’offensiva imminente. “Stanno concentrando sempre attrezzature. Stanno arrivando molti veicoli corazzati e carri armati”, ha detto su Telegram il vicegovernatore filorusso, Kiril Stremou’sov. La guerra prosegue anche su altri fronti.
Nella notte i russi hanno lanciato diversi missili sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia e hanno distrutto l’edificio di un’impresa commerciale. Nell’attacco è rimasto ucciso anche un civile. Lo ha comunicato Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia. E un civile è morto anche in uno degli attacchi russi nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. “Il 5 novembre i russi hanno ucciso un civile nella regione di Donetsk, a Toretsk”, ha detto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko.
Sul fronte russo le cose non vanno benissimo. Secondo l’intelligence britannica, infatti, ci sarebbe un cambio al vertice del distretto militare centrale. Il generale Alxander Linkov ha preso il posto di Alexander Lapin, rimosso dall’incarico a fine ottobre. Se confermato, si tratta dell’ultima di una serie di rimozioni ai vertici militari.
A quanto riferiscono gli 007 di Londra, dall’inizio dell’aggressione militare russa all’Ucraina sono stati sostituiti i comandanti del distretto orientale, meridionale e occidentale.
Intanto nella capitale ucraina la situazione diventa sempre più difficile. La rete elettrica non è ripristinata completamente e i blackout sono continui. E infatti, secondo quanto riferisce il New York Times, presto il governo potrebbe avviare l’evacuazione di circa tre milioni di residenti. “Siamo consapevoli che se la Russia continuerà con questi attacchi, potremmo perdere l’intero sistema elettrico“, ha affermato Roman Tkachuk, direttore della sicurezza del governo municipale. “Se si dovesse arrivare a quel punto, inizieremo a informare i cittadini e chiederemo loro di andarsene“.
Kiev senza elettricità e riscaldamento
Il problema di Kiev, poi, non è solo l’elettricità. La città, infatti, rischia di restare anche senza acqua e riscaldamento, proprio ora che inizia il freddo intenso. “Stiamo facendo il possibile per evitare che ciò accada. Ma i nostri nemici stanno facendo di tutto affinché la capitale rimanga senza riscaldamento, elettricità e acqua“. Lo ha detto il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klitschko. Al momento, 450.000 appartamenti a Kiev sono senza elettricità, un numero superiore di una volta e mezzo rispetto a qualche giorno fa.
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