Dopo la vicenda del pugno dato dal professore allo studente nuovi tasselli si aggiungono alla storia. Il docente parla e si difende: “Mi hanno incastrato”. La madre del ragazzo non giustifica il figlio
La storia ha fatto il giro del web in pochissimo tempo suscitando clamore e sdegno. Tutto inizia quando il professore entra nell’aula dell’istituto professionale a Pontedera (Pisa) dove insegna. Si siede in cattedra e di fianco a lui un alunno inizia a prenderlo in giro sbeffeggiandolo tra le risate degli altri compagni di classe. La rabbia del docente è tanta, al punto che si avvicina al ragazzo e gli sferra un pugno nello stomaco.
Nel frattempo la scena è ripresa dai cellulari degli altri studenti seduti ai banchi. Dopo il pugno, il professore si alza e si avvicina allo studente e gli dice, a mo’ di sfida: “Allora, cosa fai?”. Intanto, i genitori del ragazzo denunciano il fatto alla polizia che sta indagando su quando accaduto.
Per il docente potrebbe arrivare la conferma di un’indagine a suo carico. Il primo provvedimento attuato dalla scuola è la sospensione del prof in via cautelare e il Provveditorato degli studi ha iniziato gli approfondimenti sul caso.
Ma in tutto questo spuntano anche i dubbi sulla veridicità del video. Alcuni avanzano l’ipotesi secondo cui il video fosse concordato. Questo perché sembrerebbe che la classe sia particolarmente problematica. Lo studente, infatti, ha accumulato nel corso dell’anno scolastico già 13 sospensioni. Mentre, sul docente, colleghi ed ex alunni hanno riferito di una persona molto attenta e metodica. Ora spuntano le parole del professore che ha deciso di dire la sua sul fatto.
Dopo il fatto diversi i commenti giunti sul web e non solo. Dallo scrittore Fulvio Abbate, che si è schierato dalla parte della vittima condannando il modo di lavorare dei docenti di oggi. A dire la sua anche la madre dello studente in questione intervistata da Il Tirreno non difende il figlio, anzi, in un qualche modo gli da la colpa di quanto accaduto. La donna non giustifica il figlio e crede che “se la sia cercata” mancando di rispetto al docente.
“Il gesto del professore è grave, ma mio figlio ha sbagliato, se fosse rimasto seduto al banco come i suoi compagni tutto questo non sarebbe successo. Alla base c’è un comportamento sbagliato di mio figlio che va in cattedra alle spalle del docente per fare il buffone con i compagni di classe. Non è una vittima. Ho detto a mio figlio di non vantarsi per la popolarità del video. Gli ho ripetuto che al suo posto mi sarei nascosta per la vergogna. Non è un ragazzino cattivo. È che non riesce a stare fermo e ancora infantile, nonostante sia già in prima superiore”. La madre ha comunque sporto denuncia verso l’insegnante, che al momento pare trovarsi in ferie.
Nel frattempo la dirigente scolastica dell’istituto superiore ha condannato il gesto del professore e ha annunciato provvedimenti disciplinari a breve. Anche il ragazzo verrà punito per il suo comportamento, anche se ad oggi non è ancora arrivata nessuna comunicazione ufficiale. In tutto questo, il professore non ha detto nulla. Almeno fino ad ora.
A Il Tirreno arrivano le parole del docente sotto accusa. L’uomo ha parlato ma non si scusa per il gesto fatto e, anzi, insinua di essere stato incastrato dai suoi stessi studenti: “I ragazzi facciano tutte le pantomime che vogliono, io sono sereno perché conosco i fatti. A chi mi giudica dico di guardare bene il filmato, in quelle immagini è contenuta la verità” spiega.
Poi nel suo racconto il professore dice: “Nella mia carriera da docente ho fatto sospendere ragazzi che si picchiavano in classe. Non sono il tipo che alza le mani. Si capisce chiaramente che il filmato è stato fatto volontariamente, preparato al momento in cui il ragazzo viene alla cattedra dietro di me”.
Dalle parole rilasciate al quotidiano, il professore appare sereno. Non chiede scusa per il gesto inferto all’alunno. Le indagini in corso valuteranno i fatti analizzando la veridicità delle immagini. Ma c’è da sottolineare che fatti di questo genere, purtroppo, sono all’ordine del giorno e in costante aumento tra i giovani studenti.
Indubbiamente c’è qualcosa che non va nel sistema scolastico che va a scontrarsi con l’irascibilità degli studenti. Ma che sia il modus operandi degli insegnanti o l’assenza di educazione negli studenti, sta di fatto che la scuola è cambiata. In peggio.
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