Doccia fredda per l’Accademia di ginnastica di Desio, commissariata dopo la delibera disposta d’urgenza dal Presidente della Fgi Gherardo Tecchi. A pesare sono state le sconvolgenti denunce di alcune ex atlete.
Alla fine è arrivato il commissariamento per l’Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio. La decisione è stata assunta dal vertice della Fgi, sentito il consiglio direttivo federale.
A presiedere l’organismo sarà quindi il vicepresidente vicario Valter Peroni. Non solo, a irrobustire la misura anche l’istituzione di un ufficiale di servizio in grado di assicurare una volta a settimana la sicurezza delle ragazze. Inoltre 120 mila euro stanziati per un progetto rivolto alla salvaguardia degli atleti.
Commissariata Accademia di ginnastica di Desio: interviene anche il Ministro Abodi
La vicenda ha destato molto sgomento, e ha richiesto anche l’interessamento del neo Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi. Il titolare di via della Ferratella aveva incontrato in proposito il Presidente del Coni, Giovanni Malagò e lo stesso Tecchi, per discutere con loro delle accuse rivolte da alcune atlete della ritmica. Il dito puntato ha riguardato ipotesi di molestie e maltrattamenti su cui sta indagando la Procura di Brescia aprendo un fascicolo a carico di ignoti.
Pertanto al momento non sarebbe stato scritto nessun nome sul registro degli indagati. Ma di certo le autorità si stanno muovendo per accertare presunti abusi e vessazioni psicologiche denunciati con un esposto in Questura dalla madre di 2 ginnaste.
Maltrattamenti su ginnaste: indagini in corso
Se fossero confermate le ipotesi di maltrattamenti e abusi psicologici nei confronti di giovanissime atlete, ciò costituirebbe un vulnus per tutto lo sport italiano. Per questo gli accertamenti in corso affidati alla Squadra Mobile punterebbero a chiarire i comportamenti adottati da coach ed educatori e se essi abbiano potuto avere in qualche modo rilevanza penale.
Stando al racconto delle presunte vittime, si sarebbero verificati episodi di intollerabile stress, anche e soprattutto in relazione alla gestione del peso forma delle atlete. Umiliazioni e pressioni si sarebbero concretizzate in un quadro più ampio che coinvolgerebbe ex “Farfalle” della Nazionale Italiana come Nina Corradini e Anna Basta.
In particolare la Corradini avrebbe detto a Repubblica di essere stata rimproverata alla pesa con espressioni quali “vergognati”, “mangia di meno”, “come fai a vederti allo specchio”. La ginnasta aveva solo 15 anni. “Per due anni non ho mai fatto colazione – ha sostenuto – mangiavo un biscotto ogni tanto, e sempre di nascosto. Arrivavo anche a misure estreme come prendere regolarmente lassativi che mi disidratavano: mi ammalavo, avevo poco ferro”.
Poi ha continuato svelando che malgrado una volta sia svenuta, le allenatrici l’hanno spinta ugualmente a recarsi in palestra, pensando che la sua fosse soltanto una scusa. Analoghe dichiarazioni sono state fornite anche dalla collega Anna Basta: “Urla delle allenatrici sul mio corpo”, tanto da farle pensare al suicidio. Una vicenda che potrebbe ancora allargarsi.