La fuga da Twitter dopo l’avvento di Elon Musk è partita: gli utenti stanno migrando sul nuovo social Mastodon. Di cosa si tratta.
Una vera e propria migrazione su un altro società sarebbe diretta conseguenza di Elon Musk. Il magnate e fondatore di Tesla ha infatti acquisito l’azienda social del cinguettii, con tanto di decisioni che hanno provocato uno scossone all’interno della società. Twitter perde colpi, ora c’è un dettaglio che emerge con evidenza.
L’effetto Musk, così lo chiamano alcuni esperti, avrebbe così provocato una decisione da parte di migliaia di utenti. Il numero di account dirottati altrove starebbe di conseguenza crescendo, da qui le valutazioni del caso. I dati sono emblematici ed emergono chiaramente con il passare dei giorni.
I tweet di Musk da un lato, l’addio degli utenti dall’altro. Molte persone si stanno affidando al sito decentralizzato chiamato Mastodon, indicato dagli utenti come alternativa “libera e democratica“. A parlare dell’evento è proprio Eugen Rochko, amministrazione delegato dell’azienda che ha parlato di 18mila persone iscritte durante il periodo 20-27 ottobre, dopo diverse ore oltre 381mila utenti attivi in totale.
Di fatto molti avrebbero scelto di rilanciare la scelta utilizzando l’hashtag #TwitterMigration. Che si tratti di una protesta, così come di una scelta ponderata, Elon Musk potrebbe subire a lunga gittata il peso di queste decisioni. Le novità rilanciata anche dal magnate saranno decisive per decretare un futuro roseo di Twitter oppure un possibile declino dai risvolti sconosciuti.
Si tratta di un luogo digitale che segue un vero ordine cronologico, seppur senza suggerimenti di natura promozionale. Nessuno potrebbe decidere le regole di moderazione da seguire ed è attivo da circa sei anni. La sua attenzione sarebbe partita con forza dopo l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk.
Mastodon permette ad ogni utente di creare il proprio server e per questo si trova nell’universo digitale federato, meglio conosciuto come Fediverso. A differenza di Twitter, infatti, non c’è una centralizzazione dei server e quindi ognuno ha piena autonomia. Ogni singolo utente può infatti decidere le regole a seconda delle proprie scelte. Si tratta di una decisione che potrebbe coinvolgere sempre più utenti, specialmente dopo alcune scelte di Elon Musk in seguto all’arrivo in casa Twitter.
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