“L’Italia presti velocemente soccorso alla nave umanitaria Humanity 1″. L’appello della Germania entra nel merito della disputa sollevata dalla Farnesina che chiedeva a Berlino di farsi carico delle persone salvate dalle navi Ong nel mar Mediterraneo. La Humanity 1, batte bandiera tedesca. Nel tratto di mare che separa la Sicilia dalla Libia ci sono altri due cargo, la Ocean Viking e la Geo Barents, A bordo delle tre imbarcazioni ci sono in tutto 985 naufraghi. “Vuoto nella disciplina internazionale”, lo dice ai microfoni di Free.it il prof Stefano Zunarelli.
“Dove dovrebbe andare una nave norvegese? Semplice in Norvegia”. Matteo Salvini, vicepremier, ministro delle Infrastrutture, ex ministro dell’Interno irrompe su Twitter nel botta e risposta Italia-Germania, in merito al soccorso della nave umanitaria Humanity 1, che batte bandiera tedesca.
In realtà, per capire meglio il messaggio social del leader del Carroccio, occorre ricordare che i migranti da trarre in salvo, nel tratto del Mar Mediterraneo che separa la Sicilia dalla Libia, sono complessivamente quasi un migliaio, e che le le navi cargo convolte sono 3. Una battente bandiera norvegese appunto.
Scene di un copione, purtroppo, già visto, quelle che oggi riguardano il botta e risposta sull’asse Roma Berlino. Giuseppe Conte era al suo primo governo, Matteo Salvini era appunto titolare del Viminale. La vicenda più attuale, va ricordato invece inizia più o meno 10 giorni fa, quando il neo ministro Piantedosi, emana la direttiva che inibisce alle Ong di approdare nei porti italiani.
“Salvare persone in pericolo di vita è la cosa più importante“, è scritto nel testo della nota, arrivata da Berlino e diretta al nostro Paese. Nota che poi sottolinea: “Secondo le informazioni fornite da Sos Humanity sulla nave ‘Humanity 1’, battente bandiera tedesca, attualmente ci sono 104 minori non accompagnati. Molti di loro hanno bisogno di cure mediche”. Arriva poi la replica italiana, ufficiale, della Farnesina e del Viminale insieme. Il nostro Pese chiede a Berlino di avere un quadro preciso della situazione a bordo della “Humanity 1” in vista dell’assunzione di eventuali decisioni.
Ciò che per la politica appare logico e scontato, non lo è muovendosi in punta di diritto. “La situazione è complessa. Esiste inoltre un vuoto normativo. Il problema è questo.” Lo dice in esclusiva a Free.it, il professor Stefano Zunarelli, docente di diritto della navigazione presso l’Università di Bologna.
Professor Zunarelli, ci aiuti a capire…
“La situazione è complessa perché esiste una previsione di obbligo di prestare soccorso, quando le persone rischiano di perdersi. E’ stabilito dalla maggior parte delle convenzioni. Alcune prevedono anche una responsabilità per lo stato che è competente nella zona marina dove viene effettuato il soccorso, di trovare anche quello che si dice un “Place of safety” per le persone salvate. Il problema sorge quando l’operazione di salvataggio avviene in un’area marina non di competenza e quello stesso stesso stato non si fa carico di individuare il Place of safety”.
Migranti, Prof Zunarelli e Free.it “Il problema vero è il vuoto normativo”
Rimaniamo sulla strettissima attualità allora, cosa accade tra Italia e Germania?
“Sia chiaro, la mia è una spiegazione puramente tecnica. Non intendo entrare nella querelle politica…Per come le informazioni ci sono state riportate da ricostruzioni di stampa, le operazioni sarebbero state effettuate in zone di mare, di competenza di stati che non hanno dato risposta: Ovvero Malta e Libia”.
Che Malta e Libia non rispondano, e in qualche modo vengano meno alle proprie responsabilità, non è un fatto di oggi. Quindi professore, come se ne esce, mi verrebbe da chiederle, al netto delle posizioni che ciascun Paese potrebbe assumere?
“C’è un vuoto nella disciplina internazionale. Questo è il vero problema. Esiste un vulnus normativo. Il punto è se esista un obbligo per lo stato italiano per consentire lo sbarco fuori dalla zona sar di competenza di Libia e Malta. Di conseguenza una risposta attendibile su queste premesse è difficile da poter dare”.
Professor Zunarelli, il vuoto normativo resta. La situazione di fatto non cambia e si ripete. Cosa fare?
“L’unica soluzione possibile è colmare questo vuoto normativo a livello internazionale o europeo. La norma fa riferimento alla cooperazione tra gli stati coinvolti. Occorre dare contenuto a questo obbligo di cooperazione. Perchè vede, una soluzione giuridica a volte non esiste, non è bianco o nero.”
Ci sta dicendo professore, che oltre la legge e in attesa che qualcuno voglia davvero colmare il vuoto normativo, Italia e Germania nel caso specifico potrebbero e dovrebbero agire oltre la norma, se volessero soccorrere i migranti di queste Ong?
“Questo lo dice lei…diciamo che dipenderà dalla cooperazione…”