Guerra Ucraina Russia oggi. Le ultime notizie di giovedì 3 novembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
252esimo giorno di conflitto, colpita la centrale nucleare di Zaporizhzhia: a causa dei bombardamenti delle Forze Armate russe le ultime due linee ad alta tensione che mettevano in comunicazione l’impianto con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate e sono ora totalmente scollegate.
Grazie alla mediazione della Turchia, Mosca ha ripreso “la partecipazione all’accordo sul grano“: sono 8 le navi che salperanno quest’oggi dai porti ucraini. Un “risultato diplomatico significativo” celebrato dal Presidente Zelensky nel consueto discorso serale alla Nazione: l’intesa sui cereali “continuerà a funzionare, il ricatto russo non ha portato a nulla”. Intanto l’Onu ha respinto la risoluzione russa che chiedeva un’indagine sul coinvolgimento di Washington nel presunto sviluppo di armi biologiche in Ucraina.
20.00 – La scorsa settimana il tribunale russo ha respinto un appello della star del basket statunitense Brittney Griner contro la sua condanna a nove anni di reclusione. L’amministrazione Biden ha espresso parole forti per Mosca. A parlarne è Jake Sullivan, il consigliere per la sicurezza nazionale, che ha definito l’appello respinto “un altro farsa giudiziario procedere. Il presidente Biden è stato chiaro che Brittney dovrebbe essere rilasciata immediatamente“, ha detto.
18.45 – Il ministero degli Affari esteri ucraino ha rilasciato una forte dichiarazione contro il trasferimento forzato di cittadini ucraini negli oblast di Kherson e Zaporizhzhia, definendoli “deportazioni” e “crimini di guerra“:
17.50 – Il Regno Unito cercherà d’impedire il trasporto internazionale del petrolio venduto a un prezzo superiore al tetto fissato dai governi occidentali fra le sanzioni decise contro Mosca in risposta alla guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il governo di Rishi Sunak, precisando che il divieto diventerà peraltro effettivo dal 5 dicembre. L’obiettivo è ostacolare “la machina bellica di Putin e rendere per lui più difficile trarre profitto della sua guerra illegale“, ha detto il cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, evocando anche “buoni progressi” verso la definitiva messa “al bando dell’importazione del petrolio russo” nel Regno.
17.25 – Il parlamento turco non darà il via libera all’ingresso nella Nato della Svezia entro la fine dell’anno e difficilmente ratificherà il protocollo di adesione prima delle elezioni di giugno 2023. Lo rende noto l’agenzia Bloomberg, che cita fonti non specificate del governo turco, secondo cui i tempi lunghi sono dovuti al calendario intenso che attende il parlamento turco. Il vero nodo tuttavia sembra essere legato alle richieste della Turchia rispetto all’estradizione di 21 persone accusate di terrorismo dalla Turchia e residenti in Svezia.
17.05 – “Benvenuta presidente Giorgia Meloni al Parlamento europeo. L’Italia ha sempre avuto un ruolo centrale nell’Ue. Più che mai, con l’invasione Russa dell’Ucraina, i prezzi dell’energia alle stelle e inflazione in aumento, dobbiamo rimanere uniti. Siamo più forti se stiamo insieme“. Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, accogliendo all’Eurocamera la presidente del Consiglio.
16.26 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky non parteciperà al vertice del G20 in Indonesia se sarà presente Vladimir Putin. Lo ha dichiarato lo stesso Zelensky, citato da Unian, in un briefing con i giornalisti a Kiev. “La mia posizione personale e quella dell’Ucraina: se parteciperà il leader della Federazione Russa, allora Kiev non ci sarà”, ha detto Zelensky lasciando aperto uno spiraglio: “Vedremo, mancano pochi giorni”.
16.11 – “Il mondo deve capire che qualsiasi concessione alla Russia diventerà la vittoria di Putin e aprirà il vaso di Pandora”. Lo scrive in un tweet il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. “I tiranni – prosegue – si renderanno conto che il diritto internazionale non funziona. Altri inizieranno la corsa al nucleare. Se non ci sono adulti nella stanza, lo sarà l’Ucraina“, conclude Podolyak.
16.03 – L’Aiea non ha rilevato “alcun segno di attività nucleari non documentate” dopo le ispezioni in tre centrali ucraine dei suoi tecnici, inviati per indagare sulle accuse di Mosca secondo cui Kiev si starebbe preparando a utilizzare una “bomba sporca”. Lo ha fatto sapere la stessa Agenzia in una nota.
13.41 – Il ritorno della Russia nell’accordo sull’esportazione di cereali raggiunto lo scorso 22 luglio a Istanbul non equivale a una proroga dell’intesa. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in conferenza stampa, sottolineando che dopo la scadenza dell’accordo ne andrà valutata l’efficacia per valutarne l’estensione. Mosca lamenta anche il mancato rispetto della parte che prevede l’esportazione di grano e fertilizzanti russi.
13.31 – “L’Unione europea è grata per il ruolo dell’Onu e della Turchia nella decisione della Russia di tornare all‘accordo per il grano sul Mar Nero”. Lo scrive su Twitter l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell dopo la riapertura del corridoio per l’esportazione di prodotti alimentari dai porti ucraini. “Il cibo non dovrebbe mai essere usato come arma di guerra – ha sottolineato Borrell – l’esportazione di grano è fondamentale per affrontare la crisi alimentare globale esacerbata dalla Russia. Invito tutte le parti a rinnovare l’intesa”, ha aggiunto.
13.22 – La Russia si appella al Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres affinché sia applicata anche la parte dell’accordo sul grano che permette l’esportazione dei fertilizzanti e cereali russi. Lo ha detto il Ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov, citato dalle agenzie russe.
13.05 – Sono almeno 74.000 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 277 caccia russi, 258 elicotteri e 1.442 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.734 carri armati russi, 1.755 sistemi di artiglieria e 5.552 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.31 – “Dopo la ripresa dell’iniziativa sul grano, 6 navi sono partite dai porti ucraini“. Lo ha reso noto il Ministro della Difesa turco Hulusi Akar, citato da Anadolu. Akar ha dunque confermato la completa stabilizzazione del corridoio nel Mar Nero per l’esportazione dei cereali ucraini, dopo che ieri la Russia è rientrata nell’accordo che aveva abbandonato temporaneamente nei giorni scorsi.
09.22 – Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha respinto la risoluzione russa che chiedeva un’indagine sul presunto coinvolgimento di Washington nello sviluppo di armi biologiche in Ucraina. La risoluzione ha ricevuto due voti a favore, quelli di Russia e Cina, tre contrari, Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna (che hanno potere di veto), mentre i 10 membri non permanenti del Consiglio si sono astenuti. Il testo prevedeva “l’istituzione di una commissione composta da tutti i membri del Consiglio di Sicurezza per indagare sulle accuse rivolte agli Stati Uniti e all’Ucraina” in relazione agli obblighi della convenzione che vieta lo sviluppo, la produzione e l’utilizzo di armi biologiche.
09.15 – “Quando qualcuno parla di ‘accordo diplomatico’, in realtà sta proponendo all’Ucraina di sottostare all’ultimatum della Russia: ‘dare territori, ammettere la sconfitta’. Gli ucraini non saranno mai d’accordo su questo. Quindi, una richiesta: smettere di offrire la capitolazione all’Ucraina mascherata da diplomazia”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
09.09 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky esulta per la ripresa delle esportazioni di grano, dopo che la Russia aveva annunciato la sospensione dell’accordo. Un accordo in cui Mosca è rientrata a seguito della mediazione di Turchia e Onu. “Oggi abbiamo ottenuto un risultato diplomatico significativo per il nostro Paese e per il mondo intero: l’iniziativa per l’esportazione di grano continuerà a funzionare. Il ricatto russo non ha portato a nulla”, le parole del leader ucraino nell’ultimo videomessaggio alla Nazione.
252esimo giorno di guerra tra Kiev e Mosca, bombardamenti nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia: a causa degli attacchi delle Forze Armate russe le ultime due linee ad alta tensione che mettevano in comunicazione l’impianto con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate e sono ora totalmente scollegate.
Nel frattempo, grazie alla mediazione di Ankara, Mosca ha ripreso “la partecipazione all’accordo sul grano“: sono 8 le navi che salperanno quest’oggi dai porti ucraini. Un “risultato diplomatico significativo” celebrato dal Presidente Zelensky nel consueto discorso serale alla Nazione: l’intesa sui cereali “continuerà a funzionare, il ricatto russo non ha portato a nulla”. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha respinto la risoluzione russa che chiedeva un’indagine sul coinvolgimento di Washington nel presunto sviluppo di armi biologiche in Ucraina.
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