Tra i banchi di un’aula scolastica ecco che un professore avrebbe approcciato una studentessa di 16 anni. Nella polemica coinvolto anche il preside che, a quanto pare, era già a conoscenza delle intenzioni del docente.
Al liceo classico Albertelli di Roma, un professore avrebbe rivolto delle avances ad una studentessa di 16 anni. I genitori informati dell’accaduto si erano recati dal preside per parlarne con lui, chiedendogli pure di gestire con prudenza la situazione.
A diffonderne la notizia ci ha pensato il quotidiano Repubblica, dopo aver sentito la famiglia della giovane. L’episodio ha fatto luce sul vivo interesse di un docente 35enne per una sua alunna, la quale veniva raggiunta dall’uomo anche tramite messaggi piuttosto ambigui in chat.
Le avances del professore alla studentessa 16enne
Per le implicazioni morali che sarebbero in gioco, sta facendo molto discutere quanto accaduto al liceo Albertelli, dove un docente di Latino, Storia e Geostoria sarebbe andato oltre il suo ruolo con una alunna adolescente. “Non ho divulgato io le chat con il professore, non ne avevo parlato con nessuno e non so perché qualcuno ha deciso di darle alla stampa”, ha raccontato la giovane destinataria delle attenzioni del docente. Certo è che sono stati messi in circolazione messaggi attribuiti al professore: “Vi siete divertite? Rimorchio?”; oppure “Mi spiace che non ti abbia salutata bene. Cerchiamo di recuperare al più presto”. Stando ancora a quanto diffuso l’uomo avrebbe cercato di offrire anche un passaggio alla giovane: “sono un ottimo guidatore”.
La vicenda si sarebbe consumata lo scorso mese di giugno in un istituto scolastico vicino alla Stazione Termini, dove il docente avrebbe preso servizio in assegnazione provvisoria. Di più l’accaduto avrebbe sconvolto la ragazza, che adesso sarebbe sotto shock e protetta dai compagni di scuola. “Non sapevamo nulla fino a questa mattina – dicono – la ragazza è molto turbata e per rispetto nei suoi confronti non vogliamo commentare”.
Le reazioni dei docenti: il preside sapeva
Non è passata inosservata la reazione del corpo docente. I colleghi del professore, per il quale hanno sempre nutrito stima e rispetto, sembrerebbero perplessi sull’accaduto. Mai avrebbero immaginato qualcosa del genere e pertanto si sarebbero trincerati dietro un diplomatico silenzio in attesa della presa di posizione del preside Antonio Volpe.
Il dirigente è atteso domani in servizio dopo il soggiorno in Portogallo con degli studenti impegnati nel progetto Erasmus. Tuttavia sarebbe già previsto un Collegio dei docenti per trattare l’occupazione dell’istituto da parte degli studenti, ma anche, probabilmente, lo scottante argomento balzato alle cronache in queste ore. A tenere il punto e ribadire il divieto di pubblicazioni non istituzionali è stato il vicario del preside, il prof. Stefano Gianoglio.
Il docente ha ricordato la circolare sul “Divieto dell’uso di social network e messaggistica in ambito scolastico”, richiamando alla memoria anche l’esistenza di sanzioni in merito. Sul tema anche la proposta del “codice deontologico” presentata dall’Associazione nazionale presidi. Intanto tiene banco la questione sul fatto che il preside sapesse tutto, in quanto informato dalla famiglia, anche sui messaggi ricevuti dalla ragazza per uscire con lui. Ne verrebbe fuori che la mancata reazione potrebbe addebitarsi alla volontà della famiglia di tutelare la privacy della giovane e per la sua reputazione. Parimenti presso un altro liceo sarebbe avvenuto un fatto molto discutibile.
Di fronte ad una alunna che si era tolta la felpa il professore di Storia le avrebbe detto “O ti copri o ti denudi”; e poi rivolgersi ad un alunno: “è talmente sexy da farti cambiare sponda”, di fatto indicandolo come omosessuale. Al riguardo è stato fatto sapere che sono attesi dei provvedimenti, anche alla luce del codice disciplinare per pubblici dipendenti.